Pavel Datsyuk appende i pattini al chiodo

di Miki Faella

Alla soglia dei 44 anni e dopo un anno ai box The Magic Man lascia l’attività agonistica dopo una infinita carriera piena di successi ed approvazioni sia in nordamerica sia nella sua Russia.

Pasha è nativo di Sverdlovsk (l’attuale Jekaterinburg) ai tempi della gloriosa Unione Sovietica, legandosi subito all’hockey su ghiaccio nonostante si interessava subito al calcio ma pian piano ha iniziato a trovare la sua normale predisposizione sul ghiaccio nonostante la piccola statura, sin da attirare le attenzioni dei club della sua Jekaterinburg, dove ha fatto la spola tra giovanili, prima squadra, finendo sull’agenda di un osservatore di Detroit che lo chiamarono al sesto giro (numero 171!) del draft 1998 fino al balzo agli onori con l’Ak Bars Kazan e la nazionale russa qualche anno dopo.

images - 2022-07-01T091423.243Il gran balzo negli States di Magic Man avviene nel 2001 e dopo un anno di ‘apprendistato’ con le misure americane (ed il bronzo olimpico di Salt Lake City 2002), l’anno successivo esplode in tutta la sua magnificenza, sotto la guida sapiente di Scotty Bowman ed in un team infarcito di stelle quali Steve Yzerman, Sergei Fedorov, Nick Lidstrom e Brett Hull con cui inizia a formare un’ottima linea l’anno seguente con un ragazzone svedese alle prime armi quale Henrik Zetterberg, che poi sarà devastante a MoTown, con tanto di Stanley Cup sollevata al cielo.

Nell’anno del lockout della NHL torna a casa e vince tutto con la Dynamo Mosca, dalla Superlega ussa alla Continental Cup mentre quando torna a Detroit c’è un bel contrattone sul piatto per Pasha (poi esteso ad altri 7) legandosi alla sua Detroit e diventandone sia simbolo sia connubio indissolubile con le sue infinite skills in maglia Red Wings, successi anche fuori dal ghiaccio e riconosciuto come uno dei gentlemen della lega con ben 4 Lady Byng all’attivo in NHL e la seconda Stanley Cup nel 2007/08.

images - 2022-07-01T091517.264Nonostante qualche infortunio di troppo, riesce a vincere un oro mondiale con la Russia nel 2012 e dopo il mezzo lockout della lega nel 2013 giocato col CSKA Mosca, saluta definitivamente la NHL nell’estate del 2016, chiudendo la sua prestigiosa permanenza oltreoceano con 314 reti e 604 assist in 953 partite spalmate in 14 indimenticabili stagioni nel Michigan (42+71 in 157 uscite postseason), per tornare a suon di ruoli tuonanti in Russia con lo SKA San Pietroburgo, dove vince subito la Gagarin Cup mentre alle Olimpiadi Invernali del 2018 porta allo storico oro la selezione olimpica russa, entrando di diritto nella Leggenda Hockeystica e nell’esclusivo Triple Gold Club con i successi mondiali, olimpici e Stanley Cup in bacheca.

images - 2022-07-01T091539.584Torna nella sua Jekaterinburg per deliziare la sua platea negli ultimi anni di carriera sino all’addio arrivato in occasione di una esibizione in Russia qualche ora fa.
Grazie della splendida avventura Magic Man!

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