Il futuro dell’hockey in tempi di Covid

di Giuseppe Poli
Facciamo il punto della situazione su quella che sarà la prossima stagione in relazione all’emergenza sanitaria che, purtroppo, non è ancora terminata. Partiamo dal vaccino, unico mezzo, a mio avviso, che ci permetterebbe di tornare alla normalità; il vaccino è ancora lontano e questo deve far cercare alle leghe di tutto il mondo soluzioni di adattamento. Senza pubblico, che è la cosa più ovvia per un ritorno alla normalità immediata, molte squadre sarebbero vicino al fallimento. E non stiamo parlando delle squadre italiane ma di realtà molto più importanti. Il pubblico è quello che trascina ogni evento sportivo e non solo a qualsiasi latitudine. Ci sono soluzioni come quella elvetica che permette una affluenza di mille spettatori; ed il resto degli introiti?

Possiamo permetterci i palazzetti ancora pieni? A mio avviso no almeno nel breve. E quindi che si farà? La NHL che riprenderà la stagione ufficiale dal giorno 1 agosto, ha scelto di far disputare la parte restante della stagione in due città canadesi dove giocatori e staff sono rinchiusi in una ampolla di vetro. Ovviamente tutte le partire si giocheranno senza pubblico. Lo spettacolo sarà lo stesso? Ma soprattutto sarà sufficiente per far ripartire la grande macchina? O dovremo adattarci nel vedere questi eventi in streaming?

Noi non abbiamo le risposte e non vogliamo arrivare a conclusioni soprattutto in questo periodo di incertezza, ma sicuramente siamo preoccupati.

Foto profilo Twitter Carolina Hurricanes

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