KHL, eastern conference: un Sekac scatenato porta in alto il Kazan, Neftekhimik piacevole sorpresa

di Gabriele Morganti

Altri dieci giorni di hockey russo in archivio e il Kazan torna in testa ad est con il Salavat a rincorrere ed il Neftekhimik a sorpresa in alto, mentre il Metallurg delude.

Bars a pieni giri

Dopo un inizio di settembre di certo non esaltante, tre sconfitte nelle prime quattro uscite del mese, la compagine di coach Bilyaletdinov è tornata a splendere ottenendo tre successi su tre nelle ultime apparizioni. I trionfi sono arrivati contro: Severstal, 2 a 1 all’OT con il game winner di Anton Lander; Dinamo Riga, 7 a 2 in un match senza storie con i lettoni che avevano provato a tenere il passo del Bars nei primi due drittel di gara, anche approfittando di un Garipov insicuro tra i pali, ma che poi hanno dovuto alzare bandiera bianca nei confronti di un Kazan in splendida forma offensiva, con un Sekac tirato a lucido, autore di una tripletta, ed un Fyodor Malykin come sempre utilissimo sul ghiaccio; e Slovan Bratislava, 6 a 3, protagonisti indiscussi della serata, questa volta, ancora il ceco Sekac, “solo” doppietta per lui, con in particolare il secondo gol da rivedere e rivedere, quando in contropiede con un paio di finte devastanti fa girare la testa al povero Svarny per poi battere Stepanek senza che quest’ultimo potesse minimamente opporsi, e Justin Azevedo doppietta anche per il numero 51.

Il Salavat è il migliore attacco dell’est

L’Ufa guidato dalle giocate del trio tutto scandinavo: Omark, Kemmpainen, Hartikainen, sta decisamente cominciando a far vedere quello che tutti quest’estate si aspettavano da una rosa così ricca di talento e voglia di fare. Togliendo infatti il passo falso fatto dai ragazzi di coach Westerlund nell’ultima partita disputata in casa contro il Severstal, quando sono usciti sconfitti per 2 a 0 in favore di uno Cherepovets che ha subito parecchio ma che è poi riuscito a capitalizzare al massimo, grazie a Bumagin e Kagarlitsky, i numerosi contropiedi regalati dalla difesa del Salavat ancora un po’ a volte ballerina e sicuramente punto debole sin qui dei verdeblu, l’Ufa ha ottenuto ultimamente ottimi risultati con le vittorie precedenti alla disfatta sopracitata ottenute con il calcistico punteggio finale di 2 a 1 ai danni di Riga, rete vittoria di Larsen, e Torpedo, game winner questa volta di Omark; e ai danni dello Spartak, 5 a 4, in un match ricco di emozioni deciso ancora una volta dal gol vittoria di Larsen, già a quota sette marcature in stagione.

Avtomobilist sempre più sorprendente

La squadra di Yekaterinburg è al momento al terzo posto con ventuno punti all’attivo e conta due vittorie nelle ultime quattro uscite. Le sconfitte sono arrivate: la prima a Jaroslavl per 3 a 2 in favore della Loko, con le reti nel corso del terzo drittel di gara firmate Mikhnov e Vasilevski che sono riuscite solamente ad abbozzare una rimonta; la seconda a San Pietroburgo per 6 a 2 contro uno SKA che come al solito non lascia scampo agli avversari, e questa volta a farne le spese era stata proprio la compagine degli Urali. Successivamente però i rossoneri sono tornati sulla giusta via, andando a vincere prima in Bielorussia sul difficile ghiaccio di Minsk per 3 a 1, reti di Mikhnov, Golyshev e Parè; e poi a Mosca per 1 a 0 ai danni della Dynamo, con il gol vittoria siglato Kucheryavenko sul bel lavoro di Golyshev. Ed è proprio Anatoly Golishev, il top scorer della squadra insieme a Francis Parè, cinque gol e due assist in dieci apparizioni per entrambi, che sta guidando ai successi di oggi, e che a Yekaterinburg sperano ovviamente diventeranno quelli di domani, una buona Avto.

A Niznekhamsk sognano Jagr ed intanto si godono le giocate di Sexton & Co.

Il Neftekhimik con tre vittorie nelle ultime tre partite è diventato tutto di un tratto e momentaneamente la quarta forza dell’est, e mentre si è fatta forte in questi giorni la voglia di riportare in KHL la superstar ceca Jaromir Jagr, facendogli indossare la maglia del Niznekhamsk, i tifosi sono comunque riusciti a godersi un grande hockey giocato dai propri giocatori: 4 a 2 contro il Severstal due assist per Sexton e Hanzl e rete di Galimov; 2 a 1 ai danni dello Spartak, game winner di Nestrasil su assist di Galimov; 2 a 0 a sfavore della Dinamo Riga con Kulikov e Zdunov protagonisti inattesi con un gol ciascuno.

Il Kunlun si conferma una squadra tosta

L’arrivo di Gilbert Brulè, del tutto galvanizzato e ben lontano anni luce dal giocatore visto a Chelyabinsk, sembra aver dato linfa vitale all’attacco dei cinesi, dato che il canadese ha difatti all’attivo già tre gol in cinque apparizioni conditi inoltre da prestazioni maiuscole. Per il Kunlun nell’ultima uscita è arrivata però la disfatta a Nizhny Novgorod con il punteggio finale di 3 a 1 in favore del Torpedo che è riuscito a vincere in rimonta segnando tutti e tre i gol decisivi negli ultimi otto minuti di gara. Precedentemente il Red Star aveva invece ottenuto due convincenti successi ai danni di Slovan e Vityaz, entrambi per due reti a zero e due shutout consecutivi quindi per il goalie Magnus Hellberg. Mentre ancor prima, la visita del CSKA aveva fermato per 4 a 3 all’OT i cinesi che si erano comunque resi protagonisti di una gran bella rimonta, riuscendo grazie a Yip, Brulè e Ponikarovsky a portare l’incontro al tempo supplementare, deciso poi dalla marcatura di Shumakov.

Difficile far gol a questo Avangard

È una compagine che segna poco quella di Omsk ma che concede però anche ben poco agli avversari, dato che con soli diciassette gol subiti è per ora la seconda miglior difesa del torneo, dietro solamente a quella dell’Helsinki: Furch tra i pali sa infatti il fatto suo e sta giocando un inizio di campionato veramente al top. Per l’Avangard le ultime quattro partite sono state un successo, con tra l’altro: la vittoria nel derby siberiano in rimonta per 2 a 1 all’OT con il game winner di Kugryshev; e le due vittorie consecutive contro lo Yugra, 7 a 0 la prima e 3 a 2 la seconda. L’Omsk è una squadra forte e ben costruita che può contare sul talento offensivo di molti giocatori: Everberg, Kugryshev, Semyonov e Pyanov, solo per citarne alcuni, con l’instancabile lavoratore Mikheyev sempre autore di prestazioni maiuscole.

Barys sottotono, il Sibir ne approfitta

Le due compagini si sono scontrate in due partite consecutive in quel di Astana, ed i siberiani in entrambi gli appuntamenti l’hanno spuntata con la vittoria finale, ottenendo così tutti e sei i punti in palio. Un Salak in splendida forma tra i pali dei bianco blu, ha permesso ai suoi compagni di esprimersi nel migliore dei modi: nel primo scontro si sono scatenati i due svedesi Zackrisson e Bergstrom; mentre nel secondo è stato l’inaspettato Naumov a rendersi protagonista.

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