Giulia Cipriano: passione Argento dell’Inline

di Miki Faella

Chiusa la (fortunata) rassegna iridata in quel di Asiago dell’Inline, con la bellezza di tre medaglie d’argento per le rappresentative azzurre, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchere con Giulia Cipriano, ottimo prospetto della nazionale italiana di hockey inline e reduce dallo splendido secondo posto con la selezione juniores:

Giulia raccontaci della tua esperienza ad Asiago
Giulia CiprianoL’esperienza è iniziata col mondiale senior e la prima partita preparatoria l’abbiamo avuta contro la Namibia, per provare sia il campo sia come giravamo come squadra dopo la settimana di raduno ed eravamo tutte abbastanza tirate; iniziato il mondiale abbiamo subito affrontato l’Iran, team mai affrontato e nemmeno conosciuto: non abbiamo giocato benissimo per la tensione, comunque sia il risultato è arrivato (5-0); il secondo giorno abbiamo giocato contro la Lettonia, squadra che invece avevamo già incontrato agli europei sempre a Roana con nuove leve (vedi la Capitana lettone) ed è stata abbastanza semplice visto che eravamo più libere e meno agitate, abbiamo girato meglio sia come linee sia come possesso disco avendo superato la tensione ed ansia iniziale.

Dalla Finlandia in poi cos’è successo?
Eravamo reduci da due partite abbastanza semplici ed avevamo iniziato a giocare a due linee invece che a tre, loro han subito iniziato a spingere cercando di chiuderci in difesa, noi abbiam cercato di difendere il meglio possibile però dopo aver recuperato (dallo 0-2 al 2-2) han fatto gol all’ultimo minuto e ci siamo giocate il primo posto nel girone dovendo poi scontrarci col Canada. Sapevamo benissimo che eran più forti perché hanno una squadra veramente incredibile, tutte pattinano, fanno passaggi precisi e molto gioco di squadra e perciò abbiamo deciso di iniziare col gioco a scatola, con la difesa molto chiusa giocando sui contropiedi.
Siamo andate in vantaggio all’inizio sfruttando un PP poi loro ‘se la sono presa’ ed hanno iniziato a bastonare ed a darci dentro ed alla fine il risultato è arrivato per loro (5-1 finale, col Canada Mondiale alla fine,ndr); abbiamo incontrato la Spagna, anche lei era reduce da una sconfitta che le era bruciato parecchio e non c’è stata storia. Per il 7mo posto abbiamo ritrovato la Namibia.
Siamo sempre state in vantaggio con loro sempre a ribattere colpo su colpo. Alla fine abbiamo vinto 6-4, contente comunque sia del 7mo posto finale, il nostro vero valore alla fin fine; quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, se avessimo dovuto fare miracoli non sarebbero serviti contro Canadesi e Spagnole. Il gruppo piace ed è stata una bella esperienza mi sono divertita con delle ragazze fantastiche; forse le altre squadre sono abituate a pattinare moltissimo, mentre noi giochiamo  molto più sui passaggi che su tutti i ‘giochetti’  tipo gancio, controgancio e scartare le giocatrici.
E’ tutta questione di allenamento e sappiamo che per il futuro bisogna mettersi d’impegno e farlo!

Come ti sei trovata ad Asiago?
Siamo state li dal due di Giugno (due raduni mondiali sn/jn, ndr) ed è stato abbastanza provante più che fisicamente direi moralmente perché star così lontano da casa, fare solo allenamenti e vedere sempre le stesse persone è abbastanza duro! Difatti anche due allenamenti con la senior nel raduno non li abbiamo fatti dato che anche se si entrava in campo avevamo le gambe pesanti ed eravamo abbastanza stanche, visto il calendario fitto (una uscita al giorno); poi nei raduni erano due allenamenti al giorno quindi è stato abbastanza pesante.

Mondiali juniores: argento vinto oppure medaglia d’oro persa?
Direi argento guadagnato perché le spagnole avevano già vinto l’oro ai mondiali di Tolosa (l’anno scorso a Rosario i mondiali jr F non si sono disputati perché nn c’erano abbastanza squadre iscritte, ndr) e se lo sono meritato, hanno una bellissima squadra, con ottime capacità di stecca e di pattinata.
Abbiam cercato di fare di tutto il possibile, con la nostra portiera decisamente in palla che è stata bravissima e ci ha salvato in moltissime situazioni difficili, però arrivare in finale è stata una soddisfazione immensa, vista la prima volta per noi in un mondiale juniores.

