Patrick Roy ed il miracolo dei Québec Remparts

di Miki Faella

Trovare nella stessa frase Patrick Roy e miracolo è un qualcosa che ciclicamente ritorna nell’ambiente hockeystico ed oltre.

Se da una parte abbiamo il St.Patrick Roy, uno tra i goalie più forti di ogni epoca al pari dei leggendari Ken Dryden o Vladislav Tretiak, con la bellezza di 4 Stanley Cup portate in dote in egual misura sia a Montréal che Colorado (quella storica dei Canadiens del 1993 è l’ultima di un team canadese) e ben 3 premi MVP quale migliore giocatore/goalie in postseason (unico nella storia!) e membro della Hockey Hall of Fame dal 2006, stanotte compiuto stanotte l’ennesima impresa da dietro il pancone.

Il carismatico St.Patrick è da un lustro General Manager ed Head coach dei Québec Remparts, club giovanile della Québec Major Junior Hockey League (QMJHL) che stanotte ha riportato dopo 47(!) anni di assenza il maggior trofeo della lega juniores canadese, superando in quel di Halifax i Mooseheads per 5-4. In precedenza, Roy fu anche il proprietario dei Remparts per oltre un ventennio, prima delle esperienze con Colorado in panca.

Nelle finali i Remparts (che prendono il nome dai bastioni che circondano Ville de Québec) hanno chiuso 4-2 nella serie finale ed hanno riportato il massimo trofeo giovanile quebecois (e delle province atlantiche) all’ombra dei bastioni cittadini. A fine mese sfideranno le altre 2 vincitrici delle leghe che compongono la Canadian Hockey League (Seattle già in finale) in quel Kamloops (Columnia Britannica) dal 26 maggio al 4 giugno per la Memorial Cup 2023, massimo trofeo mondiale di categoria juniores alle latitudini nordamericane per club.

Non sappiamo cosa farà il buon Patrick in futuro (diversi rumors lo vorrebbero a NY sponda Rangers) ma di certo avrà ancora tanto da scrivere e narrare alle generazioni future…