Hockeytown: progetto riuscito, grazie Daniele!

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di G. Poli

Lo abbiamo visto. Si il film documentario che narra la cavalcata del Bolzano dall’ultimo posto in classifica al trionfo del 20 aprile 2018 in casa del Salisburgo in gara sette.

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L’apoteosi, il trionfo, la gloria, ciò che nessuno è mai riuscito a fare, o quasi. Solo un’altra impresa come questa mi viene in mente. La prima Stanley Cup dei Los Angeles King, ultimo posto utile per la post season dopo una rincorsa con tanto di cambio di allenatore e poi tanto sudore, tanto cuore ed il trionfo ma stiamo parlando di un altro mondo. Era la stagione 2011-2012, pur essendo arrivati solo ottavi nella stagione regolare, i Kings superarono nei playoff, rispettivamente i Vancouver Canucks (4-1 nella serie), i St. Louis Blues (4-0) e i Phoenix Coyotes (4-1); infine nella finale della Stanley Cup superarono per 4-2 i New Jersey Devils.

Bolzano è la città dell’hockey almeno in Italia. Dura a dirsi soprattutto per uno come me che vive a Milano ma non c’è dubbio; quello che negli ultimi anni e non solo è riuscito a fare Knoll ha dell’incredibile. Nella sua storia i Foxes hanno vinto 19 scudetti, 3 volte la Coppa Italia, 4 volte la Supercoppa italiana, 1 Coppa delle Alpi, 1 Alpenliga, 1 Torneo 6 Nazioni e poi io fiore all’occhiello, due Campionato di EBEL.

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La squadra costruita durante l’estate, come spesso accade alle mostri latitudini, le prime sconfitte, il cambio di goalie, più di uno per svariati motivi, il cambio di allenatore, e poi la post season raggiunta all’ultima giornata, i playoff, il successo con il KAC (4-2 nella serie), Vienna (4-1) ed infine, contro il Salisburgo in finale (4-3), la spinta del Palaonda per quello che è stato il vero settimo uomo sul ghiaccio. È questa la vera forza di questo film documentario. A noi è piaciuto, anche perché dalle nostre parti ne abbiamo visti pochi di film-documentario così, ma ne abbiamo visti pochi perché di squadre così ce se sono srare davvero poche.

E poi non mancano le immagini dei mostri sacri come Jagr, Pasqualotto, Topatigh, Pavlu. Le immagini dei protagonisti del successo: Alex Egger, Mike Halmo, Angelo Miceli, Alex Petan, oltre, naturalmente, al coach Kai Suikkanen; e poi ancora DeSousa, Monardo, Gartner, Tommasoni, Oleksuk, Frank, Frigo, Tuokkola.

Non importa se non tifiamo Bolzano; il progetto pensato e creato da Rielli fa bene al nostro sport.

Grazie Daniele e grazie Bolzano.

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