Lugano: sofferta quanto preziosa

(da hclugano.ch) – La vittoria del Lugano ieri sera alla Resega contro il Bienne (3-2) dà ossigeno alla classifica dei bianconeri che sono tuttora piazzati in una zona cuscinetto tra il quinto posto degli stessi seeländer e la linea fatidica che qualifica ai playoff. Un successo stentato ma d’altra parte, a poche ore dalla finale della Coppa Spengler, non ci si poteva aspetttare un Lugano brillante e frizzante. Nei primi due periodi Chiesa e compagni sono parsi meno reattivi dei loro avversari e piuttosto approssimativi. Poi un’improvvisa situazione a cinque contro tre ha permesso a Fazzini di pareggiare e sullo slancio, dopo un prolungato periodo di pressione, è caduta anche la rete decisiva realizzata da Wilson. Sul piano offensivo il Lugano è stato letteralmente trascinato dal terzetto composto da Gregory Hofmann al centro, Alessio Bertaggia e Luca Fazzini alle ali. In particolare quest’ultimo è in grande forma, gioca con fiducia e trova la via del gol con continuità.

L’altra arma decisiva è stata, come ormai spesso accade, il boxplay.  Nell’era della tolleranza zero elementi come Wilson, Chiesa, Furrer, Hirschi, Walker, Sannitz e ieri anche Lapierre sono divenuti imprescindibili e ancora più preziosi grazie alla loro capacità di giocare in inferiorità numerica. Doug Shedden e Pat Curcio hanno concesso due giorni liberi alla truppa dopo le fatiche davosiane. Al ritorno sul ghiaccio il Lugano è atteso dal Doppelspiel sabato in terra grigionese e domenica pomeriggio alla Resega contro lo stesso Davos, anche lui immischiato nel pantano. In palio sei punti molto delicati e pesanti.
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