Nhl Winter Classic 2018: E’ J.T.Miller l’eroe del Citi Field

Di Emanuele Badessi

Sono i New York Rangers ad aggiudicarsi il 10° Winter Classic, oramai una abitudine consolidata per gli appassionati di hockey nella mattina post veglione di capodanno (si gioca alle 12 ora della costa est). Quello andato in scena quest’anno al Citi Field, nel Queens, è stato meno scenografico,a livello meteo, di altre occasioni: mancava la neve ma la temperatura iniziale, quando il sole ancora scaldava le tribune dello stadio dei Mets, era comunque proibitiva (circa 9 gradi sottozero accompagnati da un vento costante a circa 26 km/h) e le tribune inquadrate di continuo mostravano i fans di Sabres e Rangers infreddoliti a seguire il match. La cornice era costituita da una ricostruzione degli incroci di New York con i classici Yellow Cab (i famosissimi taxi della grande mela) a “ricreare” il traffico newyorkese. La sfida a distanza tra i goalie, Lundqvist per le blueshirts e Lehner per i Sabres, è vinta nel risultato dal primo anche se Lundqvist è sembrato meno sicuro del solito lasciando spesso e volentieri rebound agli attaccanti avversari; Lehner dal canto suo è stato più reattivo fermando spesso e volentieri l’urlo in gola ai tifosi delle blueshirts. Nonostante tutto Lundqvist con questa vittoria mantiene la sua imbattibilità negli outdoor games con 4 vittorie (2 Winter Classic e 2 gare delle Stadium Series) e nessuna debacle. Altra nota da sottolineare è la presenza nelle file dei Sabres di Jason Pominville, unico dei giocatori in pista ad aver disputato il primo Winter Classic in assoluto nell’ormai lontano 2008 (tra Pittsburgh Penguins e Buffalo Sabres). Il match è stato meno entusiasmante di altri Winter Classic e soprattutto il terzo periodo non ha riservato grandissime emozioni eccezion fatta per il bel goal di Ristolainen che da poco dentro la blu scaglia un tracciante che attraverso una selva di giocatori si infila all’incrocio dei pali dando il pareggio ai Sabres. La gara, iniziata con l’uno-due di Carey Grabner, è scivolata via abbastanza velocemente con i Sabres sempre pronti a colpire all’inizio del periodo (entrambre le reti di Buffalo in regulation sono arrivate nel primo minuto di gioco). Unico “neo” nella partita, la rete del 2-1 dei Sabres che è arrivata a seguito di quello che dalle immagini è sembrata una chiara situazione di goalie interference da parte Reinhart davanti a Lundqvist sul tiro dalla blu di Ristolainen. Nonostante tutto però Vignault non chiede il challenge e la rete dello stesso Reinhart (in situazione di power play per un gancio di Nick Holden su Okposo nei secondi finali del primo periodo) viene convalidata. Poco prima della rete dei Sabres, a meno di un giro di lancette dalla seconda sirena, Grabner avrebbe la possibilità di portare a 3 le reti di vantaggio  con la sua specialità, un disco rubato in penalty killing, ma dopo aver seminato Okposo e Ristolainen ed essere arrivato a tu per tu con Lehner si vede deviato fuori il disco dal goalie avversario. Arrivati all’ overtime con il tabellino congelato, è il caso di dire, sul 2-2, Josefson dei Sabres pecca di esperienza sgambettando Vesey e regalando ai Rangers un power play che McDonagh&soci sfruttano alla perfezione: Zuccarello dal cerchio d’ingaggio sinistro serve il disco a Shattenkirk sulla blu; l’ex Capitals, arrivato nella free agency a Broadway, scaglia un puck velenoso dalla blu che Lehner intercetta ma non trattiene e J.T.Miller, da davanti allo slot, non deve far altro che spingerlo in rete per l’overtime goal che consegna ai Rangers la seconda vittoria in altrettante apparizioni al Winter Classic (la precedente vittoria è datata 2012 a Philadelphia contro i Flyers).

 

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