Quando vi hanno comunicato che eravate in finalissima…cosa è successo?
Naz Ita Juniores Inline 2   Noi eravamo in campo (contro la Finlandia) e sapevamo di dover pareggiare o vincere…ci hanno urlato dalla panca più volte ‘ragazze tenete il disco…tenete il disco’ senza rischiare troppo, di conseguenza; negli ultimi minuti della partita stavamo realizzando del perché di tale scelta ed abbiam evitato di prendere un’altra rete. Ci siamo guardate con il nostro portiere (che non sapeva di questa cosa) e nonostante il KO siamo andate tutte ad esultare ed a fare festa! E’ stata una cosa fantastica e soprattutto le nostre avversarie finlandesi ci sono rimaste malissimo pensando d’esser passate loro alla finalissima! (con la classifica avulsa a premiare le nostre ragazze di solo una rete).

Cosa ti rimane dei Mondiali, stanchezza a parte?
Stanchezza comunque sia! Ma nonostante tutto son già qui a fare allenamento dopo due giorni dall’argento con i pattini nuovi!
Esperienza fantastica e soddisfazione enorme dopo così tanti sforzi ed esser diventate vicecampionesse mondiali!E’ stato pure divertente, con tutti gli allenamenti, giocare con varie ragazze sia più grandi sia più piccole. All’interno del team eravamo supportate dallo staff ed in egual misura eravamo noi ad aiutare la squadra perciò dovevamo si aiutare le ragazze più piccole (quelle che non avevan mai fatto un mondiale) sostenendole per essere un gruppo e fare le cose insieme. Ci siamo divertite nonostante la sconfitta nella finale ma si è festeggiato lo stesso perché sapevamo di non poter fare nient’altro.
La Spagna Juniores ha una portiera, anche lei reduce dai i mondiali maggiori la settimana prima assieme a qualche altra hockeysta, e quindi con un bel bagaglio di esperienza; questo risultato ci darà la spinta per puntare l’anno prossimo a miglirarci.

Parlaci un po’ di te
Giulia Cipriano 3Io ho iniziato a pattinare quando avevo 8 anni, assieme a mio fratello più grande poi lo stesso ha fatto anche mio fratello più piccolo.
Ho iniziato sui roller intorno alla pista perché a me piace pattinare e pian piano ho iniziato a giocare ad hockey nonostante mia mamma avesse già detto agli allenatori (Willy Prandini ed Angelo Lucchini) ‘guarda che non resiste molto’ perché io ero sempre un po’ in disparte, non mi passavano il puck e mi chiedevo ‘cosa vengo a fare sbattendomi di qua e di la’, anche perché da piccolina ero una sfaticata. Allora sempre pianino pianino ho iniziato ad allenarmi sempre di più, non ho mai mollato e sono arrivata fino a qui ad esser ripagata di tutti gli sforzi fatti.
Tutta la mia famiglia ed i miei fratelli giocano ad hockey (due fratelli nell’Invicta con la piccola di casa ad aver appena iniziato) questo è uno sport meraviglioso che unisce tutti quanti; è più che una squadra visto che si impara a conoscersi e si diventa amici facendo tante trasferte insieme.
Gioco in A col Piacenza e quest’anno abbiamo sfiorato il campionato perdendo solamente ai rigori contro le Bee Pink di Asiago; li non saprei se è stata delusione o meno, comunque sia io non mi dispero troppo per le partite, chiaro se hanno vinto loro complimenti, vorrà dire che il prossimo anno toccherà a noi!
Con la A2 del Modena non mi sono allenata e giocato molto perché sono giustamente abbastanza ‘piccola e poco esperta’ e perché ci sono giocatori migliori di me in A2, ma ho dato ugualmente supporto in qualche loro partita; mi sono allenata con la A2 sul finire della stagione ed ovviamente con l’Under 18 Elite, sempre in giro per i vari concentramenti: decisamente bello ma poi non ho mai nemmeno un weekend libero! Con la scuola ci si prova, infatti a volte faccio fatica a fare gli allenamenti dalle 9 alle 11 mentre al sabato ho compiti e sono frenata; di certo allenarsi con i più grandi aiuta, poi quest’anno vedremo, essendo in quinta superiore, come andrà. Già lo scorso anno per esempio ero un po’ più vincolata ad allenarmi con loro, un po’ mi vergognavo e pensavo di esser fuori luogo ed invece mi ha aiutato tantissimo a migliorarmi!

Progetti futuri Giulia?
Il desiderio è continuare a giocare inline, poi su che livelli non lo so: potrei anche un giorno fare l’allenatrice perché sono una che ha parecchia grinta da vendere ma per adesso sono una giocatrice, gioco e mi diverto!

Ringraziamo Giulia per la simpatia e disponibilità al pari della società dell’Invicta Modena Hockey Inline.

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