5 Ottobre 1965-Seconda Parte

Posted On 05 Oct 2016
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di MIki Faella

Dopo la Prima parte dedicata allo storico 5 Ottobre del 1965, Hockeywords vi racconta nuovamente dei predestinati Mario Lemieux e Patrick Roy, tra i fuoriclasse più forti di ogni tempo, che proprio oggi spengono 51 candeline.

Primi anni ’90
Mario Lemieux, agli inizi del 1993, combatte e vince la sua più grande battaglia fuori dal ghiaccio, lottando come solo un vero fuoriclasse sa fare, contro un Linfoma non-Hodgkin, tornando più motivato di prima (solo due mesi out), a trascinare al primo titolo di regular season i suoi Penguins con la bellezza di 17 vittorie consecutive; lo stesso anno alza al cielo il Bill Masterton Trophy dedicato ai giocatori che per la loro perseveranza e dedizione all’hockey si sono contraddistinti durante la stagione. Il 6 Aprile del 1997 annuncia il suo ritiro dalle competizioni terminati i seguenti playoff.
Addio anche per il carismatico St.Patrick Roy, a lasciare i suoi Canadiens la tormentata sera del 2 Dicembre 1995, quando litiga davanti a mezzo mondo con l’allora HC dei Canadiens (Mario Tremblay) reo di non averlo sostituito durante la disgraziata prestazione di Roy contro Detroit (9 reti subite); Patrick tuona allora che vuole essere scambiano e ‘che non indosserà più quella maglia’ venendo scambiato in mondovisione con i Colorado Avalanche, neonata franchigia della Lega, appena trasferita da Québec City, quattro giorni dopo il misfatto di casa Tremblay.

Vittorie e nuove sfide
Patrick Roy, proprio al debutto in maglia Av’s, assieme ai vari Peter Forsberg, Joe Sakic e Sandis Ozolinsh, trascina i Colorado alla Stanley Cup del 1995/96, divenendo negli anni a seguire uno dei team più forti, al pari dei New Jersey Devils oppure dei Detroit Red Wings, a scatenare sul ghiaccio epiche battaglie e scontri a tutta pista, con lo stesso Roy a menare bene le mani al pari dei colleghi di casa MoTown.
Fuori dal ghiaccio Lemieux, dopo esser stato innalzato agli altari della Gloria con l’introduzione lo stesso anno del ritiro nella HHoF, diventa proprietario dei ‘suoi’ Pittsburgh Penguins, (team andato in bancarotta nel Novembre 1998), convertendo l’enorme debito da parte della mal gestione Baldwin/Belzberg nei suoi confronti (oltre 30mln!) in azioni, diventando così il nuovo proprietario della società della Pennsylvania, garantendo di tasca propria sia gli stipendi (compensi quelli arretrati), sia quella di mantenere per lungo tempo a venire il team a Pittsburgh (nuova arena compresa nel tempo a sostituire la vecchia Civic Arena) . Mario Lemiex diventa così il primo giocatore di tutti gli sport professionistici americani a diventare proprietario di una franchigia.

Ritorno e Ritiri
Le Magnifique, nel Natale del 2000, sorprende nuovamente il mondo tornando a calcare la sua amata pista ghiacciata per dare manforte ai suoi pinguini, chiudendo la stagione sul ghiaccio con un bottino di 76 punti in 43 uscite. I panni del CEO della società gli procurano però qualche grattacapo di troppo, rinunciando a quei giocatori troppo onerosi per il fragile team di Pittsburgh (vedi Jaromir Jagr) puntando più ad una vision futura che nell’immediato, passata sempre nei bassifondi della classifica NHL.
Nel mentre Patrick Roy, continua a giocare a stratosferici livelli, portando a casa la quarta Stanley Cup della sua incredibile carriera nella stagione del clamoroso coming-back di Lemieux, unita al terzo Conn Smythe Trophy, impresa mai riuscita in National Hockey League; Roy appende guantoni e pattini al chiodo il 22 Aprile del 2003, terminata l’avventura in PS dei suoi Colorado Avalanche, tra infiniti record e stats (ne parleremo sotto).

