Finale Eastern: Bobrovsky spinge Carolina sull’orlo del baratro

Di Emanuele Badessi

Con una prestazione sontuosa, degna dei 2 Vezìna vinti in passato tra i pali di Columbus, il goalie russo dei Panthers spinge gli Hurricanes a un passo dall’eliminazione.
Carolina non è certo fortunata nelle sue ultime apparizioni nelle finali di Conference: tolta quella vinta nell’ormai lontano 2006 quando Rod Brind’Amour, dall’altro lato della balaustra e con i pattini ai piedi e la  “C” sul petto, e compagni si imposero in gara7 su Buffalo per poi sollevare la Stanley Cup contro Edmonton,  i biancorossi della Nord Carolina hanno incassato 2 sweep in altrettante apparizioni all’atto conclusivo a Est. Prima Pittsburgh nel 2009 e poi Boston nel 2019 hanno mandato gli Hurricanes sui campi da golf in 4 partite; fatta questa premessa la gara della notte scorsa (ma un po’ l’intera serie finora) pende dalla parte dei Cats grazie a Bobrovsky, capace di arginare un attacco concreto come quello agli ordini di coach Brind’Amour.
Venendo al match della notte scorsa gli Hurricanes, arrivati in Florida dopo aver perso per strada il fattore ghiaccio, ci provano a rendere pan per focaccia sul ghiaccio di Sunrise ma sbattono letteralmente sul portiere di Novokuznetsk che fa capire da subito di non voler fare sconti a nessuno.  Già nei primi minuti di gioco ferma Aho e Fast, quest’ultimo innescato da un erroraccio della difesa di casa. Lo show del goalie di casa prosegue su Noesen che sulla sua strada verso la rete trova la pinza del nostro. Dall’altro lato del ghiaccio Andersen è fortunato con Verhaeghe che con il goalie dei Canes steso sul ghiaccio centra il gambale sinistro. Cambia il periodo ma non il filo conduttore della gara con gli ospiti proiettati in avanti alla ricerca del vantaggio e l’estremo di casa a dire di no. Quando non ci arriva la pinza, ci pensa il palo a salvare i giocatori di casa su un tiro velenoso di Skjei, mentre Noesen e ancora Aho sbattono di nuovo su Bobrovsky. A metà periodo arriva la svolta del match con la rete in powerplay di Reinhart che riceve il disco da Tkachuk e spedisce il disco alle spalle di Andersen per l’1-0 che resisterà fino alla sirena finale regalando 3 matchpoint a Florida, il primo dei quali in casa già domani notte.

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