KHL: tutto quello che c’è da sapere sulla western conference

di Gabriele Morganti

La Megasport Arena sede delle partite casalinghe della Dynamo

La Megasport Arena sede delle partite casalinghe della Dynamo

La KHL sta per tornare, ora manca veramente poco alla fatidica data d’inizio della stagione regolare: il primo di settembre SKA e Bars saranno protagoniste sul ghiaccio di Kazan per dare il via al nuovo anno hockeistico di Russia e non solo, in palio quel giorno alla Tatneft Arena ci sarà la Opening Cup.

È stata un’estate lunga e ricca di notizie quella della KHL: la presentazione dei KHL World Games, avvenuta proprio qualche giorno fa in quel di Vienna, la capitale austriaca sarà difatti con Zurigo sede di alcune partite di KHL; lo spostamento di casa di ben due squadre moscovite: la Dynamo, che in attesa del completamento della nuova arena, previsto per gennaio 2019, giocherà le sue partite casalinghe alla Megasport Arena; ed il CSKA che ha deciso di lasciare lo storico CSKA Ice Palace, scegliendo come nuova sede il VTB Ice Palace, che ha nel frattempo cambiato nome, proprio per l’occasione, diventando la nuova CSKA Arena, palazzo del ghiaccio che comunque il CSKA dovrà condividere con i cugini dello Spartak.

La preview della western conference

Il nuovo SKA di coach Vorobyov è il favorito

Nail Yakupov, nuovo acquisto dello SKA

Nail Yakupov, nuovo acquisto dello SKA

Al primo posto sulla griglia di partenza non può che esserci lo SKA, una squadra che in estate ha perso il suo allenatore, Oleg Znarok ha difatti lasciato il posto ad Ilya Vorobyov, ex guida del Magnitka, il quale avrà come assistenti Kudashov, ex tecnico della Loko, e Gatiyatullin, ex allenatore del Traktor; ed una squadra lo SKA che in questi mesi ha anche perso una delle sue stelle più pregiate, Ilya Kovalchuk tornato a cercar fortuna in NHL. In estate hanno lasciato San Pietroburgo anche il portierone finlandese Koskinen, ora con gli Oilers; Yakovlev nuovo difensore dei Devils; Shirokov tornato ad Omsk; e Shypachyov che il prossimo anno vestirà invece la maglia biancoblu della Dynamo Mosca. Sulle sponde della Neva sono comunque arrivati giocatori di alto rango, Nail Yakupov primo su tutti: il 24enne dopo esperienze non proprio positivissime in Nord America ha fatto ritorno in patria ed in questa pre stagione ha di già fatto vedere grandi cose in tandem con Gusev e Datsyuk. Un altro grande acquisto di questo nuovo SKA è stato Andrei Kuzmenko, il giovane campione del CSKA  è arrivato a San Pietroburgo in uno scambio che ha visto Sergei Kalinin fare il tragitto opposto ad Andrei. Kuzmenko rappresenta quel profilo che probabilmente proprio mancava a questo SKA: talento cristallino di anni 22, abile sia nel concludere a rete che nel far girare velocemente il disco e che in un prossimo futuro potrà raccogliere l’eredità lasciata da Gusev, il quale presumibilmente tra non molto vorrà tentare il viaggio in NHL. Per sostiuire Koskinen a San Pietroburgo è stato chiamato lo svedese Hellberg, ex Kunlun; in difesa è arrivato il fresco vincitore della Gagarin Cup Tokranov; mentre in attacco sono stati acquistati anche Kruchinin dal Traktor, ed il duo dell’Amur Li e Byvaltsev. Si tratta questo di uno SKA che anche quest’anno, come d’altronde tutti gli anni, partirà con una rosa super profonda, ricca di grandi nomi e costruita ovviamente per vincere: un nuovo staff tecnico, nuove stelle sul ghiaccio, con l’ossatura della squadra restata invece intatta.

