NHL Playoff: Dallas rispedisce i Kraken negli abissi

Di Marcello Savastano 

Finisce la favola dei Kraken al secondo turno dei Playoffs dove, dopo aver eliminati i campioni in carica, trovano gli Stars ed anche questa volta portano la serie alla decisiva gara 7, ma con un finale diverso.
Eppure tutto comincia nel più strano dei modi quando in gara 1 Dallas sfrutta al massimo il ritorno di Pavelski che sigla ben 4 reti ma la caparbietà, e quella che sarà la partita meglio giocata da parte dei Krakens nella serie, permettono agli ospiti di portarsi in vantaggio.
La parità è ristabilita due giorni dopo grazie alla vittoria casalinga degli Stars guidati dal solito veterano Pavelski ma anche dal rookie Johnston che segna il suo primo gol nella serie; i Kraken provano a restare nella partita ed a sfruttare l’inerzia nel secondo periodo dopo aver accorciato le distanze con Kartye, anche lui nuovo volto nella lega, ma l’esperienza di Dallas ha la meglio senza grossi problemi.
Di sicuro questa serie non è stato una grossa vetrina per i portieri: la maggior parte delle gare si sono concluse infatti con una media tiri non elevatissima ma dei risultati abbastanza ricchi.
Come in gara 3, ad esempio, dove i Kraken riescono ad imporsi segnando ben 7 reti nonostante i “soli” 25 tiri verso la porta prima di Ottinger, poi di Wedgewood. Sugli scudi Shultz e Beniers oltre all’elettrizzante pubblico di Seattle, nuovo nei playoff ma già pronto a sognare una cavalcata dei propri beniamini.
Forse anche peggio è riuscito a fare Grubauer in gara 4 dove ha subito 5 gol su 22 tiri con Domi che si inserisce tra i protagonisti della serie con una doppietta, per poi ripetersi la partita successiva dove lascia passare 5 tiri su 21.
In gara 6 Dallas potrebbe chiudere la questione ma i redivivi Kraken riescono, trascinati da Eberle e Beniers, a portare la serie alla sempre spettacolare gara 7 dove tutto può succedere.
A Dallas, infatti, nonostante la pressione dei padroni di casa Grubauer si ricorda di essere il portiere visto nella serie precedente e comincia a respingere tutto quello che arriva da quelle parti facendo pensare ai tifosi degli Stars di essere in una di “quelle serate” ma nel secondo periodo Hintz ruba un disco ad Oleksiak sulla blu e si invola a tu per tu con il portiere tedesco, battendolo con un tiro all’incrocio. Nel terzo periodo sarà il giovanissimo Johnston a chiudere la contesa con un bel backhand sotto l’incrocio nonostante il tardo tentativo di Seattle di tornare in gara con un gol ad una manciata di secondi dal termine.
Alla fine della serie si può dire che Dallas abbia meritato la finale di Conference anche se per arrivarci ha dovuto superare due ostacoli molto ostici. Oltretutto dalla sua parte la squadra del Texas può far conto su un coach come DeBoer, in grado di preparare la propria squadra al meglio per le tesissime gare 7, visto che ha un bottino di 7 vittorie e nessuna sconfitta in queste occasioni, cosa da non sottovalutare.

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