NHL: parola alla redazione, la Eastern Conference

Dopo aver fatto una preview (potete trovarla al seguente link), diamo la parola alla redazione con alcuni commenti sulle squadre che tifiamo.

Montreal Canadiens
Dopo l’ennesima stagione di sofferenza in Quebec, passata lontana dai playoff, l’estate non ha portato drastici cambiamenti per la truppa di Julien/Bergevin; solita spada di damocle sui fuoriclasse Price (Kinkaid backup) e Weber, in un roster giovane e talentuoso che potrebbe fare le fortune in terra quebecois (Suzuki, Kotkaniemi, Poehling) aspettando le conferme di Drouin e Tatar. La troppa solita (estrema) pressione canadese potrebbe rendere il tutto maledettamente complicato.

Pittsburgh Penguins

Pittsburgh si presenta ai nastri di partenza con il solito obiettivo: arrivare fino in fondo! Via Kessel, dentro Tanev e Galchenyuk: il resto tutto confermato. Ci troviamo in una Division molto dura perciò la lotta per guadagnare i playoff è veramente tosta. Favorite su tutte vedo Tampa, Toronto, Boston e Dallas.

Tampa Bay Lightning

Indubbiamente noi tifosi dei Lightning abbiamo in testa un solo obiettivo: cancellare per sempre la brutta figura fatta nella scorsa post season, quando i Blue Jackets ci eliminarono con un secco 4-0. Possibilmente Per far ciò, si spera di arrivare all’appuntamento che conta per davvero, nelle condizioni migliori, senza infortuni pesanti. La squadra, quest’estate si è rinforzata e i giovani hanno un anno in più di esperienza sulle spalle…insomma, speriamo bene. E’ chiaro che si punta a portare in Florida la seconda Stanley Cup della nostra storia. Per quanto riguarda i nostri rivali dei Florida Panthers, anch’essi possono divertirsi parecchio quest’anno. Grazie agli arrivi di coach Quenneville e del goalie Bobrovski, i Cats punteranno sicuramente a qualificarsi per i prossimi playoffs. Quale sarà la finale? E’ difficile dirlo, ma voglio rischiare: Dallas-Washington, con la Stanley Cup che va in Texas.

Philadelphia Flyers

Philadelphia è la città della storia, della rivoluzione americana. Sono due le Stanley Cup vinte dai Flyers, l’ultima nel 1975. Manca da troppo tempo. Lo scorso anno Giroux e compagni hanno mancato i playoff ma nella Metropolitan Divison non è facile conquistarsi un posto nella post season cosa che invece i ragazzi di Vigneault tenteranno di fare quest’anno. La Stanley, a mio avviso, è una lotta tra Tampa e Toronto ma occhio anche a Dallas, si è rinforzata molto e già era forte.

New York Rangers

New York attende dal lontano 1994 il ritorno della coppa e stante l’attuale politica societaria che ha portato ad una quasi totale rifondazione con un paio di innesti di peso come Panarin e Trouba più la “pesca” al draft che ha portato in blueshirts un certo Kaapo Kakko capace di portare a casa 3 medalgie d’oro mondiali nello spazio di 13 mesi con la sua Leijonat (U18, WJC e Mondiale Senior Top Division) ci sarà ancora da attendere qualche anno. Coach Quinn ha fatto bene nel suo primo anno tra i grandi pur non riuscendo a centrare la postseason e spero sinceramente riesca a migliorarsi quest’anno. Per quanto riguarda la coppa Vedo bene Tampa e Toronto con alla finestra le solite note, Boston e Pens che quando sentono l’odore del sangue…

Toronto Maple Leafs

Più che gli arrivi, a far gridare vendetta in casa dei Leafs, eterni sconfitti (chiedere ai rivali storici di Ottawa che li sfottono da sempre con un ben poco politically Correct “Losers since 1967”)  ed incompiuti, sono stati i rinnovi milionari firmati sotto il sole estivo dal GM Kyle Dubas che ha ricoperto d’oro Mitch Marner oltre a quelli non faraonici ma comunque importanti di Johnsson e Kapanen. Toronto quindi sempre più condannata a vincere dopo la figura non propriamente dignitosa degli ultimi playoff (fuori al primo turno contro gli arcirivali di Boston). Per la vittoria finale oltre appunto ai Leafs, terrei d’occhio Florida che con la firma di Bobrovski ha sistemato la questione goalie e gli Sharks che in postseason si stanno sempre comportando bene negli ultimi anni.

Washington Capitals

Padroni incontrastati della Metropolitan per quattro anni di fila, non è poi così remota la possibilità che lo diventino anche per la quinta volta. La base di prima fascia resta la stessa, come da anni a questa parte, dove l’aggiunta più intrigante è in difesa: lasciano per strada un pò di qualità, quella che offriva Niskanen, al fine di aggiungere fisico e durezza, quelle che offrirà Gudas. In attacco continua a seguire il copione di cambiare in profondità, ecco il perché dell’arrivo degli arrivi di Richard Panik e Garnet Hathaway. Stagione in cui verrà data ancora più importanza a Jacub Vrana, in un roster che sembra peccare di quella profondità che potrebbe portare alla seconda Stanley Cup.
New York Islanders
Provenienti da una sublime prima stagione sotto la direzione di Barry Trotz, guidati da una difesa di rientro a tre che ha creato le loro fortune, riusciranno a ripetersi? Nel giro di dodici mesi passarono da peggiore ad una delle migliori difese della lega, un qualcosa che sicuramente troveremo anche nella stagione a venire. Il problema resta l’attacco, il 22° del campionato, ed il pessimo rapporto con il PP, il terzo peggiore di tutte le franchigie. Hanno perso Filppula come centro, rimediando con Brassard. Pagherà? Sarà dura. Speriamo regalino un’altra favola.
New Jersey Devils
C’è molto interesse, niente da dire. Acquisti importanti: PK Subban, Nikita Gusev, Wayne Simmonds e Jack Hughes come prima scelta al Draft. In più Taylor Hall tornerà a pieni regimi fin da inizio stagione, quindi un vero e proprio valore aggiunto già a roster. Il vero problema lo si trova tra i pali, un reparto che non può peccare in uno sport del genere: Schneider viene da almeno tre brutte stagioni, mentre il giovane Blackwood è stato ufficialmente promosso ad ufficiale back-up. Nonostante le varie aggiunte e trade, è la terza franchigia con più spazio salariale a disposizione, quindi potrebbero presentarsi dei movimenti, attesi ed inattesi, nelle settimane calde.
Boston Bruins
Lo scorso anno a Boston sono arrivati a tanto così dall’alzare la Stanley Cup, una sola vittoria li ha separati dal trofeo finale, finito nelle mani dei Blues. La qualità della rosa dei Bruins è fuori discussione: un mix perfetto di esperienza e freschezza e tanti, tantissimi giocatori dal talento sopraffino. L’allenatore Bruce Cassidy avrà difatti una nuova opportunità per portare a Boston la Stanley. I tifosi non possono che sperare che quella che hanno di fronte sarà nuovamente una stagione lunga ed emozionante, che non finisca però con il cuore spezzato come quella appena passata.
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