Stanley Cup Playoffs: continua la maledizione Made in Canada

di Miki Faella

Nel mirabolante mondo hockeystico si sa, ci sono mille e passa gesti scaramantici, ognuno ha i propri rituali e cerca quel pizzico di fortuna anche nelle combinazioni più astruse possibili.
Con l’eliminazione degli Edmonton Oilers questa notte in Gara 4 contro i fortissimi Colorado Avalanche, sembra non aver mai termine la maledizione canadese di riportare dentro i Sacri Confini Canadesi la Coppa di Lord Stanley, a sfuggire ancora una volta alle franchigie Made in Canada per il 29mo anno consecutivo. Se in stagione regolare si sono ‘chiamate fuori’ gli eterni cantieri aperti sempre aperti come in quel di Ottawa e Vancouver, con Montreal a chiamarsi fuori sin da metà stagione dopo aver accarezzato l’impresa la scorsa stagione, (culminate con le Finals); Winnipeg ha vissuto una stagione con troppe ombre e poche luci nella enigmatica Central Conference mentre Toronto è uscita nel primo turno contro TB con Calgary si è sciolta come neve al sole nella Battle of Alberta contro i rivali storici di Edmonton che han mantenuto alto il vessillo canadese.

Screenshot_20220607-192504_FacebookMa quale fu l’ultima franchigia canadese a vincere?
Beh bisogna andare indietro nel tempo, ancor prima che gente come Connor McDavid fosse nata, con Sidney Crosby a muovere le prime pattinate nella sua Cole Harbour così come Ovie @ Mosca, e finiamo addirittura nel lontanissimo 1993, l’anno dove usci Jurassic Park al Cinema, iniziava a muovere i primi passi il David Letterman show e nel Blue Team giocavan gente come Lucio Topatigh, Martin Pavlu unita alla colonia degli oriundi come Mike Rosati, Gates Orlando e Bruno Zarrillo per elencarne ‘solo’ qualcuno e roba come smartphone o internet eran semplice fantasia.
Furono degli eroici Montreal Canadiens, partiti contro tutti i favori del pronostico a portare a casa una incredibile ed assurda Stanley Cup, in una cavalcata epica condita dalla bellezza di 11 overtime consecutivi vinti, eliminando nell’ordine Québec (si proprio quella!) in 6 partite, lasciando a bocca asciutta Buffalo ed in 5 sugli Isles, prima di dare un boccone amarissimo a Wayne Gretzky ed i suoi dorati Los Angeles Kings sempre in 5 uscite.
Roba da mandare al manicomio qualsiasi tifoso degli Habs grazie ad uno stellare  St.Patrick Roy che coniò con una frase semplicemente storica per il tempo “detesto più perdere di quanto amo vincere” portando a casa il premio di MVP in quei pazzi Playoff.
La storia fu avversa poi sempre alle franchigie canadesi, a fermarsi come nelle peggiori delle maledizioni sul più bello, con Vancouver ad arrendersi per ben 2 volte in Gara 7 contro i NY Rangers nel 1994 e Boston 2011 con tanto di tumulti cittadini, Calgary ed Edmonton a pagare dazio nel 2004 e 2006 a Tampa Bay e Carolina (nel mezzo lo sciagurato Lockout) ed Ottawa ad arrendersi in 5 ad Anaheim l’anno seguente. Nel mentre gli Habs non hanno più fatto capolino alle Finals fino alla stagione scorsa ed addirittura l’ultima di Toronto risale a vecchi filmati in bianco e nero datati 1967(!), Winnipeg ha preso una pausa dalla Lega per una quindicina d’anni per poi tornare mentre Quebec non esiste più se non nel cuore della gente, salvo clamorosi (e tanto desiderati) futuri ritorni.

images - 2022-06-07T193910.094Difficile trovare risposte così come un filo conduttore a legare tutta questa concatenazione di eventi a tener lontano ancora una volta ‘le retour’ della Stanley Cup. Chi parla di vera maledizione chi di pressione oppure di mal gestione di giocatori e staff tant’è che in Canada l’Hockey (quello con la H maiuscola per intenderci) è più che religione, le franchigie hanno una pressione al dir poco pazzesca attorno a loro che anche il più banale dei mal di testa si trasforma in meno di nulla in commozione celebrale.

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