Il trio per il Jack Adams: Brind’Amour, Coach Q ed Evason

di Miki Faella

Nomination un poco a sorpresa quest’anno per il premio al miglior coach della stagione che, senza nulla togliere ai tre candidati, lascia (tra gli altri) Jaro Bednar e Peter DeBoer ad esempio a guardare da lontano, dopo una stagione da protagonisti.

Rod Brind’Amour, what a season!
L’ex stella sul ghiaccio e da tre sul pancone di Carolina ha tutte le carte in regola per succedere a Bruce Cassidy (Boston) per il Jack Adams, trascinando I ‘Canes al terzo miglior record della Lega con 80 punti (36-12-8) una percentuale di vittorie stratosferica in casa Carolina (71,4%) unita ad una carica e carisma tale da esser osannato anche per i suoi modi guasconi lontano da Raleigh; in caso di affermazione, sarebbe la prima volta per un coach di Hartford/Carolina a portare a casa il prestigioso riconoscimento.

Joel Quenneville, semplicemente Q
Han sempre alitato sulle spalle di Brind’Amour e soci, reso la vita impossibile anche ai cugini statali di Tampa e con un record di 79 punti (37-14-5), coach Q ha forgiato ad immagine e somiglianza Florida, mai così bella e vincente (oltre il 70%!) dallo sbarco dei ‘Cats in NHL; non ha bisogno di presentazioni Quenneville, Jack Adams nel 2000, secondo per numero di vittorie nella Lega dietro il monumento Scotty Bowman e 3 Stanley Cup al timone di Chicago nel decennio scorso.

Dean Evanson, Wild pride
Alla prima stagione full time in NHL arriva la candidatura ad hc dell’anno, con Evanson che dopo una infinita carriera nelle juniores e minors, trova il meritato spazio anche nella Lega più bella del mondo, trascinando i Minnesota Wild alla postseason; terzo miglior record nella divisione dominata da Av’s e Vegas, chiusa con 75 punti (35-16-5).

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