Utah pronta a sbancare in NHL!

di Miki Faella

Il 17 aprile prossimo, nella sfida interna contro gli Edmonton Oilers, gli Arizona Coyotes salutano la National Hockey League e si trasferiscono nello Utah, che mette su piatto della bilancia ottime finanze, un Arena degna di una Major ed una piazza che vive di hockey già da diverso tempo.

winter-scene-of-the-downtown-skyline-with-the-mormon-salt-lake-temple--backed-by-the-snowcapped-wasatch-mountains--salt-lake-city--utah--usa-533686504-5ad1364f18ba01003747bd7bSi chiude così una delle pagine più travagliate della NHL negli ultimi anni, col lento ed inesorabile declino della franchigia nel deserto rovente dell’Arizona, in agonia da almeno una decina d’anni tra bancarotta, vendita della stessa franchigia e sfratti/mancati pagamenti dalla propria Arena di qualche anno fa, finendo per disputare le proprie partite interne in un palaghiaccio universitario.

Lo Smith Group, che fa testa a Ryan ed Ashley Smith, proprietari degli Utah Jazz (franchigia della NBA) si prendono carico sia della relocation nello stato dei Mormoni che dell’acquisto della malandata franchigia, messa in vendita dallo stesso Alex Meruelo, proprietario del team di Phoenix/Arizona, entrato nella lega nel 1996 dalle ceneri degli originali Winnipeg Jets.

i-hope-this-isnt-the-end-v0-9aew1pnm2ytc1Spiace per la perdita di lavoro di molte persone, che negli anni sia in quel di Phoenix che a Tempe, dove la franchigia ha giocato tra mille e più problemi logistici e di numeri, dove la sola mano infausta del Commissioner Gary Bettman cercava di salvare una franchigia alla deriva per proprio orgoglio personale e manie di omnipresenza.

Thank you for everything Arizona and Welcome Utah!

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