STANLEY CUP FINALS: i Penguins battono gli Sharks e si aggiudicano gara 1
di Fabio Sorini
San José Sharks @ Pittsburgh Penguins 2-3 (0-2, 2-0, 0-1)
Serie: Pittsburgh conduce 1-0
Finalmente ci siamo! Il momento che tutto il mondo dell’hockey aspettava, è finalmente arrivato. Ora si fa sul serio, per davvero. Gli errori devono essere ridotti al minimo, se non annullati completamente, per non vedere i propri sogni trasformarsi in incubi. Il Consol Energy Center è tutto esaurito e carico di aspettative: Crosby and C. si troveranno davanti gli “Squali” della California, capeggiati da Thornton e Marleau, che vogliono a tutti i costi sfruttare questa prima (e ultima?) occasione di portarsi a casa la mitica Stanley Cup. La tensione della prima volta della franchigia californiana si fa sentire, soprattutto a inizio partita: l’equilibrio dura appena otto minuti, nei quali i Penguins hanno offerto una prestazione migliore. A ridosso del nono minuto di gioco, i padroni di casa hanno un’occasione, in superiorità numerica (causata da una stecca alta di Zubrus) per passare in vantaggio: la difesa degli Sharks, tuttavia, regge, nonostante Bonino che si divora un goal fatto. Ma San José è intimorita e non riesce a giocare il suo miglior hockey: al minuto numero 12, il solito Rust (protagonista della gara 7 delle Eastern Conference Finals) fa esplodere lo stadio, mettendo a segno lo 0-1. La carica dei ragazzi di coach Sullivan non finisce qua: un minuto dopo Crosby serve Sheary che realizza il 2-0 per i “Pinguini”.
Gli Sharks non riescono a rendersi pericolosi in attacco (da segnalare solo una bella occasione per Spaling, sventata da Murray) e terminano la prima frazione di gara indietro di due goals. Il secondo drittel inizia nel migliore dei modi per gli ospiti: in power play (provocato da un aggancio con bastone di Cole) arriva il goal firmato da Hertl, che riapre la partita. Il match si trasforma: il dominio dei Pens sparisce e gli “Squali” credono nella rimonta e si svegliano. Pochi minuti dopo il goal del 1-2, Murray compie un mezzo miracolo, impedendo a capitan Pavelski di festeggiare il pareggio. Il match è completamente cambiato: l’inerzia della partita è tutta dalla parte di San Josè che non rischia praticamente nulla (tranne in una circostanza, con il solito Bonino che davanti a Jones spara nuovamente largo) e trova il goal del pareggio con Marleau al minuto numero 38. Pareggio tutto sommato meritato per la reazione che gli Sharks hanno avuto dopo un primo drittel da incubo. Prima del secondo riposo, c’è il tempo per un PP per Pittsburgh: due minuti di penalità a Pavelski (tripping) e a Thornton (roughing) e due minuti anche a Malkin (slashing). Ma non succede nulla: 2-2, quindi, al termine dei primi 40 minuti di queste Finals.
Nell’ultima frazione di gioco, i Penguins tornano a farsi pericolosi e a giocare all’attacco. Tuttavia, le occasioni scarseggiano (nonostante la penalità a Marleau al 44esimo minuto): da segnalare soltanto le conclusioni di Hornqvist e Thornton sventate, rispettivamente, da Jones e Murray. Quando il pubblico inizia a pensare all’overtime, arriva il goal decisivo di Bonino (al 58esimo minuto): Burns perde la stecca e i Pens sono abili ad approfittare della situazione e a portarsi in vantaggio. San Josè avrebbe ancora una chance di dire la sua: Lovejoy si prende due minuti di penalità per un aggancio con bastone ai danni di Marleau, ma gli Sharks non riescono a bucare Murray. I Penguins vincono, meritatamente, gara 1, spettacolare e ricca di emozioni, come solo la NHL può regalare. Gara 2 è in programma nella notte tra mercoledì e giovedì: non perdetevela!
Reti: 0-1 12.46 Rust (Schultz, Kunitz), 0-2 13.48 Sheary (Crosby, Maatta), 1-2 23.02 Hertl (Donskoi, Burns) PP, 2-2 38.12 Marleau (Burns, Couture), 2-3 57.27 Bonino (Letang, Hagelin).