Dynamo dai grandi nomi

È la squadra dell’ovest che forse in estate ha meglio lavorato, è la Dynamo Mosca. Gli arrivi di Indrasis, Kagarlitsky, Shypachyov, Zackrisson, Koivisto, Mozer ed i ritorni di Afinogenov e Mironov: i biancoblu sono tra i favoriti alla vittoria finale. Dopo un’annata, la scorsa, senza playoff, quelli della Dynamo vogliono sin da subito rimettere le cose apposto, una campagna acquisti con il botto ne è la dimostrazione. Una compagine, questa allenata da coach Vladimir Vorobyov, che può assolutamente essere la rivale numero uno dello SKA. Nella prestagione la Dynamo ha inoltre vinto la Moscow Governor Cup, battendo i cugini del CSKA, Spartak e Vityaz. Sarà ovviamente difficile per i biancoblu trovare la partenza esatta, quando si lavora molto sul mercato ci vuole tempo per trovare le giuste alchimie, ma rosa alla mano questa è una squadra che ha i numeri per andare lontano. Unica nota dolente appare essere la porta, Bocharov e Yeryomenko dovranno veramente dare il loro meglio per permettere a questa Dynamo Mosca di arrivare dove effettivamente può arrivare, molto in alto.

217px-HC_CSKA_Moscow_Logo.svgCSKA terza forza dell’ovest

Su quello che è l’ipotetico podio della western conference non può che esserci il CSKA. I moscoviti reduci dalla delusione in finale dello scorso anno, sono ancora in attesa di alzare la loro prima coppa Gagarin, e quest’anno per loro rappresenta un’altra grande occasione. Per poter arrivare fino in fondo, a Mosca sponda CSKA sono giunti Linden Vey, lui ex Barys, che ha chiuso la stagione passata con il Zurigo vincendo la NLA; il 24enne Slepishev arrivato in pompa magna dagli Oilers; il danese Jannick Hansen, ex Sharks in NHL; e l’altro ex NHL, il difensore svedese Klas Dahlbeck. Hanno abbandonato il CSKA invece Nichushkin tornato a Dallas, Kiselevich e Ozhiganov, anche loro finiti in NHL, e Shumakov, con quest’ultimo che è stato al centro di un vero e proprio caso mercato per varie settimane, ed alla fine il CSKA non essendo riuscito ad intavolare un qualsiasi scambio con altre compagini, ha optato per la rescissione comune del contratto con il giocatore, che a quanto pare era in rottura definitiva con la dirigenza della Red Army. Il CSKA anche il prossimo anno avrà tra le sue armi migliori il giovane fenomeno Kirill Kaprizov, e potrà contare su una rosa che appare anche migliorata in confronto a quella dell’anno passato, ma che possiede probabilmente una marcia in meno in confronto a quella di SKA e Dynamo.

Helsinki Jokerit - Dinamo Riga, 26 gen '18

Helsinki Jokerit – Dinamo Riga, 26 gen ’18

Lo Jokerit è sempre un avversario scomodo

Lo Jokerit ha perso Tolvanen ma resta tra le migliori squadre del torneo. Ad Helsinki quest’anno hanno puntato molto sui rinnovi, così: Lepisto, Pihlstrom, Norman, Jensen, Ikonen continueranno a rinforzare i vari reparti dei giallorossi. In attacco i nuovi arrivi sono quelli di Sakari Manninen e del bielorusso ex CSKA Platt. In porta a sostituire il partente Karri Ramo ci penserà il lettone che tanto bene lo scorso anno ha fatto con il Riga, il giovane goalie Janis Kalnins. Mentre il reparto che risulta essere come il più migliorato dopo la campagna acquisti è quello difensivo, rinforzato dagli arrivi di Stollery dal Riga, di Grant e Loov dall’Iowa Wild e del giovane finlandese Rasanen. Una compagine quella di Helsinki che avrà poi come nuovo allenatore l’ex tecnico della nazionale finlandese Lauri Marjamaki, che è per l’appunto orfana di Tolvanen ma che è comunque tra le migliori squadre dell’ovest.

Lokomotiv squadra giovane e di belle speranze

La Lokomotiv ha cambiato, come di consueto, veramente poco nel corso di quest’estate. A Jaroslavl era arrivato Desharneis ma poi se ne è andato ad Omsk ed ha portato con se Talbot. E quella di quest’anno sarà una Loko che punterà molto sui giovani: Kraskovsky, Korhskov, Ilyenko, Kayumov, Paigin, Cherepanov, Rafikov, Yelesin sono solo alcuni dei tanti nomi che compongono la linea verde di Jaroslavl. L’età media del roster è di 23 anni, e coach Kvartlalnov avrà quindi a disposizione veramente tanto materiale da poter plasmare nella giusta maniera. A questi numerosi giovani si aggiungono i ben più navigati Kontiola, Kozun, Loktionov, Kronwall e Nakladal, e l’ex capitano del Sibir Sannikov, per la prima volta in carriera finito a giocare ad hockey in una squadra fuori dai confini di Novosibirsk. Il reparto che ha subito più ritocchi per la Loko in questa pausa estiva è stata la porta, via sia Sudnitsin che Murygin, dentro Salak ed il giovane Konovalov. Staremo a vedere fino a dove potrà spingersi questa Lokomotiv, tutto dipenderà da coach Kvartlalnov e come questo riuscirà ad equilibrare i tanti buoni giovani con i giocatori invece più esperti.

