NHL: Vancouver e Rangers trascinatori, male Chicago e Columbus

di Marco Meneghetti

Il periodo pre-natalizio di National Hockey League si chiude con non pochi spunti di cui parlare, a cominciare dal placcaggio, quasi rugbistico, inflitto da Elvis Merzlikins (Blue Jackets) a Tom Wilson (Capitals), reo -a detta del portiere lettone- di aver intenzionalmente colpito quest’ultimo nel tentativo di segnare il goal del 2 a 2 contro la franchigia dell’Ohio. Un vero e proprio scontro che in effetti ha condotto al powerplay poi trasformato in rete da Washington, e successivamente alla marcatura del definitivo 3 a 2 a firma Alex Ovechkin.

Se Columbus non naviga in buone acque, lo stesso si può dire di Chicago, in fondo alla classifica di Western Conference nonostante gli sforzi di un trascinante Connor Bedard: la prima scelta all’ultimo draft si è infatti reso protagonista di un grande goal contro i Blues direttamente da dietro i pali, quello che in Nordamerica viene chiamato “Michigan” e si ispira direttamente al lacrosse. Una rete peraltro replicata nel medesimo stile anche da Trevor Zegras (Anaheim Ducks) la medesima notte.

Nei piani alti della classifica, i Rangers si confermano primi della classe a Est (incalzati dai Bruins, sconfitti 4 volte in altrettante partite) mentre a Ovest i Canucks tengono in vita il duello contro Vegas, seguiti da Dallas e Colorado. Da segnalare anche l’ottima striscia di Arizona, con i Coyotes che registrano 4 vittorie su 5 e un ottavo posto che, a stagione ormai nel vivo, li pone ottavi in classifica e virtualmente qualificati ai playoffs. Ma la strada è ancora (molto) lunga…