DolomitenCup: il Rögle chiude con autorità

(comun. stampa DolomitenCup) – Gli svedesi festeggiano il terzo posto e chiudono al loro prima avventura alla Dolomiten Cup con un convincente successo. Augsburger Panther sconfitti con un perentorio 3:0. Alle 20 la finalissima per il titolo tra gli svizzeri dell’HC Davos e i campioni in carica del Pardubice.

Panther e Rögle chiudono la loro avventura in Alto Adige a caccia del terzo posto. Per la passerella conclusiva delle due squadre poche novità sostanziali a livello di roster. La più significativa riguarda la gabbia degli Augsburger Panther, difesa per l’occasione da Markus Keller. Il goalie germanico festeggia così, con un giorno di ritardo, il suo 34esimo compleanno davanti ai numerosi tifosi giunti dalla Baviera. La “finalina” regala subito emozioni e un gol lampo, che premia il cinismo svedese. Il Rögle stappa la partita dopo meno di due minuti con Dennis Everberg, bravo a capitalizzare un disco nel traffico. Augsburg reagisce subito, ha un powerplay, che non sfrutta però a dovere. I Panther fanno la gara, mettono pressione e hanno una chance propizia al minuto numero tredici: transizione veloce, Pumpel raccoglie un disco in mezzo che sbatte però sui gambali di Kvaca. Il copione non cambia, fino alla sirena. Augsburg più vivace, Rögle controlla e dopo un po’ di affanno, sfiora il 2:0 con Ferguson, bloccato da un reattivissimo Keller.

Clima playoff

Nel secondo periodo, i ritmi rimangono sostenuti e sul ghiaccio la gara si fa maschia. Le balaustre suonano come violini, il match comincia a farsi duro e a farne le spese è Samuel Jonsson: l’attaccante del Rögle è costretto ad abbandonare la scena, dopo un duro check rimediato in balaustra. In pista Augsburg va ancora alla ricerca del primo gol del suo torneo, ma di fronte i Panther devono fare i conti con un monumentale Kvaca. Sua la parata più bella del match, su una bella iniziativa di Collins (minuto 32). Dall’altra anche Keller dimostra la sua affidabilità, fermando le iniziative del Rögle, che chiude il drittel in attacco.

Allungo decisivo

Nel terzo periodo Rögle, con cinismo d’autore, allunga quasi subito. Prima vera occasione sull’asse Abols-Tambellini. Il primo apparecchia alla perfezione per il fromboliere di origini italiane e il tabellone della Würth Arena cambia nuovamente, dopo una lunga fase di stallo. Il gol indirizza definitivamente la gara. I ritmi calano, la stanchezza, complice anche il gran caldo, si sente. Rögle allunga cerca e trova il gol che chiude i giochi. Il tris arriva in powerplay grazie a Sundsvik, che spolvera l’incrocio dei pali e mette la parola fine alla sfida. Augsburg, fino alla fine, va a caccia della prima rete del weekend, con cuore, ma senza efficacia. Finisce con un successo meritato per il Rögle, che chiude al terzo posto la prima avventura sul ghiaccio di Egna. Stasera alle 20, gran finale per la Dolomiten Cup: a contendersi la coppa saranno gli svizzeri dell´HC Davos e i cechi del Pardubice, pronti a difendere il titolo centrato nel 2022.

Il tabellino:

Augsburger Panther- Rögle BK 0:3 (0:1; 0:0; 0:2)

Augsburger Panther: Keller (Fiedler); Sacher-Southorn; Warsofsky-Renner, Köhler-Sememsky, Schüle-Van Der Linde; Mitchell-Hakulinen-Karjalainen, Esposito-Soramies-Puempel, Collins-Flaake-Andersen, Oblinger-Tosto-Trevelyan.
Coach: Christof Kreutzer

Rögle BK: Kvaca (Rifalk); Davidson-Johannessen, Claesson-Engström, Jonsson-Viljianen, Sandin; Ferguson-Sheen-Sundsvik, Ryfors-Zaar-Everberg, Abols-Tambellini-Bengtsson, Sjödin-Pettersson-Nilsson.
Coach: Cam Abbott

Arbitri: Mantovani, Moschen; Cristeli, Rigoni

Reti: 0:1 Dennis Everberg (1.51), 0:2 Adam Tambellini (42.36), 0:3 Albin Sundsvik (49.12 PP).

Spettatori: Würth Arena, 827

MVP Augsburger Panther: Mirko Sacher

MVP Rögle BK: Petr Kvaca

17° Dolomitencup

Venerdi 18 agosto
Rögle BK (SWE) – HC Davos (SUI) 1:3

Sabato 19 agosto
Augsburger Panther (GER) – Dynamo Pardubice (CZE) 0:4

Domenica 20 agosto
Finale 3. Posto
Augsburger Panter (GER) – Rögle BK (SWE) 0:3

Domenica 20 agosto alle ore 20
Finale
Dynamo Pardubice (CZE) – HC Davos (SUI)

Foto Max Pattis

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