Italian Hockey League, al via la finale tra Merano e Caldaro

(comun. stampa Fisg) – Saranno sempre loro, HC Merano Pircher ed SV Kaltern/Caldaro rothoblaas, a giocarsi il titolo di Campioni della Italian Hockey League. Dopo lo stop ai playoff di 12 mesi fa, la stagione ora arriva all’ultimo atto e ripropone la sfida già vista nel 2018/19 e vinta dai Lucci alla quinta partita in trasferta. Anche questa volta il fattore pista sarà del Merano, dunque per alzare il trofeo il Caldaro sarà costretto ad espugnare la MeranArena, cosa questa che in IHL non succede ormai da oltre un anno (9 gennaio 2020, prima giornata del Master Round della passata stagione). Il pronostico dunque pende leggermente in favore dei bianconeri di coach Doug McKay, che però sanno di trovarsi davanti un avversario che dire scomodo è poco. Questo Caldaro infatti ha dimostrato di non mollare letteralmente mai: due serie vinte a gara-5, l’ultima delle quali contro l’Unterland, sono il biglietto da visita di un gruppo che praticamente da quando sono iniziati i playoff non si è mai fermato.

 

Il capitano delle Aquile, il veterano Luca Ansoldi, mette in chiaro i valori dell’avversario: “ Credo che abbiano un alto ritmo accumulato durante questi playoff. All’inizio della stagione hanno dimostrato di essere squadra assolutamente di livello. Dobbiamo stare molto attenti. Sono una formazione che ha dei buoni italiani, due buoni portieri e due stranieri molto funzionali. “ Quindi non vi sentite favoriti?:”Ma in base alla mia lunga esperienza ai playoff, quando arrivi ad una finale, non ci sono favoriti. Si parte sempre da un 50% a testa. Poi dipende da alcuni fattori e dalla fortuna. I playoff esaltano alcuni modi di essere e di giocare.” Però il Merano ha tutte le carte in regola?: “ Certo abbiamo quattro linee, giocatori esperti e soprattutto si sono inseriti dei giovani che possono trarre il loro beneficio in partite e serie di questo genere. In uno stagione non certo semplice per tanti fattori essere qui è molto importante e dico anche che è una salvezza giocare in un periodo così impegnativo per tutti.”

 

Gara-1 si giocherà giovedì sera a Merano, e vedrà i padroni di casa tornare in pista dopo il netto successo in semifinale contro il Varese. Netto perché, eccezion fatta per la gara-2 vinta ai rigori dai Mastini, il Merano ha sempre dominato e vinto con margine le altre sfide. Cosa si è visto? Una squadra praticamente senza punti deboli, impressionante soprattutto dal punto di vista del ritmo. Ruotando spesso quattro linee, i bianconeri riescono a rendere difficile ogni uscita dal terzo, alzando la pressione e il forecheck in maniera quasi spasmodica. Ottimo anche l’atteggiamento e soprattutto il sistema difensivo, a guardia di un portiere comunque di altissimo livello come Thomas Tragust. Da segnalare che nelle ultime due gare di semifinale Borgatello era indisponibile, chiaramente il suo rientro sarebbe di importanza assoluta per i bianconeri.

Il Caldaro si troverà di fronte quindi una bella montagna da scalare, ma questa è una società che ha già fatto vedere di non temere nessuno. Proprio il Merano, favorito come allora, è stato superato due anni fa, quindi perché non riprovarci ora? Sicuramente la squadra di Anderlan è rodata e pronta all’appuntamento, dopo aver giocato 10 partite tra quarti e semifinale (contro le 7 degli avversari), tutte gare nelle quali si è visto un gruppo molto coraggioso e capace di rimontare quasi ogni svantaggio. Mai il Caldaro è andato sotto o è stato battuto in maniera netta, e questa capacità di tenere sempre aperte le partite si è dimostrata fatale per le avversarie dei Lucci. Adesso oggettivamente l’avversario è di grande spessore, quindi ci vorrà una prova assolutamente perfetta nel terzo difensivo e capace di sfruttare le (verosimilmente) poche occasioni che arriveranno in avanti.

Non siamo qui per partecipare alla finale”. Il capitano Michael Felderer ha le idee chiare per come fermare la corazzata meranese. “Dobbiamo fare un ottimo forecheck e non ripetere gli errori di Gara 4 di semifinale contro l’Unterland dove abbiamo regalato troppi goal all’avversario”.

Ci può essere un po’ di stanchezza per due serie dei quarti e semifinali al massimo delle partite: “Assolutamente no. Queste due esperienze ci hanno fatto caricare a mille. Abbiamo consapevolezza di cosa può fare il gruppo. Ci sono almeno tre linee di spessore, due portieri che possono sempre giocare ed i due fratelli Virtala che sono un esempio per impegno e dedizione. Non sono certo in vacanza. Abbiamo voglia di vincere ancora e ci proveremo. Sarà una belle sfida”.

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