Caso Steve Montador: continua la vicenda legale

di Miki Faella

Nuova battaglia nelle aule dei tribunali da parte del padre dell’ex goon della National Hockey League Steve Montador scomparso a soli 35 anni nel 2015 al termine di un calvario infinito per lo sfortunato giocatore.

Dopo le accuse rigettate dalla corte federale degli Stati Uniti, è stato depositato presso la Cook County di Chicago un nuovo esposto dalla famiglia Montador intentando causa per omicidio colposo direttamente la NHL, avvalendosi nel referto redatto dalla corte suprema “considerando la possibilità di presentare, come prevede il contratto collettivo dei giocatori della NHL, ulteriori indagini e rimostranze in presenza di referti medici.”

Durante l’autopsia di Steve ricordiamo, era saltata alla luce la famigerata CTE (encelopatia traumatica cronica), una condizione degenerativa del cervello causata dalle commozioni celebrali che avevano portato alla luce l’inferno ad occhi aperti vissuto da Steve prima di quel fatale 15 febbraio del 2015 dove venne trovato privo di vita nella sua casa di Mississauga.

Nella nuova azione legale, Paul Montador ha presentato 34 pagine di istanza sulla base degli infiniti traumi sub-concussivi e commozioni celebrali multiple subite dal figlio e non prontamente diagnosticate e/o non documentate, nonostante la National Hockey League può sostenere indagini molto più approfondite in tema di sicurezza e prevenzione sul tema concussion nella salvaguardia e tutela dei propri giocatori nella speranza che “nessun padre possa subire una perdita così forte.”

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