Champions Hockey League: inizia a gioire pure l’Ambrì Piotta

Prima partita di CHL disputata alla Valascia e prima vittoria di sempre per i biancoblù. Per un giorno morto come il giovedì, la Valascia ha toccato quasi un totale di 4300 biglietti strappati. Squadra di Luca Cereda che si porta a casa la vittoria grazie al gioco che la contraddistingue: intensità, unione ed un senso di appartenza al piano partita più unico che raro. Prima parte del match governata dagli ospiti, primi nella passata regular season della SHL, grazie ad un netto e superiore bagaglio tecnico. Nei primi minuti del terzo centrale è stato Fabio Hofer a sbloccare il risultato, non la prima rete stagionale per lui, bravo a sfruttare un rebound in mischia. I biancoblù si mangiano le mani, non concretizzano un PP di 4’, ma a poco più di 10’ dalla sirena finale un chirurgico e potente diagonale di Matt D’Agostini è in grado di sorprendere e trafiggere Svensson. La squadra e l’intera Valascia lottano fino alla fine e nemmeno la rete del 2-1 permette agli svizzeri di non festeggiare la prima vittoria in CHL.

Nel gruppo B, il Pilzen e lo Zugo trovano delle vittorie fuori casa che le porta a quota sette punti. Roboante quella degli svizzeri, maturata già nella prima frazione: cinque reti e poi controllo misto a rilassamento negli altri 40’ di gioco. Nel gruppo C scendono sul ghiaccio solamente Liberec e Belfast, con i primi in grande spolvero: 6-1 e prima vittoria dell’anno. Skeffaltea e Kärpät vittoriosi nel gruppo E, con gli svedesi in grado di vincere per la seconda volta consecutiva, oltre i 60’ di gioco, contro i campioni svizzeri del Berna. Mounfield e Frolunda vittoriosi nel gruppo finale, quindi prima vittoria di questa stagione per i campioni in carica svedesi.