NHL All-Star Game: Stelle (e scintille) a Los Angeles

Posted On 30 Jan 2017
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di Marco Meneghetti

Si è concluso nel weekend appena passato il sessantaduesimo All-Star Game della National Hockey League, disputatosi per la terza volta a Los Angeles: allo Staples Center è andato in scena un finesettimana denso di eventi e festeggiamenti per il centesimo anniversario della lega, iniziato con l’annuncio della lista completa dei 100 migliori giocatori di sempre e terminato con la vittoria della Metropolitan Division (capitanata da Sidney Crosby) nel formato 3-on-3 con semifinali  e finalissima (due tempi da 10 minuti ciascuno).

Nelle Skills Competitions, spicca il goal di Ryker Kesler, figlio di Ryan (centro degli Anaheim Ducks) ai danni di Carey Price (Montreal Canadiens): basterebbe già questo, se non fosse che il marcatore… ha appena sei anni! Shea Weber (Montreal Canadiens) si conferma dominatore dell’Hardest Shot Challenge, questa volta ai danni di Patrik Laine (Winnipeg Jets), mentre a Connor McDavid (Edmonton Oilers) va la palma di pattinatore più veloce. In un’altra highlight della serata, nella Four Line Challenge, il goalie degli Arizona Coyotes Mike Smith segna dalla propria linea di porta.

La vittoria nella classifica combinata e a punti nei singoli skills ha permesso alla Atlantic Division di poter decidere avversario e ordine di gioco: la compagine capitanata da Price ha scelto dunque di vedersela nella seconda semifinale contro i colleghi di conference della Metropolitan Division.

Tra Pacific e Central Division non c’è storia: Burns e McDavid dominano il gioco, e massacrano Laine, Subban e soci per 10 a 3 (5-1; 5-2). Da segnalare anche i quattro punti (una rete e tre assists) di Fowler ed i due assists di Joe Pavelski, mentre per la Central vanno a segno Toews, Subban e Tarasenko, con due assists di Tyler Seguin.

Altrettanto netto risultato ad Est: con un bel 10 a 6 (3-3; 7-3) la Metropolitan Division sorpassa la Atlantic senza grosse difficoltà nonostante il primo tempo finito in parità e forse anche a causa della sostituzione di Bobrovsky con Holtby all’intervallo, soprattutto grazie allo spettacolare gioco tra Ovie e Sid the Kid. I due, al termine della serata, si sono scambiati le stecche, con Penguins e Capitals senza possibilità di incontrarsi nuovamente sino ai playoffs. Non brilla Auston Matthews, autore di un solo assist, mentre Simmonds sigla una doppietta e Tavares mette a referto i due assists conclusivi.

Nella finalissima, il livello è altissimo e serrato: la spunta la Metropolitan Division per 4 a 3 (3-2; 0-2), con una spettacolare rimonta siglata da Atkinson e Simmonds. Per la Pacific, segnano Pavelski, McDavid ed Horvat. Che un così even level tra le due divisioni regine ad Est ed Ovest sia un convincente (e spettacolare) antipasto per la Stanley Cup? Noi ne siamo certi.

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