NHL preview: l’Atlantic Division che verrà

di Fabio Sorini

L’inizio della regular season 2017-2018 è oramai alle porte: tutte le squadre hanno speso la loro estate a cercare di rinforzarsi in vista della stagione che sta per partire. Tra trades, rinnovi, Expansion Draft e movimenti vari si è arrivati a questo punto con le rose oramai complete. Cosa potrebbe succedere in questa division, quindi? Andiamo ad analizzare le varie formazioni, partendo dalla squadra che ha fatto meglio, per cercare di capirci di più in merito. E vediamo se i pronostici, per una volta, verranno rispettati.

Partiamo quindi dai Montreal Canadiens, arrivati al primo posto nella passata stagione. Claude Julien ha potuto lavorare con la squadra fin dall’estate e potrebbe portare quei miglioramenti che coach Therrien non è riuscito a dare. Per quanto riguarda il roster, se è vero che hanno perso giocatori importanti come Radulov, Yemelin, Markov e Beaulieu, è anche vero che si sono portati a casa un giocatore molto interessante come Drouin. Gli Habs, hanno aggiunto al loro roster giocatori di esperienza e di qualità, quali Alzner, Hemsky e Streit.

Pronostico: non so se sono una squadra da titolo. Sicuramente, a meno di disastri epocali come infortuni e quant’altro, saranno presenti nella prossima post season.

Gli Ottawa Senators sono stati protagonisti indiscussi degli scorsi Playoffs, arrivando davvero ad un passo dall’eliminare i Pittsburgh Penguins. Nei mesi estivi, si sono dovuti separare sia da Method che da Wingels, finiti, rispettivamente, a Las Vegas e Chicago. In compenso sono arrivati giocatori di valore, come Oduya e Thompson.

Pronostico: coach Boucher e i Sens dovranno fare un altro capolavoro per ripetere l’annata 2016-2017. Sulla carta non partono favoriti, ma se ci hanno stupiti una volta, perché non possono farlo una seconda?

Tutti gli anni sembrano spacciati ma alla fine, bene o male, alla post season ci vanno (quasi) sempre. E’ il destino dei Boston Bruins di questo periodo storico. Lo zoccolo duro è sempre lo stesso: Rask, Chara, Bergeron e Marchand sono sempre al loro posto. Il rinnovo, importantissimo, di Pastrnak è un segnale che i gialloneri ci sono e lotteranno anche quest’anno. Hanno perso Miller, Rinaldo, Hayes e Stafford (questi ultimi andati ai Devils): vedremo se le loro assenze saranno pesanti o meno. Come per Julien a Montreal, anche coach Cassidy ha avuto la possibilità di lavorare con la squadra dall’inizio della stagione.

Pronostico: sicuramente Boston si giocherà anche quest’anno l’accesso ai playoffs. Da lì in poi è un grosso punto di domanda, con una risposta tendente al negativo.

Una delle rivelazioni dello scorso anno è rappresentata dai Toronto Maple Leafs: coach Babcock e il front office, con Shanahan e Lamoriello in prima linea, hanno dato un’identità alla squadra dell’Ontario che mancava da tanto, troppo tempo. E in casa hanno un gioiello che risponde al nome di Auston Matthews. Nel mercato, non hanno avuto perdite troppo grosse e importanti: è partito Laich e anche Brian Boyle (ancora un grosso “in bocca al lupo” per una pronta guarigione!), sostituito egregiamente dal talento e dall’esperienza di Patrick Marleau. All’Air Canada Centre sono arrivati anche Hainsey, dai Penguins e Grundstrom, dal Frolunda campione d’Europa in carica.

Pronostico: playoffs sicuri, a meno di disastri difficilmente pronosticabili. Credo che nei prossimi anni i Leafs arriveranno alle Finals. Magari ora è un po’ prestino ancora, ma il talento c’è. Da tenere d’occhio!

Se i Maple Leafs sono stati una bella sopresa, l’anno scorso, i Tampa Bay Lightning hanno deluso su quasi tutti i fronti: infortuni, gestione della rosa e trades. Dal primo Luglio, Yzerman e i suoi collaboratori, hanno cercato di mettersi alle spalle la stagione terminata al quarto posto nella Division. Come? Cercando di “tradare” giocatori non indispensabili e puntellando la rosa. E’ arrivato Sergachev, da Montreal, nella trade che ha portato Drouin in Canada. È partito Witkowki (andato a Detroit) e Gudlevskis (destinazione Islanders), mentre sono arrivati (oltre al difensore degli Habs), Kunitz, Girardi e Callan Foote, giovane scelto alla 14esima posizione al draft.

Pronostico: il destino dei Bolts passa dall’infermeria. Se sarà vuota, la squadra può rappresentare una discretamente seria contender per il titolo. Altrimenti non è nemmeno certa la qualificazione ai playoffs: d’altronde le ultime stagioni hanno dimostrato che tutto è possibile.

Diverse le ambizioni (e la profondità del roster) dei Florida Panthers. Nella passata stagione sono arrivati dietro ai disastrati Lightning e non si sa se quest’anno le cose andranno meglio. Hanno perso giocatori molto utili e importanti, come Marchessault, Smith, Jokinen, Vanek e Demers. Senza considerare che Jaromir Jagr non giocherà più in Florida. In entrata, sono arrivati Pirri e Vrbata. Non un gran mercato, se l’obiettivo è la post season.

Pronostico: difficilmente la squadra si qualificherà ai playoffs. Probabilmente sarà una stagione di transizione, in attesa di qualche bel regalo al draft.

Cosa dire dei Detroit Red Wings? Innanzitutto che hanno lasciato la bellissima e storica Joe Louis Arena, per trasferirsi nella più moderna Little Caesars Arena. Per quanto riguarda il roster, sono partiti due giocatori importanti, quali Miller e Athanasiou. Nonostante ciò sono arrivati Perenteau, Daley e Witkowki. Per chi ha ancora in mente le gesta dei Red Wings di inizio secolo o della squadra di Datsyuk e Zetterberg che vinse l’ultima Stanley Cup nel 2008, beh, i tempi sono cambiati.

Pronostico: Zetterberg e Nyquist sono grandi giocatori, non c’è dubbio. Ma la squadra, a livello globale, non è pronta per tornare ai playoffs da protagonista, come ci aveva abituati fino a qualche anno fa.

Terminiamo la nostra analisi sull’Atlantic Division con i Buffalo Sabres che l’anno scorso sono arrivati, purtroppo per loro, ultimi. La squadra è cambiata tanto: a Buffalo hanno salutato Ennis, Foligno, Kulikov, Franson, e Cam O’Reilly. Importante anche il mercato in entrata: sono arrivati Marco Scandella, Pominville, Beaulieu, Pouliot e Chad Johnson. Tutti gli occhi, come al solito, saranno puntati su Jack Eichel: è lui che dovrà fare la differenza, cercando di portare i suoi Sabres a ottenere più vittorie possibili.

Pronostico: credo che faranno una stagione migliore di quella dello scorso anno, per quanto riguarda i punti fatti. Sarà molto improbabile che li vedremo ad Aprile, nei playoffs.

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