KHL, western conference: SKA alla fine fermato, Jokerit impressionante

Marek Mazanec 2

di Gabriele Morganti

Continua senza sosta la KHL. Ad ovest le prime tre posizioni sono già da tempo delineate: SKA, CSKA e Jokerit sono la testa del gruppo, dietro di non poco tutte le altre.

Lo SKA ferma a venti la sua striscia di vittorie consecutive

La compagine di San Pietroburgo si era ormai praticamente scordata cosa significasse perdere. Venti successi nelle prime venti partite di regular season sono tanti, e talmente tanti che hanno permesso ai rossoblu di siglare un nuovo record di vittorie consecutive, precedentemente di proprietà dell’Avangard. Il mese di ottobre per Kovalchuk e compagni era iniziato in maniera sensazionale: i due 6 a 1 incredibili consecutivi rifilati a Loko e Salavat, con i successivi 3 a 2 sul Sibir e 4 a 0 sullo Spartak non facevano altro che alimentare la sete di ulteriori trionfi nella mente di tutti gli appassionati tifosi di Pietroburgo. Lo SKA continuava a giocare bene e sembrava non volersi fermare mai, con in particolare un Gusev scatenato, quattro gol nel match contro la Loko, ed autore già di trentadue punti (13+19) in ventitre partite; ed un Kovalchuk come sempre trascinatore grazie ai suoi diciassette gol all’attivo. In seguito però per la squadra di coach Znarok è arrivata la sconfitta contro il Sochi, ovviamente inaspettata, con quest’ultimo che veniva inoltre dal brutto 4 a 1 rimediatogli dallo Slovan. Fatto sta che i Leopardi in quel di San Pietroburgo sono riusciti ad imporsi all’OT con il punteggio finale di 3 a 2, grazie al game winner di Collins e per i rossoblu aveva pesato soprattutto l’assenza causa piccolo infortunio del capitano Datsyuk. Al rientro infatti Pavel, nell’incontro successivo, ha messo a segno un gol decisivo e ha permesso ai suoi di tornare a trionfare ancora sul Salavat, questa volta per 4 a 2. A decidere lo scontro ci hanno pensato anche le reti di Koskiranta, Plotnikov e Kalinin, con invece la doppietta di Kemppainen che a ben poco è servita ai ragazzi di Westerlund. Nel big match poi di cartello di un paio di giorni fa, quello che vedeva allo SKA Ice Palace l’arrivo della corazzata di Kazan, la compagine di casa si è vista battuta per 3 a 2 al tempo supplementare e, nonostante una prestazione ottima, si è dovuta arrendere ad un Tkachyov in forma impressionante, autore di una doppietta, compreso il gol decisivo siglato nel corso dell’OT. Per quanto riguarda il mercato invece è da segnalare lo scambio avvenuto proprio in queste ore tra SKA ed Avangard: a San Pietroburgo finisce il prospetto diciassettenne Dmitry Zavgorodny, ora a Rimouski; mentre ad Omsk fa il suo arrivo il forte difensore Maxim Chudinov che va così a rinforzare ulteriormente un reparto di già più che potente di suo.

Il CSKA continua la sua marcia

Le Furie Rosse sono in un momento di forma niente male ed hanno inanellato proprio ieri, in occasione della partita vinta contro il Traktor, il loro ottavo successo consecutivo, e la continuità che tanto ha ricercato coach Nikitin insieme al suo staff sembra esser finalmente arrivata. Il famoso turnover del quale abbiamo a più riprese parlato, ha infatti iniziato a dare i suoi frutti: i giocatori del CSKA sul ghiaccio sono freschi e super motivati a fare bene, ed i vari giovani super talentuosi a disposizione in rosa si sono ora al meglio integrati e sono una parte importantissima del dinamico attacco della formazione di Mosca. La straordinaria linea composta da Kaprizov, Shalunov e Shumakov è ovviamente l’esempio più semplice da fare, i tre giovani attaccanti hanno infatti ultimamente guidato a più riprese il CSKA al successo, con in particolare la vittoria per 3 a 2 arrivata contro l’Avtomobilist, con proprio Kaprizov a siglare il game winner decisivo a pochi minuti dal termine su assist di Shumakov. Per i moscoviti comunque i trionfi più importanti sono arrivati contro Loko e Torpedo: il primo per 5 a 2 con doppietta di Kaprizov e gol anche per Nichushkin, altro giocatore in grandissima forma; il secondo per 4 a 0, con le segnature dei quattro talentini di casa CSKA: Kaprizov, Kuzmenko, Okulov e Shalunov.

