Hockey Outdoor: semplicemente un sogno

di Miki Faella

Quando si indossano attrezzature, pattini e guanti, gli occhi dei bambini si illuminano di gioia per sfidare i propri amichetti sui laghi ghiacciati all’aperto e, con le raccomandazioni dei propri genitori a coprirsi con abiti pesanti per sfidare le rigide temperature esterne, come accade da tempo immemore in Minnesota oppure nella lontana Russia, passando per le nazioni scandinave finendo nei migliaia di rink improvvisati all’aperto in Canada.
Chissà in quanti hanno poi immaginato di ricalcare con le proprie gesta i loro beniamini, imitando movimenti e gesta, sognando di arrivare un giorno nell’Olimpo hockeystico. Questo sogno al contrario, lo stanno rivivendo molti campionissimi e non da quando si sono aperte le porte dei vari pala-frigorifero mondiali per andare a giocare sotto le stelle, a sfidare talvolta le glaciali temperature esterne oppure il sole che spesso accompagna questi meravigliosi appuntamenti.
Signore e Signori ecco a voi servita gli outdoor ice hockey games!

Se agli albori dell’hockey eran soventi le uscite sulle piste ghiacciate, con l’avvento degli impianti specializzati sul ghiaccio al coperto, si è tornato solo sporadicamente a giocare all’esterno, così come accadde nei Campionati Mondiali di Hockey del 1957, con l’Unione Sovietica a sfidare al Lenin Stadium di Mosca la Svezia nella partita conclusiva della rassegna (terminata 4-4) con oltre 50 mila presenze sugli spalti. Dopo oltre trent’anni han replicato durante la preseason i Los Angeles Kings di Wayne Gretzky a sfidare i NY Rangers nel parcheggio del Caesars Palace, allestito ad arena all’aperto con tanto di luminarie e ghiaccio lustrato a lucido per l’occasione.

Prima College poi NHL ed infine il Mondo
out2L’idea di giocare all’aperto venne in occasione della Cold War tutta NCAA, una rivalità antichissima non tra le storiche superpotenze mondiali come detterebbe il nick, ma la sfida tutta collegiale interstatale tra la Michigan State University e l’University of Michigan, a battagliare allo Spartan Stadium nei pressi di Lansing nel 2001. Il 3-3 finale ed i 74554 spettatori, han di fatto aperto le porte alle sfide outdoor, con vivissimo interesse della National Hockey League in primis, vista l’incredibile portata mediatica, con tanto di merchandising e diritti televisivi tanto cari al Commissioner della Lega Gary Bettman, per ampliare i confini della Lega più famosa del Mondo.
Data storica fu il 22 Novembre del 2003 quando al Commonwealth Stadium di Edmonton si sfidarono i padroni di casa degli Edmonton Oilers contro i Montréal Canadiens, in una suggestiva cornice di 57mila presenze, con richieste di ben 10 volte superiori alla capienza dello stadio degli Eskimos, franchigia della Canadian Football League. Oltre allo spettacolo sul ghiaccio (vittoria per gli Habs 4-3) ed ai -30 registrati quella storica serata, fu un incredibile successo anche l’overture della rassegna (Heritage Classic) con le vecchie glorie a sfidarsi on ice, coi vari Gretzky, Messier, Robinson e così via a deliziare i nostalgici e non, aprendo ufficialmente la via per i Winter Classic, diventati appuntamento fisso in National Hockey League col medesimo format, con appuntamento fissato per il primo giorno del nuovo anno a partire dal 2008.

L’infinito mondo hockeystico!
out 1Nel 2007, dopo altri diversi outdoor in Ontario e Wisconsin, le frontiere si sono aperte anche in Svizzera, dove nel 2007 si è giocato allo Stade de Suisse di Berna il 100mo derby tra Tigers e Berna, con oltre trenta mila presenze sugli spalti calcistici; visto l’incredibile spettacolo e successo dei primi due NHL Winter Classic ad Orchard Park di NY ed allo storico Wrigley Field di Chicago, la neonata Kontinental Hockey League ha aperto i battenti niente di meno che sulla mitica e gloriosa Piazza Rossa, con l’All Star Game del 2009 giocata all’ombra del Cremlino!
Proprio dal 2009, le frontiere degli outdoor sono definitivamente cadute con la bellezza di 6 match giocate sotto le stelle, con uscite in Alaska (lega minore nordamericana), Budapest (MOL Liga) e Svezia con l’allora SEL (attuale SHL).
Ogni platea di football americano, diamante o campi da calcio, han prestato le proprie arene all’espansione a macchia di leopardo (doppia in NHL con l’avvento delle Stadium Series), per far ancor di più innamorare di questo sport anche in quei monumentali palcoscenici di altri sport: ad esempio nel 2010 l’overture dei Mondiali tedeschi si svolse nella Veltins Arena, casa dello Schalke 04 di Gelsenkirchen, cuore vivo e pulsante del calcio della Ruhr mentre nella fornace di Città del Messico, si svolse la partita tra Messico e Bulgaria valevole per il mondiale di terza divisione.

Canada, Stati Uniti, Russia, poi Svezia, Finlandia e Russia, senza dimenticare (come detto) Germania e Messico, con le vicine Svizzera e Croazia, nella splendida cornice della Arena di Pola per il match di Ebel tra Zagabria e Lubiana; il progetto ebbe seguito anche l’anno seguente in Slovenia, col Lubiana ad ospitare una tripla uscita interna al Bezigraz Stadium (sempre EBEL con EC VSV,Zagabria e KAC).
Nel 2013 fu pure il turno dei cugini transalpini nello Stade des Alpes di Grenoble per la Ligue Magnus (bis nel 2016 a Lione), così come il derby ginevrino rossocrociato che si tenne nello stadio casalingo del Servette del 2014.
Qui allegato la lista dei principali outdoor ice hockey game.

Sarebbe bello veder decollare anche in Italia un simil-progetto, cercando di coinvolgere magari quelle piazze storiche hockeystiche del BelPaese come Bolzano, Milano, Asiago o Cortina, per far tornare un po’ tutti bambini lanciando (perché no) come un boomerang di opportunità per far prender vita anche progetti futuri in seno alla Federazione (utopia?), come ad esempio fanno nella MittelEuropa, mentre l’incredibile adorazione verso questi eventi, muovono cifre vertiginose alle latitudini americano/canadesi, sempre i primi a puntare fortissimo su ogni investimento mediatico/agonistico.

Futuro non troppo prossimo
wc2018Intanto le prossime date per gli outdoor prevedono (come anticipavamo col flash su FaceBook) in ‘cartellone’ la tappa di Helsinki con la doppia uscita KHL (Jokerit) e Liiga (HIFK) con le formazioni di casa impegnate il 2 Dicembre contro lo SKA, mentre il tre giorni dopo scenderanno i cugini dell’HIFK contro il Karpat Oulu.
In Nordamerica si aspettano le condizioni di fine anno per valutare o meno la possibilità che Stati Uniti e Canada si incrociano in quel di Buffalo per i Mondiali U20 di categoria, col giorno seguente a vedere nella Big Apple il Winter Classic 2018 tra NY Rangers e Buffalo Sabres mentre, per le NHL Stadium Series, ad Annapolis incroceranno le stecche Washington Caps contro Toronto Maple Leafs.

I sogni si realizzano sia per i giovani hockeysti sia per le superstar mondiali a giocare all’aperto, tornando a giocare sotto le luminarie oppure al sole, col fascino che solo una nottata stellata (magari accompagnata da un po’ di neve) fa tornare piccoli anche i campionissimi.

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