Lorenzo Pieralli: dalla vittoria in A2 alle prospettive per la nuova stagione

di Emanuele Badessi

Con l’avvicinarsi della nuova stagione di Serie A di inline abbiamo scambiato due chiacchiere con il portiere dei Mammuth Roma, vincitori della serie A2 2015/2016, Lorenzo Pieralli, una delle anime storiche della formazione giallorossa, tra i ricordi della stagione passata e le prospettive per il ritorno in Serie A.

HockeyWords: Dopo 4 anni in serie A1, lo scorso anno avete disputato la serie A2 (vincendola e conquistando così la promozione in A1 n.d.i.): raccontaci un po’ la vostra stagione.

Lorenzo Pieralli: A differenza di quanto si possa immaginare la stagione non è stata facilissima, sapevamo che avremmo affrontato altre squadre ben organizzate e anche se venivamo da quattro stagioni in A1 non abbiamo preso sotto gamba la nuova categoria. La retrocessione è stato un duro colpo per tutti noi e personalmente ho passato tutta l’estate a lavorare fuori dalla pista e non vedevo l’ora di riprendere gli allenamenti e rimettermi in gioco. La squadra era un po diversa da quella degli ultimi anni, molto più giovane, e quindi il rischio c’era, ma posso dire con orgoglio che è stata una delle più belle stagioni mai affrontate perché abbiamo superato alla grande alcuni momenti difficili e a vincere è stato un gruppo fantastico. Nello spogliatoio si respirava un clima tranquillo e disteso e i nostri tifosi, che ringrazio tantissimo, ci hanno supportato dall’inizio alla fine e questo ci ha dato una grande spinta. Ci siamo tutti sacrificati molto per ottenere il risultato finale, volevamo la promozione e ce l’abbiamo fatta non solo arrivando tra le prime quattro, ma andando a vincere anche i play off, direi che non si poteva chiedere di meglio.

HWS: Questo è stato l’anno dei mondiali in casa (ad Asiago e Roana) per l’ hockey inline: come hai visto la partecipazione del pubblico in due sedi “storiche” per l’ hockey italiano, non solo inline; pensi che aver raggiunto certi risultati a livello di nazionali potrà dare una spinta a tutto il movimento?

LP: Ho avuto il piacere e l’onore di prendere parte come volontario allo staff dei Mondiali di Asiago e Roana e devo dire che anche senza scendere in pista si prova una grande emozione. Come esperienza è stata stupenda e credo che le note positive siano molte, dall’organizzazione ai risultati. L’Italia ha ottenuto tre argenti su quattro rappresentative e già questo credo che sia il risultato di un ottimo lavoro svolto dallo staff della nazionale ed i responsabili di settore. La senior maschile è certamente l’elite ed ha dimostrato nuovamente di poter giocare ai massimi livelli, ma sono rimasto impressionato dal gioco degli Under 20, credo una categoria importantissima in quanto è un pò lo specchio del lavoro fatto nei settori giovanili e ci da molte speranze per il futuro. Per non parlare della Junior femminile che, grazie anche al nostro Gianmaria Ingrao(giocatore dei Mammuth Roma n.d.i.), nella sua prima uscita sorprende tutti e va a giocarsi una finale mondiale. Il bilancio di questi Mondiali è più che positivo anche dal punto di vista dell’interesse che ha generato, ovviamente non era facile per molti seguire tutte le gare, che tra l’atro erano tantissime ogni giorno, ma è stato stupendo vedere sia nelle gare dell’Italia e sia nelle fasi finali accorrere cosi tanta gente. Siamo uno sport giovane e in crescita, speriamo di non rovinarci con le nostre mani.

HWS: Tornando al campionato italiano, la federazione ha diramato pochi giorni fa l’elenco delle iscritte alla serie A e ci sono state importanti defezioni che hanno portato ad un campionato ad 11 squadre e di conseguenza ad una redistribuzione di giocatori tra le altre: come pensi siano cambiati gli equilibri a seguito di questo, per la prossima stagione?

LP: Agosto oltre ad essere tempo di ferie è anche tempo di iscrizioni e calendari per la prossima stagione. Quest’anno alcune società avevano manifestato problemi più o meno gravi in vista della scadenza degli iscrizioni e purtroppo, oltre alla Molinese che in tempi non sospetti aveva comunicato la propria assenza per motivi di impianto, sono venute a mancare all’appello sia il Polet Trieste che Forte dei Marmi. Tutti noi speravamo che dopo Molina, e già questa era una grande perdita non solo dal punto di vista numerico ma per ciò che sono riusciti a fare negli anni, non ci fossero altre assenti. Adesso siamo in attesa di sapere come verrà organizzato il prossimo campionato, ma nel frattempo le squadre, ovviamente quelle del nord, hanno “adottato” i giocatori rimasti senza squadre o fatto azioni di mercato importanti. Ci sono stati molti movimenti e questo crea un pò di incertezza, non sappiamo come si comporteranno le formazioni con i nuovi assetti, e questo sicuramente rende i pronostici più difficili e forse anche più vivo, o almeno lo spero, il prossimo campionato

HWS: Come vedi il vostro ritorno in A e soprattutto quali saranno i vostri obbiettivi per il campionato che inizierà ad ottobre?

LP: La stagione che andremo ad affrontare sarà sicuramente dura, ne siamo coscienti, torniamo dopo un anno di assenza nella massima serie e sappiamo quando sia diversa dal punto di vista del gioco e dell’intensità, ma vogliamo dare il massimo per guadagnarci la permanenza in A, questo sicuramente è il nostro obiettivo. Non siamo una società che può competere a livello economico con quelle del nord, e oltre questo siamo anche penalizzati nel reperimento di giocatori per via della posizione geografica, ma questo non deve abbatterci, faremo di tutto per giocare al meglio e mettendoci come sempre un gran cuore.

 

Ringraziamo Lorenzo Pieralli ed i Mammuth Roma per la cortese disponibilità

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