30 anni fa iniziò la leggenda di St.Patrick Roy

Unire il sacro al profano in tema di hockey è la normalità se cresci in Canada, hai radici quebecois e giochi soprattutto nei Montréal Canadiens, team che sta alla NHL come i soli NY Yankees stanno alla MLB come nelle migliori equazioni.

Eppure il glorioso team del Quebéc iniziava a vacillare lasciati i fasti del glorioso passato di fine anni ’70 scontrandosi con le prime business-realtà ad affacciarsi sul panorama hockeystico nordamericano; leggenda narra (e racconta) di questo ragazzone cresciuto a pane, gambali e ghiaccio nato nello stesso giorno ed anno di un certo Mario Lemieiux, a sbarcare come per caso nella porta più scomoda di ogni tempo (Patrick simpatizza i Nordiques), difesa dai vari Jaques Plante oppure Ken Dryden ad esser ricordati ancora adesso tra gli immortali della Lega.

Roy che in porta battezza ed affina uno stile nuovo per gli standard dell’epoca in gabbia (il celeberrimo butterfly ) non parlando nemmeno una parola di inglese e trovandosi spesso ad inventarsi le parole a suon di gesti ed occhiatacce, scende senza non troppe difficoltà in prima squadra proprio trent’anni fa , caricandosi sulle spalle un buon team alla ricerca della miglior condizione nei PO del 1986; dopo lo sweep servito agli arcirivali storici di Boston arriva a superare solamente in G7 Hartford, prima di asfaltare senza troppe remore i NY Rangers alle finali della Eastern Conference e poi i Calgary Flames in 5 uscite, riuscendo nell’impresa di portare la Stanley Cup assieme al Conn Smythe Trophy a soli 20 anni, diventando il più giovane di tutti i tempi a sollevare al cielo il glorioso trofeo, riservato al miglior giocatore nei Playoff(!)

A Montréal (e non solo) viene ‘ribattezzato’ e conosciuto come St.Patrick, nickname che porterà per tutta la sua ineguagliabile carriera di quasi vent’anni ed innumerevoli record personali e sportivi, alzando al Cielo altre 3 Stanley Cup ed altrettanti Conn Smythe con Montréal e Colorado, frutto di mirabolanti gesta e parate in tutti i palafrigoriferi nordamericani col suo immancabile #33, ritirato sia dai Canadiens sia dagli Av’s, a schierare in porta un vero monumento ed icona dell’hockey su ghiaccio, tanto da far scomodare il Santo Protettore d’Irlanda per la Leggenda di St.Patrick Roy da Quebéc City, tra i più forte ed immenso portieri della storia del nostro meraviglioso sport.

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