La carica degli U8, nel weekend al Palaonda l’ottavo International Spring Tournament

(comun. stampa HCB Junior) – 250 bambini, 16 squadre, 6 nazioni rappresentate. Sono solo alcuni numeri dell’ottava edizione dell’International Spring Tournament U8 – Cassa di Risparmio, il torneo per la categoria under 8 organizzato dall’HCB Junior. La manifestazione andrà in scena questo weekend, sabato 17 e domenica 18 marzo, al Palaonda di Bolzano. Lo Spring Tournament si è ormai affermato nel panorama internazionale come uno dei più importanti tornei nella categoria dei più piccoli.

Cinque le squadre che rappresenteranno il territorio altoatesino: HCB Foxes Junior, Hockey Academy Bolzano, Juniorteams Egna/Ora, Caldaro e una selezione denominata North-East Südtirol che comprenderà piccoli atleti dalla Val Pusteria fino a Vipiteno. Insieme a loro squadre in arrivo da Austria (EC KAC, Junior Capitals, HC Innsbruck), Germania (EHC München, EC Landshut, EHC Nürnberg, Augsburger EV), Svizzera (EHC Bülach, EHC Kloten), Slovenia (HK Slavjia Junior) e Repubblica Ceca (HC LVI Breclav).

Uno spettacolo che prenderà il via con la prima fase, quella a gironi, sabato 17 marzo alle ore 9, con la piccola, grande sfida tra HCB Foxes Junior ed EC KAC, le cui prime squadre in EBEL sono in lotta per i quarti di finale playoffs. Domenica le semifinali e la finalissima, al via alle ore 13. Come ogni anno il comitato organizzatore si prepara ad accogliere un grande e caloroso pubblico, pronto a sostenere i piccoli atleti verso i loro successi all’insegna di tanto divertimento. Un’occasione imperdibile anche per gli appassionati di hockey altoatesini, che potranno godere dei campioni del futuro in una grande atmosfera di festa.

“E’ una bella opportunità per i nostri ragazzi per vivere l’hockey di oltre frontiera, che è un hockey un po’ diverso da quello che vediamo tutto l’anno nel nostro campionato – queste le parole del coordinatore delle giovanili dell’HCB ed ex bandiera biancorossa, Enrico Dorigatti – ma è anche un’occasione per i tifosi per vedere come i nostri ragazzi affrontano queste nuove esperienze, con la speranza che qualcuno possa calcare il ghiaccio “dei grandi” tra qualche anno”.

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