I Rittner Buam SkyAlps prendono Eric Hjorth per la fase calda della stagione

(comun. Rittner Buam) – Il Master Round dell’Alps Hockey League si sta per concludere e i playoff sono ormai alle porte. Per questo i Rittner Buam SkyAlps si sono rafforzati con il mercato: nella difesa della squadra dell’altipiano altoatesino è arrivato il giovane svedese Erik Hjorth.

Hjorth è nato l’8 gennaio 2001 a Göteborg (Svezia), è alto 1,95 m e pesa 94 chilogrammi. Il difensore ha trascorso gran parte degli anni giovanili nel Frölunda HC, in seguito è stato due anni nelle file del Linköping HC e poi, nel 2019, ha passato un anno in Nordamerica, dove è stato scelto dai Columbus Blue Jackets al quarto giro del Draff NHL (104° giocatore). In America settentrionale ha giocato con il Sarnia Sting in OHL, realizzando 29 punti in 60 partite. Tornato in Europa, si è trasferito in Finlandia. Lì ha giocato prima nell’IPK, squadra del secondo campionato finlandese, e l’anno seguente è stato impiegato dal KalPa in alcune partite della massima serie.

La stagione scorsa Hjorth ha giocato con l’HC Vita Hästen nell’HockeyAllsvenskan, la seconda serie del campionato svedese, e ha realizzato 9 punti in 43 partite. Ha ottenuto lo stesso risultato anche nella stagione in corso, trascorsa finora nei Trois-Rivières Lions, club canadese di ECHL. Nella rosa dei Rittner Buam si è liberato un posto destinato a giocatori stranieri in seguito alla naturalizzazione di Terrance Amorosa, così i responsabili del team campione d’Italia si sono messi alla ricerca di un rinforzo per la difesa, trovandolo in Hjorth.

Hjorth_Erik_HC_Vita_Hästen_Credits_Bildbyran

“Volevamo dare un po’ profondità in più alla difesa, per essere preparati al resto del Master Round e, naturalmente, ai playoff. Erik (Hjorth, N.d.R.) ha una corporatura e una statura impressionanti, inoltre è un buon pattinatore ed è molto versato tecnicamente. Di sicuro ci sarà di grande aiuto. Può già giocare giovedì sera contro i Red Bull Hockey Juniors”, si rallegrano i direttori sportivi Dan Tudin e Alexander Eisath.

Foto Bildbyran

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