NHL: preview della Central Division

di Marco Meneghetti

Con l’avvicinarsi della nuova stagione di NHL, il cui avvio -lo ricordiamo- avrà luogo giovedì prossimo, proseguiamo il nostro viaggio tra le Divisions del massimo campionato nordamericano, facendo sosta tra i Grandi Laghi, le immense praterie del Manitoba e le Montagne Rocciose, spingendoci sino alle infinite e polverose spianate texane. Stiamo parlando della Central Division, parte della Western Conference, che come negli anni precedenti vedrà ai nastri di partenza Colorado, Winnipeg, Minnesota, Dallas, Saint Louis, Chicago e Nashville.

Chicago Blackhawks

Orfani di Hossa e Panarin, gli Hawks tenteranno di mantenere la mira sui playoff, cercando di fornire a Patrick Kane degna compagnia in zona offensiva. Il ritorno di Brandon Saad e l’arrivo tra i pali di Anton Forsberg sono completati dal ritorno di Patrick Sharp e l’approdo in Illinois di Connor Murphy: sarà sufficiente?

Colorado Avalanche

Dopo l’annus horribilis 2016-17, la Valanga di Denver guarda al futuro con ottimismo, o almeno ci prova: con il nodo Matt Duchene ancora irrisolto, la franchigia del Colorado si affida ancora alla guida di Jared Bednar nonostante gli evidenti limiti tecnici dimostrati da quest’ultimo lo scorso anno. Con Joe Sakic ancora impegnato a cercare una trade “di peso” nel caso di trasferimento di Duchene, il roster si arricchisce di Tyson Jost, visto raramente la stagone passata, e delle novità Jonathan Bernier (backup di Semyon “Crystal Man” Varlamov), Nail Yakupov e Colin Wilson.

Dallas Stars

Big Ben goes south: Ben Bishop è solo uno dei tanti colpacci messi a segno da Dallas, che ha impiegato tutto il suo cap space per compiere mosse azzardate ma ben pianificate: Methot, Hanzal e Radulov sono alcuni dei nomi che accompagneranno il Nostro in questa nuova avventura. E chi poteva coronare questa annata di cambiamenti se non Ken Hitchcock, artefice dell’arrivo della Coppa in Texas nel 1999?

Winnipeg Jets

Con Patrik Laine in costante crescita ed un roster apparentemente “in salute” grazie a nomi come Ehlers e Scheifele, i Jets stanno dimostrando di avere un buon potenziale, facendo inoltre parte di un progetto a lungo termine improntato alla costruzione di un team giovane, solido e veloce. Il problema resta sempre la difesa, purtroppo non sempre all’altezza delle linee offensive: con l’aggiunta di Steve Mason tra i pali, la squadra del Manitoba spera di aver finalmente trovato un po’ di pace.

Saint Louis Blues

Nome e cognome: Brayden Schenn. Con lui, acquisito in cambio di Jori Lehtera, i Blues sperano di proseguire la stringa di accessi ai playoff, replicando il buon momento avuto dall’arrivo di Mike Yeo sulla panchina della franchigia del Missouri. Con Jake Allen -si spera- in forma, i Blues cercheranno proprio di fare questo: tenere la rotta, e magari stupirci.

Minnesota Wild

Il team dell’Hockey State acquisisce Tyler Ennis e Marcus Foligno, spedendo ai Sabres Marco Scandella e Jason Pominville. Dai Penguins arriva Matt Cullen, veterano che ben si adatterà, ne siamo certi, al tipo di gioco portato avanti da Granlund, Staal e capitan Mikko Koivu. Ryan Suter e Jared Spurgeon restano i pilastri della difesa, con l’ottimo Dubnyk estremo guardiano dei pali.

Nashville Predators

Orfani di Mike Fisher e James Neal, i campioni in carica della Western Conference si arricchiscono di Nick Bonino, proveniente proprio da quei Pittsburgh Penguins in grado di sottrarre alla formazione del Tennessee la prima, agognata Stanley Cup. Alexei Emelin si occuperà di sostituire Ryan Ellis in difesa in attesa del recupero completo di quest’ultimo, atteso per gennaio; Scott Hartnell, grande ex dei Preds, fa invece il suo ritorno da Columbus, per tentare di ripetere una grande annata come quella appena trascorsa.

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