KovyCash ed il fascino del ritorno

di Miki Faella

Dopo il clamore (e squallore) creato attorno al ritorno per certi versi anche gradito in NHL, Ilya Kovalchuk torna nella Grande Madre Russia, accordandosi con l’Avangard Omsk per due annetti.

Il 37enne russo, prima scelta assoluta nel Draft del 2001 con Atlanta e con alle spalle un’ottima carriera proprio in nordamerica con i Thrashers prima e New Jersey poi, ha conquistato sempre le prime pagine dei giornali sia fuori che dentro il ghiaccio, risolvendo in maniera non poco silenziosa il contrattone firmato coi Devils (12 anni ad oltre 100 milioni, poi prolungato a 17!) per optare con lo SKA San Pietroburgo per l’amore della famiglia (soprattutto…) senza disdegnare la maglia della nazionale dove ha portato a casa l’oro olimpico nel 2018 con gli Atleti Olimpici della Russia, dopo le sanzioni del CIO.

In un lustro il buon Kovy ha ben onorato il ricchissimo contratto con lo SKA vincendo tutto il possibilie in KHL, salvo far sbocciare nuovamente l’amore per la NHL e con la voglia di alzare al cielo l’agognata Stanley Cup. Dopo aver vagliato (e scelto!) i Los Angeles Kings quale team più congeniale per raggiunger The Mug, l’inizio é stato semplicemente disastroso, raccogliendo pochissimo sul ghiaccio coi Kings (squadra lontana anni luce dalle imprese delle 2 Stanley) e dopo una stagione e mezzo in anonimato e zona playoff é sbarcato a Montréal prima e Washington dopo senza lasciare il segno.

Con l’imminente inizio di stagione in NHL e praticamente il nulla all’orizzonte, Kovy saluta nuovamente e torna a casa.

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