Mondiali TD: terza sconfitta per gli azzurri; 1 a 2 con la Danimarca
ITALIA – DANIMARCA 1-2 (0-1; 1-0; 0-1)
Marcatori:
15.54 (0-1) Ehlers (Blichfeld-Bau) pp
39.00 (1-1) Petan (Hannoun-Miglioranzi)
41.46 (1-2) Bau (Meyer)
Tiri in porta: ITA 14 (4, 4, 6) DAN 45 (18, 18, 9)
Penalità: ITA 12’ (4’, 6’, 2’) DAN 6‘ (0’, 4’, 2’)
Spettatori: 2.557
Migliori Giocatori: ITA Diego Kostner DAN Lassen
Gli azzurri perdono anche contro la Danimarca per 2-1 collezionando così la terza sconfitta consecutiva di questo mondiale al termine di una partita che ha visto il dominio dei danesi e che è stata in equilibrio solo per il punteggio ma non certo per quanto fatto vedere sul ghiaccio con gli scandinavi che hanno avuto il possesso del disco per quasi tutta la partita, così come testimoniato dal numero dei tiri in porta che alla fine è stato addirittura di 45 a 14 in favore dei biancorossi. Buono il terzo periodo degli azzurri che nel finale hanno anche sfiorato il clamoroso pareggio.
Tra i pali torna Bernard mentre in prima linea d’attacco Ireland schiera il terzetto Mantenuto-Petan-Frank. Dopo un inizio equilibrato la Danimarca prende decisamente in mano le redini dell’incontro e iniziano i problemi per la difesa azzurra: al 7.05 viene penalizzato Petan e la pressione biancorossa aumenta anche se Bernard regge e gli azzurri passano indenni l’inferiorità numerica. A metà del primo periodo il conto dei tiri in porta è impietoso, 9-1 in favore dei danesi. Il secondo power play (fuori Insam) è però fatale all’Italia: Ehlers riceve da Blichfeld e da posizione centrale non dà scampo a Bernard. Prima della sirena la Danimarca sfiora il raddoppio prima con Nielsen e poi con Regin mentre per gli azzurri l’unica conclusione degna di nota è di Miglioranzi con Dahm che però fa buona guardia.
Il periodo centrale inizia con una penalità ai danni di Bernard che sgambetta Blichfeld dopo che quest’ultimo lo aveva aggirato e le cose precipitano quando anche Petan viene spedito in panca puniti: i danesi hanno 27 secondi di doppia superiorità numerica ma nonostante un assedio costante Bernard si salva in almeno tre occasioni in modo miracoloso e si torna in parità numerica senza ulteriori danni per la nostra nazionale.
La Danimarca continua a premere sull’acceleratore e ad accumulare tiri mentre gli azzurri accumulano penalità, al 7.54 tocca a Frigo scontare due minuti per colpo di bastone ma anche in questa circostanza nonostante una buona circolazione del disco e alcuni tiri il punteggio non cambia. L’attacco dell’Italia è nullo, al dodicesimo minuto gli uomini di Ireland non hanno ancora fatto un tiro in porta, contro i 13 dei danesi ma finalmente un minuto dopo Mc Nally impegna Dahm e sugli sviluppi dell’azione viene penalizzato Storm. La superiorità azzurra è sterile in quanto l’unico pericolo lo porta Diego Kostner che da buona posizione conclude a lato. Al 18.24 altro power play in nostro favore e a sorpresa arriva il pareggio di Petan che a un minuto dal termine del periodo centrale centra l’incrocio alla destra di Dahm dopo un’ottima serie di passaggi e circolazione del disco.
Dopo solo 1.46 dall’inizio del terzo tempo gli scandinavi si riportano in vantaggio e questa volta definitivamente: da dietro la porta Meyer serve Bau che tutto solo batte Bernard senza alcuna difficoltà. L’Italia ha subito l’occasione per pareggiare grazie a un due contro uno ma Frigo preferisce tirare anziché servire il libero Mc Nally e Dahm si salva. La Danimarca torna in attacco e Bernard diventa protagonista parando praticamente tutto con gli attaccanti danesi che gli sbucano da ogni parte. Ma il punteggio non cambia ed è l’Italia che sfiora il pareggio prima con un forte tiro di Mc Nally che però Dahm devia lateralmente e poi con un clamoroso palo centrato da Di Perna con l’estremo difensore danese ormai battuto. Al 14.47 due minuti di penalità ai danni Meyer e subito Pietroniro impegna Dahm ma poi non si creano più occasioni da rete ma al 17.34 Frank vanifica tutto finendo in panca puniti per sgambetto.
La Danimarca respira e controlla anche se l’ultimo brivido lo porta Frigo che con l’Italia in sei uomini di movimento e senza il portiere tra i pali manca sottoporta la deviazione del possibile pareggio.
Marco Benedetti
Foto Valentina Gallina