Torpedo dolce come il Miele

Il Torpedo ha una rosa corta, è ancora alla ricerca di alcune pedine ma è una squadra che appare decisamente migliorata in confronto a quella degli anni passati. Il rinnovo di Parshin è senza dubbio la notizia più importante dell’estate. Oltre al numero 27 ad illuminare le giocate offensive di quelli di Nizhny Novgorod ci penseranno anche lo sloveno Sabolic, ed il 24enne Zafyarov, entrambi sono ex Admiral, ed entrambi hanno fatto così bene a Vladivostok. Vestirà la maglia del Torpedo anche Shenfeld, alla ricerca di rivincita dopo la stagione così così, quella scorsa passata a Magnitogorsk. Dalla Dynamo Mosca sono invece arrivati il giovane Markovin e il veterano Varnakov. Mentre il nuovo acquisto che farà senz’altro più parlare di se sarà lo statunitense Andy Miele, playmaker dalle mani d’oro. A rinforzare inoltre un attacco completamente rinnovato è giunto anche il canadese Calof, ex Sm Guld con il Vaxjo. In difesa gli acquisti migliori sono stati quelli di Bodie ed Holm, mentre sul pancone, a sostituire l’ex coach Skudra, è arrivato il vecchio direttore sportivo dell’Admiral, il canadese David Nemirovsky.

Lo Spartak di Khokhlachev

Lo Spartak la stagione scorsa è tornato ai playoff ed ha buone chance di raggiungere la postseason anche questa volta. Coach Yepachinstev ha visto i saluti di Radil, Lajunen, Mirnov, Dergachyov, Stoa e Koltsov, ma ha potuto accogliere in rosa molti buoni arrivi, tra i quali si annoverano: Hanzl, Daugavins, Karsums, Goncharov, Zubov, Filatov, Hudacek e Dyblenko, quest’ultimo che torna tra l’altro allo Spartak dopo la parentesi durata un anno con i Devils in AHL. Leshchenko e soprattutto Khokhlachev avranno il compito di guidare l’attacco dei biancorossi, con Filatov che è invece alla ricerca dei fasti di un tempo, mentre la sorpresa della stagione potrebbe essere rappresentata dal giovane 20enne Ilya Talaluyev.

Dinamo Riga Fans

Dinamo Riga Fans

Dinamo Riga a caccia dei playoff

A Riga in questa pre stagione sono tornati ad alzare un trofeo, si tratta dell’annuale Latvian Railways Cup che per la prima volta in sei anni è rimasta in Lettonia. La compagine di casa per alzarla ha avuto la meglio di: Kazan, Davos, Dinamo Minsk e Lokomotiv. La Dinamo dopo tre stagioni passate nei bassifondi della classifica quest’anno tenterà la risalita. Orfana di Indrasis, che per la prima volta in carriera andrà a giocare fuori la sua Lettonia, a Riga sono ormai da anni alla ricerca della giusta  quadratura, e chissà se finalmente adesso non l’hanno trovata. La guida tecnica è rimasta nelle mani di Girts Ankipans ed a rinforzare la sua rosa sono arrivati gli ottimi innesti rappresentati da: Matthew Maione, l’italocanadese che sarà uno dei pilastri della nuova difesa dei lettoni, Myttinen, Dzierkals, Fairchild, Shulenin, Zanetti e Kevin Clark, attaccante di 30 anni rapido e tecnico. Oltre ai volti nuovi appena citati, a Riga è stata poi l’estate di alcuni grandi ritorni: Videll, Sotnieks e Dzerins hanno così deciso di tornare a vestire la maglia granata. In conclusione questo, perché no, potrebbe effettivamente essere l’anno del ritorno ai playoff per la squadra di Riga.

