Cala il sipario sugli Arizona Coyotes

di Miki Faella

Al termine della partita di stanotte contro gli Edmonton Oilers (vinta a mani basse per 5-2) si chiude l’epopea dei Phoenix/Arizona Coyotes, iniziata nell’estate del 1996, quando gli original Winnipeg Jets si trasferiscono dal gelido Manitoba al deserto rovente dell’Arizona.

FB_IMG_1713423648737Nonostante i buoni propositi dell’ultima partita nell’ateneo della Arizona State University, non si è arrivati al sold out tanto atteso; con solamente 4600 biglietti venduti e tutti in shirt bianca, le emozioni più forti sono state al termine della contesa, con dovuto omaggio ai ragazzi sul ghiaccio ed agli uomini e donne dietro le quinte, che immancabilmente hanno fatto sentire la loro presenza.

Moltissimi i commiati da ex giocatori dei Coyotes, che nel tempo hanno decisamente onorato la franchigia sin dagli inizi, da quel lontano 1996 con i vari Nikolai Khabibulin, Jeremy Roenick, Teppo Numminen, Keith Tkachuk e Shane Doan, (che si è ripreso il suo banner #9) col quale idealmente si è fatto il passaggio di testimone da Winnipeg all’Arizona, essendo l’ultimo ‘original Jets’ ad aver giocato in NHL, col figlio Josh a sbarcare nella Lega più bella del mondo ed unico nelle Majors ad aver disputato le proprie partite sia da professionista che da juniores nello stesso palaghiaccio universitario.

download (3)Utah e Salt Lake City sono pronti ad accogliere la franchigia, con un buon roster, ottimi giovani (Guenther, Maccelli e lo stesso Doan) e la voglia di far battere i cuori degli hockeysti nello stato dei Mormoni.

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