Jokerit: semplicemente “Wow!”

I finlandesi fanno paura: hanno una squadra sensazionale che si sta esprimendo al meglio, un tifo in grado di spingere verso i più lontani traguardi e sono al momento alla quattordicesima vittoria consecutiva. Ad inizio stagione non avevamo dubbi nel dire che questa’annata possiede tutte le carte in regola per poter esser quella buona per lo Jokerit, ed ora che siamo ormai a stagione inoltrata, i nostri pronostici possono essere confermati. Per la compagine di coach Jalonen gli ultimi risultati ottenuti hanno fatto più che ben sperare e l’ultima vittoria, quella arrivata per 2 a 0 in casa sul Salavat, con reti di Regin e O’Neill e shutout per Zapolski, è stata senza dubbio la più importante. Ma non è comunque tutto perché l’Helsinki si è riuscito ad imporre con estrema facilità anche sul Torpedo, 4 a 2, e sull’Avto, 3 a 1. Il duo O’Neill – Tolvanen è stato sin qui da brividi e sta regalando ad ogni partita boati di stupore e gioia ai numerosi tifosi sponda giallorossa di Helsinki. Lo Jokerit è tanta roba ed anche se ha a disposizione una rosa meno profonda dei suoi diretti concorrenti, può comunque contare su una quantità industriale di grande talento e, con l’aggiunta ora in pianta stabile in rosa, di Ikonen, dopo la sua assenza nelle prime partite della stagione, può veramente aspirare a fermare ogni avversario. Jalonen ha messo su una squadra di lavoratori ed abili pattinatori in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica in qualsiasi momento, in un connubio di qualità che, almeno fin qui, sta decisamente pagando.

Il Torpedo decimato dagli infortuni soffre con le big

La formazione di Nizhny Novgorod pur essendo una squadra d’alta classifica che occupa al momento il quarto posto, non è mai riuscita a far punti contro le dirette concorrenti e si trova difatti ben otto punti al di sotto dello Jokerit. Ovviamente gli infortuni non hanno dato una mano al Torpedo ad invertire questa corrente negativa: Kostitsyn è da poco rientrato in rosa, Mursak è ancora fuori, così come Garbutt, il nuovo acquisto arrivato dal Sochi, e Kulyomin, Zheldakov e Shurakov. Per il Torpedo nel mese di ottobre sono quindi arrivate le disfatte contro il Kazan, 5 a 0, contro lo Jokerit, 4 a 2, e contro il CSKA, 4 a 0. Le vittorie sono invece state per la maggior parte di misura ed hanno visto Lisutin come assoluto protagonista: 1 a 0 sullo Slovan, Parshin autore del game winner; e sempre 1 a 0 sullo Spartak con questa volta Daugavins a decidere. E successivamente i due 3 a 1 consecutivi ai danni della Dinamo Riga, compagine che nonostante il cambio in panchina, fuori Ozolins e dentro Ankipans, e gli arrivi in rosa di Zherdev, Salmela ed Armalis, non ha per niente invertito la rotta e naviga tutt’ora in acque più che scure.

