Chi ferma Tampa? Vegas in piena rimonta si prepara la festa in casa

di Marcello Savastano

La prima gara giocata oltreoceano nella notte è stata Tampa Bay – Carolina con i Lightning che cercavano di chiudere la serie fuori casa.
Scontro scoppiettante sin dalle prime battute complice anche qualche penalità chiamata nel primo periodo già a partire dal secondo minuto di gara, cosa che porta ad un passaggio di testimone continuo tra le due squadre nella conduzione del gioco. Nonostante il numero di tiri complessivi nella prima frazione non sia esagerato (11-8 Hurricanes) qualche occasione pericolosa si vede ma i due portieri sono molto attenti e si va negli spogliatoi a reti ancora inviolate.
Come è normale che sia quando una delle due squadre affronta lo spettro dell’eliminazione il gioco è molto nervoso ma la gara è molto corretta e vede poche volte gli arbitri dover intervenire per chiamare penalità ai danni dei giocatori, ma nell’unico powerplay a disposizione nel secondo periodo Tampa Bay riesce a portarsi in vantaggio con Point che, servito da Killorn, è freddissimo nello sportarsi il disco sul rovescio e battere Nedeljkovic.
Non si può dire che Carolina non faccia il suo per riuscire a pareggiare la gara tra la fine del secondo periodo e l’inizio del terzo ma una volta persa la spinta inizia a concedere occasioni a ripetizione agli avversari che dopo essersi visti respingere tre ottime occasioni dal portiere avversario riescono a trovare il 2-0 con un tiro piazzato di Colton a metà periodo. Nel finale è bravissimo Vasilevskiy a spegnere le speranze di rimonta degli Hurricanes ed a condurre in porto una vittoria che vuol dire ingresso nelle final four.

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A Denver nessuna delle due squadre rischia l’eliminazione in gara 5, ma la sensazione è che questi 60 minuti possano essere pesantissimi in vista del resto della serie.
A differenza di quanto visto a Las Vegas, Colorado riesce a comandare il gioco in apertura ma una penalità in attacco a Rantanen nel momento di maggior pressione produce un powerplay che Vegas non riesce a sfruttare. Il periodo è molto divertente con le due squadre che ci provano molto e, proprio quando sembra di dovere andare negli spogliatoi sullo 0-0, Saad mette dentro il gol del vantaggio per la squadra di casa con un tiro da lontano sul quale Fleury tenta una pinzata nonostante il tiro sia diretto nell’angolo sopra il suo bastone e manca il disco, permettendo agli avversari di sengare.
Il secondo periodo è un netto dominio di Colorado che inizia a creare occasioni limpide dal puck drop ma un Fleury che non sembra aver subito il colpo del proprio errore ed un po’ di mancanza di precisione in fase di conclusione fanno sì che la gara resti sull’1-0 fino a quattro minuti dalla fine del periodo quando Donskoi dopo una bella azione di Newhook dietro porta mette dentro il secondo gol di prima dando un po’ di respiro ai suoi che finiscono il periodo contenendo il ritorno di Vegas.
Basta poco più di un minuto nel terzo periodo ai Golden Knights per tornare in gara dopo un brutto turnover di Burakovsky che permette a Tuch di segnare un gol tutt’altro che facile colpendo il disco a mezz’aria.
La gara gira e quando Colorado perde un altro disco in attacco facendo partire il contropiede dei Golden Knights, Marchessault trova addirittura il pareggio facendosi trovare pronto sul secondo palo.
Ora entrambe le squadre provano a trovare la via della vittoria ed anche se gli Avalanche riescono a risollevarsi ed a creare molto, Vegas rischia di segnare a pochi secondi dalla fine del periodo ma la gara finisce agli overtime.
OT che però dura meno di un minuto: dopo una grossa occasione per Compher che non riesce ad angolare la respinta a tu per tu con Fleury, Stone trova invece un gran tiro all’incrocio regalando ai Golden Knights la possibilità di chiudere la gara tra due giorni a Las Vegas, dove ha dato l’idea di poter sopraffare gli avversari senza grosse difficoltà.

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