HCB Ticino Rockets: alla scoperta di Tommaso Terzago

(da tirockets.ch) – Tommaso Terzago, attaccante dei Ticino Rockets, ci racconta le sue sensazioni, la sua storia e traccia un bilancio della prima parte di stagione con la maglia dei Rockets.

Parlando un po’ di te, raccontaci la tua carriera fino ad ora.

TT: “Ho iniziato a giocare all’età di 9 anni e la mia prima squadra in Svizzera è stata l’Ascona. Poi ho giocato nell’Ambrì nelle categorie Moskito e Mini, mentre il primo anno Novizi a Davos. Sono passato di seguito a Lugano e, finite le giovanili, ho giocato a Milano in Serie A italiana. Nella mia breve carriera mi sono tolto alcune piccole soddisfazioni, come quella di poter disputare la finale di campionato degli Juniori Èlite, vincere i mondiali U 20 di Prima Divisione con la Nazionale italiana senza dimenticare la vittoria l’anno scorso del campionato di Prima Lega con l’Hockey Club Biasca. Tutti questi spostamenti mi hanno permesso di conoscere allenatori con stili diversi e anche ragazzi di diverse nazionalità con i quali sono tutt’ora in contatto.”

Quali sacrifici hai dovuto fare per diventare un giocatore di hockey?

TT: “Ho dovuto fare notevoli sacrifici per diventare quello che sono ora. Per anni ho viaggiato giornalmente sulle coste del Lago Maggiore fino ad Ascona e poi fino ad Biasca. Molte mie cene sono state consumate in auto, per poter conciliare anche la scuola con lo sport. A 14 anni ho lasciato casa e sono andato a vivere a Davos, poi a 15 anni a Lugano da solo in appartamento. Non è stato facile imparare che cosa volesse dire la parola serietà, gestirsi completamente da solo all’età di 16 anni non è stata davvero un’impresa facile. Un grande supporto mi è stato dato dall’Hockey Club Lugano e dall’Istituto Elvetico dove mi sono diplomato al liceo scientifico.”

Quali altri sport ti interessano oltre l’hockey su ghiaccio?

TT: “Lo sport in generale è nella mia indole. Nel poco tempo libero che abbiamo a disposizione pratico la vela, il golf e lo sci.”

Come ti trovi nello spogliatoio dei Rockets?

TT: “Nello spogliatoio dei Rockets mi trovo molto bene, abbiamo tra di noi una forte complicità e siamo tutti molto amici.”

Quali sono i compiti che ti chiede di svolgere l’allenatore? Come giudichi l’operato di coach Cereda?

TT: “L’allenatore mi chiede di portare energia, di giocare duro e di pattinare. Coach Cereda ci ha portato alla vittoria del campionato di Prima Lega l’anno scorso ed è riuscito, in pochi mesi, a mettere a punto una squadra molto giovane che sta combattendo ad alti livelli, contro squadre di comprovata esperienza.”

In quali aspetti del vostro gioco dovete lavorare per raggiungere i vostri obiettivi?

TT: “Per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo continuare a lavorare duro, giocare gli uni per gli altri ed essere un collettivo.”

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione? Sei soddisfatto del tuo rendimento fino ad ora?

TT: “Tra i miei obiettivi stagionali c’è quello di riuscire a crescere con la maglia dei Rockets in campionato e di guadagnarmi una convocazione con la Nazionale Senior Italiana.”

Quale squadra avversaria ti ha impressionato di più in questa prima metà di stagione?

TT: “La squadra che mi ha impressionato di più quest’anno è il Langenthal: i loro passaggi e la loro precisione sono ai livelli della LNA.”

Come giudichi fino ad ora la stagione dei Rockets?

TT: “Questa stagione per i Rockets è un po’ ingiusta, molte partite sono state perse alla fine: potremmo avere più punti e quindi anche più audience!”

In una frase convinci i tifosi a venire questa sera alla Raiffeisen BiascArena.

TT: “Quest’anno abbiamo bisogno del supporto di tutto il Ticino, i risultati fino ad ora ci tradiscono, ma venite a vederci e scoprirete con che cuore e anima giochiamo le partite!”

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