Oh Canada!
Nonostante riconoscimenti e record personali, è relativamente breve la presenza con la gloriosa casacca della propria nazionale per i due fenomenali Lemieux e Roy, con Mario a rappresentare il proprio paese, con un argento mondiale datato 1985, la celeberrima Canada Cup del 1987, quando fu devastante con Wayne Gretkzy in memorabili uscite, l’Oro Olimpico del 2002 a Salt Lake City e la World Cup di Hockey del 2004, ultimo grande riconoscimento sul ghiaccio di Lemieux; decisamente avara di soddisfazioni l’avventura col Canada di Roy, a ‘conquistare’ la medaglia di cartone alle Olimpiadi di Nagano 1998, la prima aperta ai professionisti.

Sempre vincenti sul ghiaccio oppure dietro una scrivania
La seconda carriera sul ghiaccio del carismatico Lemieux, termina il 24 Gennaio del 2006, passando il puck ed i destini on-ice al fenomenale Sidney Crosby, draftato l’anno del lockout dagli stessi Pens, con lo stesso Marione a risanare dopo 6 anni tutti i debiti della franchigia, potendo finalmente allestire un team vincente attorno allo stesso ‘The Next One’.
Patrick Roy da pensionato, rileva la franchigia della Québec Major Junior Hockey League dei Québec Remparts nel 2005, rivestendo molteplici ruoli quale GM ed head coach, portando al primo anno in panca di St.Patrick la Memorial Cup, l’equivalente della Stanley Cup a livello juniores canadese; il carattere focoso di Roy non passa inosservato nemmeno in giacca e cravatta, avendo più di qualche grattacapo con i media locali, in special modo sul comportamento dei rissosi figli sul ghiaccio con la casacca dei Remparts.

Nuove vittorie e traguardi prestigiosi
lemieux-2Dopo ‘soli’ otto annetti, St.Patrick viene chiamato dai suoi Colorado Avalanche a ricoprire l’incarico di head coach, strabiliando il mondo degli scettici data la sua poca esperienza a ricoprire incarichi di così alto livello; terminata la premiere in panca con tanto di bagarre finale con Bruce Boudreau, Roy trascina il team del Colorado ad una stagione vincente (ben 52 vittorie!) e premiato al primo anno sul pancone in NHL, miglior allenatore della stagione 2013-14; saranno altre due stagioni con gli Avalanche per Patrick Roy, prima di rassegnare le dimissioni l’Agosto scorso per svariate ragioni, legate principalmente alla gestione dei giocatori.
Mario Lemieux nel frattempo, si toglie bellissime soddisfazioni alla guida dei suoi portentosi Pittsburgh Penguins, con due Stanley Cup portate in parata a Steel City nella stagione 2009 e la scorsa appena andata agli archivi, costruendo uno dei team più forti negli ultimi anni (non solo sul ghiaccio).

Diamo i numeri
Le Leggende vengono spesso commentate con le stats oppure gli infiniti premi ottenuti in carriera; di Marione e St.Patrick ora sappiamo un po’ tutti qualcosa di più ad accomunare questi due fuoriclasse di ogni tempo e spazio.
Mario Lemieux:
1 QMJHL Champion (1983/84), Canada Cup (1987), Oro Olimpico (2002) e World Cup (2004)
1 Calder Trophy (miglior rookie della Lega), Lester Patrick e Bill Masterton
2 Stanley Cup da giocatore (2 da Presidente) e Conn Smythe (MVP playoff)
3 Hart Trophy (MVP della NHL) Maurice Richard Trophy (miglior sniper)
4 Ted Lindsay Trophy (miglior giocatore eletto dalla NHLPA) e Lester Pearson (giocatore più determinante nel proprio team)
5 volte nel miglior quintetto della Lega
6 Art Ross Trophy (miglior realizzatore)
11 record NHL (3 agli All Stars Game)
12 record nei suoi Pittsburgh Penguins, unico team con cui ha giocato in NHL
#66 la sua celeberrima jersey indossata in tutta la sua carriera
172 punti realizzati in Post Season in 107 uscite (76+96)
1723 punti in Regular Season (690+1033) in 915 partite
Introdotto nel 1997 nella Hockey Hall of Fame e Nominato Officier dell’Order of Canada (2009).

Patrick Roy:
1 Calder Cup (Sherbrooke, AHL 1985)
3 Conn Smythe Trophy e Vezina Trophy
4 Stanley Cup (Habs 1986 e 1993, Av’s 1996 e 2001)
5 William Jennings
#33 ritirato sia da Montréal sia da Colorado
Nella HHoF dal 2006
151 vittorie in post-season in 247 uscite
551 vittorie in NHL, 315 sconfitte e 131 pareggi in 1029 uscite

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