Le Global Series aprono la stagione NHL!

di Miki Faella

Col primo faceoff della serata alla O2 Arena di Praga (Repubblica Ceca) tra i Nashville Predators ed i San Jose Sharks, inizierà la stagione numero numero 106 della National Hockey League, tra nuovi volti, la ricerca continua di un appeal alla pari delle altre majors americane e l’infinita passione dell’andare avanti per lo sport più bello del Creato. Nashville ha una delle colonie europee più nutrite di tutta la Lega, ad iniziare dal tandem di scuola finnica Saros/Lankinen, senza dimenticare il difensore più forte degli ultimi anni in nordamerica, il rossocrociato e Capitano dei Preds Roman Josi, passando dalle stelle Filip Forsberg e Mikael Granlund che di certo non rimarranno lontano dalla zona playoff, dopo lo sweep firmato dai futuri campioni in carica di Colorado nel primo turno dei PO. Ancora da decifrare i San Jose Sharks, che perso Burnzie, si affida al veterano EK65, al tandem di goalie Reimer/Kahkonen, col rossocrociato Timo Meier ed il cèco Thomas Hertl a tirare la carretta dei malandati Sharks, sempre in rebuilding a razzolare i bassifondi della Lega ma con un esplosivo William Eklund in più quest’anno.

images (18)Anche quest’anno le divinità d’oltreoceano sbarcano nel vecchio continente e se in quel di Praga ci sarà il back-to-back tra i due team in due giorni, che peraltro hanno già bagnato il debutto europeo con due belle vittorie a Berna, con Nashville a superare 4-3 gli orsi capitolini svizzeri e SJ gli orsi polari di Berlino per 3-1, altre 2 fondamentali tappe per lo sviluppo della NHL anche fuori dai magri confini nordamericani, per aspettare poi l’appuntamento prossimo di Tampere per il 4 e 5 novembre vedrà invece Colorado e Columbus battagliare per 2 strepitose uscite sul ghiaccio che (ri)ospiterà i mondiali di top division del 2023.

L’appeal della NHL sta decisamente naufragando, con l’effetto Bettman a gettare più ombre che sorrisi in una lega che, esclusi i sacri confini canadesi dove l’Hockey è pura religione, fa veramente fatica ad emergere non solo sulle piazze principali ma trova ostacoli a rasentare il ridicolo come la questione Arizona, che giocherà in un palaghiaccio universitario più piccolo del Palaonda bolzanino, contratti televisivi e di sponsorship inferiori del 600% rispetto ad una NFL o MLB (quasi il 1000% in meno la NBA!) che non vedrà comunque sia sfumare la passione di chi segue anche alle nostre latitudini.

Buona stagione a tutti!

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