Primo anniversario della scomparsa di Matiss Kivlenieks

di Miki Faella

È passato un anno dalla tragedia di casa Legace, quando per una maledetta serie di concatenazioni il fato/destino si è chiamato il buon Matiss Kivlenieks ha compiuto l’estrema parata, salvando come solo un vero eroe sa fare, la vita alla moglie e futuro nascituro dell’amico fraterno Elvis Merzlikins, che si trovava nel party in quel di Novi (Michigan) proprio la notte del 4 luglio, festa d’indipendenza americana.

Una vita e carriera fatta di sacrifici e salite che, parata dopo parata, erano pronti ad attenderlo sull’elitario ghiaccio della National Hockey League, arrivata a materializzarsi proprio in quel di Columbus qualche annetto prima prima di essere pronto in pianta stabile a duettare proprio con l’ex indimenticato portierone del Lugano Merzlikins, che lo ha accolto in casa, supportato ed infine donato la propria vita per la moglie Alexandra ed il piccolo Knox Matiss, nato un mese dopo il tragico incidente; proprio lo stesso goalie di casa Columbus ha ripercorso e svelato i dettagli dietro la scomparsa di Kivi,  dopo le prime e frammentarie notizie che si erano sparse a macchia d’olio dopo l’incidente.

La National Hockey League e la federazione lèttone di hockey lo ha onorato con tutti i tributi dedicate meritano le Leggende, gli amici non lo hanno mai dimenticato, come lo stesso Merzlikins che ha sostenuto la famiglia Kivlenieks ed ha giocato i mondiali seguenti con la sua #80 (l’ex teammate Dubois cambiò la sua iconica #13 proprio per omaggiare Kivi) al pari dei suoi Columbus Blue Jackets mentre il primo team giovanile di Sioux City ha ritirato la jersey #35…

Non ti dimenticheremo mai Kivi