HC Sochi

Altra squadra che combatterà per un posto in postseason sarà il Sochi. I Leopardi in estate hanno perso una delle più dolci soprese del campionato scorso, Pavel Padaikin, il quale dopo una stagione da sogno giocata sulle rive del Mar Nero, è finito a rinforzare i detentori del titolo, il Bars di Kazan. Padaikin apparte, il Sochi ha lavorato bene sul mercato: Polunin, Podshendyalov, Rosen, Mosalyov, Lugin, Bocharov e Auvitu sono stati senza dubbio gli acquisti migliori. In particolar modo Polunin, il giovane scaricato dalla Loko, che prima dello scorso anno era addirittura finito nel giro della nazionale, ma che poi nella passata stagione ha decisamente deluso le aspettative, e cerca ora pieno riscatto a Sochi. Alcune delle pedine chiave dell’annata passata sono rimaste, ci saranno infatti O’Dell e Collins in attacco, e Jokkipakka in difesa.

Severstal e Vityaz

Lì vicino, ma leggermente indietro di qualche passo in confronto al Sochi, sulla griglia di partenza della nuova KHL, ci sono Severstal e Vityaz. I primi hanno perso Kagarlitsky,  lui assoluto leader del Severstal degli ultimi anni, senza di lui il powerplay, ma in generale tutto l’attacco di Cherepovets, avrà ovviamente meno colpi in canna. Per ovviare alla sua mancanza i gialloneri si affideranno ai due canadesi nuovi arrivi Boychuk e Ashton. Mentre il 20enne Igor Geraskin, che la stagione scorsa ha fatto intravedere grandi cose, potrà senza dubbio essere tra le sorprese più gradite di questo Severstal. Il Vityaz invece dal canto suo si presenta del tutto rinnovato e con molta voglia di stupire, a Podolsk sono arrivati Kokarev, Hrivik dai Calgary Flames, Stolyarov, Chernov, Nikita Komarov, ed ha inoltre fatto ritorno con il Vityaz il finlandese Aaltonen, dopo la buona parentesi ai Toronto Marlies in AHL durata una stagione. Due squadre, Severstal e Vityaz, che difficilmente raggiungeranno i playoff ma che potranno avere i loro buoni momenti nel corso della stagione.

Ondrej Nepela Arena, 10 ott 2017: HC Slovan - HC Sochi 4-1

Ondrej Nepela Arena, 10 ott 2017: HC Slovan – HC Sochi 4-1

Slovan squadra senza mezzi termini

La vera incognita di questa western conference è rappresentata dallo Slovan. Una compagine della quale abbiamo già ampiamente parlato nel corso di quest’estate, e che ha tutto sommato fatto un ottimo mercato, puntando molto sui talenti domestici e pescando bene all’estero, condendo il tutto con dei grandi ritorni, in vista di una stagione che per gli slovacchi sarà o bianco o nero, o un successo o un fallimento. Vladimir Orszagh è il nuovo e giovane ed esigente tecnico su cui la dirigenza si è voluta affidare, una mossa rivelatasi vincente in fatto di mercato visto che il nuovo coach è riuscito a convincere con il suo lavoro moltissimi talenti slovacchi che hanno scelto lo Slovan come nuova casa. A Bratislava sono così arrivati: Ciliak in porta, Grman e Janosik in difesa; Sukel, Lamper, Liska, Lunter, Buc e Simun in attacco. Tutto questo contando esclusivamente i giocatori slovacchi, dato che a rinforzare il roster sono inoltre giunti: Rudolf Cerveny, goleador del Hradec Kralove lo scorso anno; Chad Rau, ex Wild in NHL; Patrik Virta, finlandese di 22 anni già da qualche stagione protagonista in Liiga con la maglia del TPS; Eric Gelinas, ex Laval Rocket; Nick Shaus; Lukas Klok; e sono stati ufficializzati in più i ritorni di Chipcura e Taffe, oltre che l’importantissimo rinnovo contrattuale di Repik. Insomma i mezzi questa volta per fare bene sembra proprio che ci siano, la prestagione non è stata felicissima, il clima in quel di Bratislava tra tifoseria e club è ancora decisamente più che teso, ma la sensazione che si ha guardando il roster è che se questi qui dovessero carburare bene, lo Slovan potrebbe finalmente tornare a dire la sua.

Dinamo Minsk

Per finire c’è la Dinamo Minsk, compagine che appare indietro rispetto a tutte le altre e che ha disputato una prestagione del tutto da brividi. I bielorussi quest’anno dovranno fare affidamento sui due Kostitsyn, Howden, Pulkkinen, Pavlovich e Bennett, e non potranno più contare sulle giocate del giovane Sharangovich finito in NHL con la maglia dei Devils.

 

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