AlpsHL: il Gherdeina cade all’OT, successi per Jesenice e Renon

Tre le partite in programma questa sera in AlpsHL. Il Gherdeina cade, all’overtime, in casa dell’EK Die Zeller Eisbären grazie al goal partita di Widen al 62.30. 4 a 4 il risultato fino a quel momento. Da segnalare nel team altoatesino la doppietta di McGowan.

Nelle altre sfide successi esterni per Renon e Jesenice; di seguito i due comunicati.

(comun. stampa Asiago Hockey 1935) – La Migross Supermercati Asiago Hockey non riesce a completare l’opera dopo un ottimo avvio di partita contro lo Jesenice ed esce sconfitta dal ghiaccio dell’Odegar con il risultato di 2 a 3.
Tornano a disposizione di Mattila gli azzurri under 20, che vanno così a completare il roster Stellato.

Super avvio di partita per la Migross Asiago che dopo due minuti e mezzo passa a condurre con Michele Marchetti che dalla sinistra fulmina Kogovsek in situazione di superiorità numerica. Al 7’ i Leoni raddoppiano con Salinitri, che si invola sulla sinistra,  spiaza il goalie ospite e deposita il disco in rete. Dal alto opposto si rende pericoloso Sotlar, murato da Vallini. Prima della sirena di fine tempo, Michele Marchetti riceve un passaggio da Giliati e si lancia sulla destra, ma viene chiuso all’ultimo dall’intervento con il bastone da parte Kogovsek.

Inizio scintillante con Pance che scheggia il palo dopo pochi secondi e Salinitri che dall’altra parte del campo spara a lato. Dopo 1 minuto e 14 secondi gli ospiti trovano il primo goal con un tiro di Planko deviato sotto porta da Saso Rajsar. La squadra slovena è rivitalizzata e inizia ad impensierire l’Asiago, che riesce comunque ad arginare gli ospiti. I Leoni si fanno sentire dalle parti di Kogovsek con Stefano Marchetti e un’azione sfumata all’ultimo di Iacobellis e Giliati. Negli ultimi minuti Svetina va vicino al goal con un incursione sulla sinistra e poi Giliati che fallisce un contropiede solitario contro Kogovsek.

Nella terza frazione lo Jesenice trova il goal del pareggio dopo 5’ minuti con un’altra deviazione vincente di Saso Rajsar davanti alla porta di Vallini. I Giallorossi provano a rispondere all’11’ con un’azione di Vankus, fermato da Kogovsek. Due minuti più tardi gli ospiti passano a condurre dopo un ingaggio vinto in zona offensiva, disco che viene servito a Elo che beffa Vallini tra i gambali. Intorno al 15’ minuto ottimo cambio della terza linea Stellata che non riesce a pervenire al pareggio nonostante l’ottima pressione nel terzo d’attacco. Nell’ultimo minuto Mattila prova a giocarsi la carta dell’uomo in più, ma l’assalto alla porta slovena non porta i frutti sperati.

La Migross Asiago non riesce a fare sua la vittoria dopo un avvio di partita decisamente incoraggiante contro l’attuale capolista del campionato, ma avrà l’occasione per rifarsi dopo il 28 dicembre, quando in trasferta affronterà il Kitzbuhel.

Formazione Asiago: Vallini (Stevan L.), Forte, Gios, Casetti, Marchetti S., Ginnetti, Parini, Lievore, Rigoni F., Iacobellis, Mantenuto, Giliati, Tessari M., Stevan M., Tessari A., Rigoni F., Vankus, Zampieri, Marchetti M., Salinitri, Magnabsco.

Formazione Jesenice: Kogovsek (Avsenik), Zibelnik, Sirovnik, Urukalo, Scap, Planko, Stojan, Brus, Rajsar P., Jenko, Sotlar, Svetina, Pance, Krmelj, Glavic, Elo, Rajsar S., Kocar, Ulamec, Viikila.

(comun. stampa Rittner Buam) – Simon Kostner e compagni giovedì sera si sono fatti un regalo di Natale in anticipo. Nell’incontro di vertice contro l’EHC Lustenau i blu-rossi si sono affermati per 0:4 in trasferta presso la Rheinhalle.

LA SINTESI: I Rittner Buam arrivano all’incontro di vertice contro i secondi in classifica del Lustenau con una formazione quasi al top. In Vorarlberg coach Santeri Heiskanen, che schiera Jake Smith in porta, deve rinunciare soltanto a Michael Lang. Ma nel drittel iniziale la sfida ad altissimo livello non è all’altezza delle aspettative. Entrambe le squadre si neutralizzano ampiamente a vicenda e scarseggiano le occasioni da gol davvero buone. I penalty killing riescono su entrambi i fronti: il Lustenau sopravvive indenne a un’inferiorità numerica, mentre per tre volte gli ospiti altoatesini, con un uomo in meno sul ghiaccio, riescono a impedire ai padroni di casa di segnare. Così, dopo i primi 20 minuti, si resta su un pareggio a reti inviolate.

In cambio, nella seconda frazione di gioco si arriva al punto a metà del drittel. Prima Alex Frei mette il turbo sulla fascia sinistra e con un pizzico di fortuna supera Hanses e segna la rete dello 0:1 (29’46”). Poi le onde crescono, quando Pechlaner carica da dietro un avversario e subisce a sua volta una carica alla testa da parte di Slivnik. Se Pechlaner deve lasciare il ghiaccio in seguito a una penalità di partita per cattiva condotta, Slivnik deve rimanere per quattro minuti in panca puniti. Poco dopo anche a Frei viene assegnata una penalità di tempo. Ma sono i Rittner Buam, seppur decimati, ad andare a segno. Dopo un bel doppio passaggio tra Markus Spinell e capitan Simon Kostner, il numero 22 segna lo 0:2 (34’10”). 158 secondi dopo segna di nuovo Markus Spinell, questa volta con un tiro preciso.

Per il drittel conclusivo i Leoni escono dagli spogliatoi più aggressivi ma vengono costantemente sconfitti dall’attento Smith. Cinque minuti prima del termine della partita Andreas Lutz deve lasciare il ghiaccio per un infortunio dopo che Puschnik l’ha fatto cadere in modo falloso venendo quindi punito con una penalità di partita per cattiva condotta. A un minuto e mezzo dalla sirena Giacomuzzi segna lo 0:4 finale concludendo una bella e rapida staffetta con il puck. Così per i Rittner Buam arriva anche il terzo shutout stagionale, accreditato a Jake Smith.

I Rittner Buam faranno una breve pausa natalizia, dato che domenica 26 dicembre saranno impegnati in un’altra trasferta, stavolta in casa dei Wipptal Broncos Weihenstephan. Il derby altoatesino si svolgerà a Vipiteno, a partire dalle ore 19.30.

EHC Lustenau – Rittner Buam 0:4 (0:0, 0:3, 0:1)
Reti: 0:1 Alex Frei (29’46”), 0:2 Markus Spinell (34’10” /SH), 0:3 Markus Spinell (36’08”), 0:4 Giacomuzzi (58’39” /PP2)

Foto di Max Pattis e Paolo Basso