Ritirata la jersey #30 nella Henrik Lundqvist Night

“Next stop my hometown, the Hockey Hall of Fame […]” con queste parole Kevin Weekes, attuale commentatore sportivo ed suo ex compagno di squadra nell’anno dell’esordio in NHL (siamo nel lontano 2005), ha salutato Henrik Lundqvist durante il suo intervento sul ghiaccio di un Madison Square Garden, “The Most Famous Arena in the World” come è stato più volte sottolineato, gremito dai tifosi nella serata a lui dedicata per il ritiro della jersey #30, issata sul soffitto dell’ MSG a far compagnia a quelle delle altre legende in blueshirt: Ed Giacomin (#1), Brian Leetch (#2), Harry Howell (#3), Rod Gilbert (#7), Andy Bathgate e Adam Graves (entrambi con la #9), Vic Hadfield e Mark Messier (entrambi con la #11), Jean Ratelle (#19) e Mike Richter (#35). Un Hank visibilmente emozionato ha ricordato i bei momenti passati con la #30 delle blueeshirts, a partire dalla cena con Glen Sather dove l’allora GM dei Rangers gli chiese “So…Do you think you ready for New York?”. Portata avanti dalla voce del Garden, Dan Rosen, e da Kevin Weekes, la serata è passata attraverso la consegna una serie di doni a “The King”, accompagnato in questo terremoto emotivo da tutta la sua famiglia: il papà Peter e la mamma Eva, i fratelli Joel, attuale capitano del Frolunda Goteborg squadra da cui Hank ha iniziato la sua carriera, e Gabriella; la moglie Therese e le figlie Charlize e Juli. Particolarmente emozionante l’incontro con l’equipment manager dei Rangers Acasio Marques che ha donato a Hank un quadro con tutti i puck dei suoi shutouts (64 in regular season e 10 in postseason).
La serata è poi culminata con il banner della #30 sollevato per sempre a ricordare il connubio tra Henrik Lundqvist e i Rangers.

 

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