Central Division: si apre la rincorsa ai Colorado Avalanche

di Marcello Savastano

Con l’ingresso di Seattle in NHL, anche la Central Division ha subito qualche cambiamento in vista della prossima stagione con l’aggiunta di Arizona rispetto agli allineamenti pre-covid,

Arizona Coyotes
Difficile parlare di rebuilding per una franchigia ormai abituata a navigare nelle zone basse della classifica, ma anche quest’anno i Coyotes sono destinati a fare da sparring partner nella Central Division tanto più dopo aver ceduto gli unici pezzi pregiati di cui erano in possesso. L’obbiettivo è quello di far crescere qualche giovane ma l’impressione è quella che Keller dovrà prendersi la squadra sulle spalle per riuscire a raggiungere un traguardo che al momento è un miraggio.
Up : La continua crescita di Clayton Keller che quest’anno dovrà dimostrare di poter essere un leader nonostante la sua giovane età.
Down : Le partenze di Garland e Kuemper lasciano dei grossi buchi nel roster di Arizona che dovrà sperare nell’esplosione di qualche nome minore.

Chicago Blackhawks
Dopo la disastrosa stagione passata, i Blackhawks hanno fatto mosse importanti durante l’estate aggiungendo a roster il Vezina Trophy uscente Fleury e l’ex Columbus Seth Jones, difensore eccellente in tutti gli aspetti del gioco, aumentando considerevolmente le proprie chance di qualificazione ai playoffs.
In Illinois ci si aspetta la consacrazione definitiva di Kirby Dach, mentre il ritorno di Toews e la vena realizzativa di DeBrincat fanno sì che a Chicago si possa sognare il ritorno nella post-season.
Up : Con una squadra solida attorno, Kane è ancora in grado di fare la differenza nonostante potrebbe partire giocando in seconda linea
Down : La difesa sembra essere ancora troppo leggera ed il rischio è che Fleury quest’anno si trovi a dover svolgere una mole di lavoro molto diversa da quella che è abituato a sostenere.

Colorado Avalanche
Freschi di Presidents’ Trophy, gli Avalanche sono i favoriti in questa division nonostante il cambio di portiere dopo la free agency. Alle prese con l’assottigliarsi del cap visti i prolungamenti di Makar e Landeskog, Colorado è riuscita a mantenere un roster sulla carta molto competitivo ed abbastanza profondo anche se ad una prima analisi sembra essere anche quest’anno una squadra costruita più in ottica regular season che playoff.
Up : MacKinnon e Rantanen all’apice della carriera. Makar continua ad acquisire esperienza.
Down : Incognita portieri con Kuemper nuovo arrivato e Francouz troppo spesso alle prese con infortuni.

Dallas Stars
Una delle situazioni più difficili da inquadrare. Dallas ha verosimilmente la stessa rosa da due stagioni nelle quali ha ottenuto risultati opposti arrivando in finale di Stanley Cup due anni fa e non riuscendo neanche a qualificarsi per i playoffs nell’ultima stagione.
Davanti dovrebbe essere garantita una buona quantità di gol e comunque gli Stars sono una delle squadra accreditate a lottare per un posto tra le qualificate, ma potrebbero anche sorprendere e strappare qualcosina in più.
Up : Il ritorno di Seguin dopo l’infortunio darà una grande mano alla squadra, ed anche l’acquisto dell’esperto Ryan Suter aggiungerà soluzioni in difesa
Down : Il rebus è tra i pali. Bishop è sicuro di poter dare una mano ma il suo rientro resta una scommessa sia a livello di tempi che di forma, mentre il periodo magico di Khudobin nella “bolla” sembra ormai cosa lontana. Neanche Holtby sembra poter dare la sicurezza di cui si ha bisogno dall’estremo difensore.

Minnesota Wild
Nonostante una prima linea offensiva di tutto rispetto, Minnesota non sembra aver rafforzato la squadra in vista della stagione in arrivo complici i dispendiosi rinnovi di Eriksson Ek e Kaprizov. Un roster nella media che sembra riporre tutte le proprie aspettative nel giovane russo, ad occhio l’unico in grado di poter sorprendere gli avversari. Tra i pali Talbot e Kakhonen danno una certa sicurezza, ma saranno in grado di fermare tutti i dischi che la difesa degli Wild farà passare?
Up : Sicuramente il rinnovo di Kaprizov, senza il quale Minnesota sarebbe stata in guai seri.
Down : Rosa assolutamente troppo poco profonda per lottare ad alti livelli.

Nashville Predators
Nonostante una buona prima linea, il roster di Nashville denota diverse mancanze ed una scarsa profondità molto preoccupante. Le partenze di diversi nomi importanti fanno pensare ad un tentativo di ricostruzione della rosa che deve però passare dalla crescita dei buoni prospetti che ci sono in casa Predators ed una stagione come questa può essere sicuramente un’ottima occasione per diversi giovani. Per di più l’accoppiata Saros-Rittich è buona ma non sembra in grado di poter salvare la stagione dei Preds.
Up : Difficile trovare note positive se non un maggiore spazio per i talenti emergenti come Glass e Tomasino.
Down : Perdere in un solo colpo Rinne, Haula, Ellis ed Arvidsson è un brutto colpo alle già basse speranze di qualificazione.

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I Blues sembrano essersi mossi molto bene durante la free agency, soprattutto nel reparto offensivo. Gli acquisti di Buchnevic e Saad che arrivano da due stagioni molto positive rispettivamente con Rangers ed Avalanche possono essere determinanti sul lungo periodo e portare un’aria nuova in una squadra che la passata stagione ha giocato sicuramente sotto le proprie possibilità, compreso il portiere Binnington che era stato fondamentale nella corsa alla Stanley Cup 2019.
Up : I nomi in rosa ci sono senza dubbio e la mentalità vincente di molti di essi li spingerà a voler riscattare una stagione deludente
Down : La difesa è rimasta la stessa della scorsa stagione e molto probabilmente si porterà a presso gli stessi problemi che hanno impedito alla squadra di avere una certa solidità.

Winnipeg Jets
La squadra di Cheveldayoff non dovrebbe avere grossi problemi a guadagnarsi un posto per i playoffs con una dei migliori top-6 roster in attacco nel quale Dubois potrà dimostrare il suo valore nella prima stagione piena con i Jets. L’acquisto di Dillon in difesa, invece, dovrebbe aiutare ad aggiungere un po’ di profondità sulla blu.
Up : La sicurezza che il miglior portiere della Division dà tra i pali potrà far la differenza soprattutto nella post-season
Down : Il roster sembra aver perso un po’ di profondità in avanti dove terza e quarta linea rischiano di soffrire molto.

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