La nuova Loko di Kvartalnov

Dopo gli ultimi negativi risultati di coach Kudashov sul pancone di Jaroslavl: la caduta per 6 a 1 sotto i colpi dello SKA, ed il 5 a 2 subito per mano del CSKA, il cammino tra l’ormai vecchio allenatore e la Loko si è diviso ed il giorno dieci ottobre la dirigenza ha annunciato l’arrivo dell’ex allenatore del CSKA: Dmitry Kvartalnov. Lo score attuale del nuovo coach è di tre vittorie su tre uscite: 3 a 1 al Neftekhimik, l’importante e roboante 6 a 2 sul Kazan ed il 6 a 5 ottenuto ai rigori sul Severstal. La squadra di Jaroslavl sembra ora completamente rinnovata con tra l’altro finalmente i giovani che hanno iniziato a dare segnali positivi nel corso delle ultime uscite: Polunin ha siglato la sua prima marcatura stagionale contro il Kazan, e si è esibito in un assist sensazionale per il suo compagno di linea Korshkov in occasione del successo contro il Cherepovets; mentre lo stesso Korshkov è stato autore di una doppietta contro il Bars. Ultimamente si è quindi vista una Loko meno soliti noti dipendenti e nonostante l’infortunio pesante di Talbot i risultati sono comunque arrivati. È da segnalare poi la stagione perfetta di Kartayev sin qui, che sta impressionando un po’ tutti grazie ai suoi otto punti (5+3) in diciassette partite, quando lo scorso anno si era fermato a dieci (4+6) in quarantasette apparizioni.

La Dynamo perde i colpi

È una Dynamo dimezzata dagli infortuni questa che è scesa negli ultimi tempi in pista e che sta ovviamente sentendo la mancanza di Karsums, Hietanen e Kazionov. Sono solo due i successi quindi arrivati, entrambi ai rigori, in questa prima metà di ottobre, anche se importantissimi: 3 a 2 sul Kazan, decisivo proprio l’ex Varnakov con due gol e rigore vincente; 4 a 3 ai danni dei diretti concorrenti del Sochi con a decidere questa volta la trasformazione vincente di Igumnov. La formazione allenata da coach Vorobyov ha poi visto di recente un calo di prestazione di uno dei giocatori che era meglio partito: Vladimir Tarasov; ed è stata inoltre attiva sul mercato accogliendo in rosa Salminen, accordandosi poi per un’estensione contrattuale con Tereschenko e salutando Podshendyalov finito in sponda biancorossa di Mosca.

Una difesa tutta nuova per il Sochi

I Leopardi dopo aver mostrato una difesa ballerina nelle partite a cavallo tra settembre e ottobre sono subito corsi ai ripari ed hanno ufficializzato l’arrivo di due importanti difensori: Jokipakka, ex Calgary, e Polasek, ex Sibir, con i siberiani che hanno ricevuto per contro l’attaccante svedese Onerud; a Sochi hanno inoltre acquisito dal CSKA le prestazioni del giovane difensore Chmykhov; ed hanno salutato il canadese Garbutt, finito tra le fila del Torpedo. Per il Sochi sono quindi poi arrivati i successi importanti contro Barys, SKA e Minsk. Wellmann e Padaikin continuano ad essere i due trascinatori della squadra con O’Dell sempre tra i più pericolosi.

Kagarlitsky Re di Cherepovets

Il Severstal dopo un inizio di ottobre negativo con tre disfatte nelle prime tre apparizioni si è ripreso ed è riuscito a rispondere con tre vittorie nelle successive quattro uscite: 2 a 1 al Vityaz con Yevseyenkov a deciderla all’OT; 3 a 2 allo Spartak con questa volta capitan Kagarlitsky a chiudere l’incontro sempre al tempo supplementare; 3 a 1 alla Dinamo Riga; per poi lottare e sudare ed uscire sconfitto solo nel corso dei rigori con il punteggio finale di 6 a 5 a Jaroslavl. I giallo neri sono una squadra che non molla mai e fortemente pericolosa soprattutto in contropiede, capace di sfruttare al meglio le sue frecce Kagarlitsky, Vovchenko, Trubachyov e Yashin.

Dinamo Minsk sempre più bielorussa

Nonostante le giocate più importanti arrivino spesso dai tre canadesi Howden, Skille e Fontaine, la compagine di Minsk sta pian piano mostrando la spiccata qualità hockeistica dei talenti locali. E se eravamo quindi già a conoscenza delle ottime qualità di giocatori quali Kovyrshin, Kulakov e Stepanov, per dirne pochi, è stato un piacere notare il grande talento del giovane centro Sharangovich e del 23enne per ora in prova, ma che verrà probabilmente confermato, ex Yunost Minsk, Alexander Kogalev. La Dinamo Minsk è al momento nona e sospinta da uno dei più caldi e bei pubblici d’Europa è ovviamente in piena lotta playoff.

 

 

About the Author