Lugano: la linea verde suona la carica

(da hclugano.ch) – Da alcuni definito esageratamente “il derby della paura”, lo scontro di campanile numero 213 della storia tra Lugano e Ambrì ha sorriso agli uomini di Shedden con il punteggio finale di 5-3, esattamente lo stesso risultato del primo derby stagionale disputato alla Resega il 10 settembre (Foto Ti-Press, S. Golay).

In una serata in cui l’importanza dei tre punti è andata oltre l’estetica, il dato rilevante è stato quello degli autori di tre dei cinque gol bianconeri. Luca Fazzini ha firmato le due reti più pesanti. Quella dell’immediato 1-1 dopo il punto di apertura di Monnet e il game-winning gol del 4-2. Entrambe le volte l’attaccante numero 17 è stato letale con il suo marchio di fabbrica, il tiro di polso. Entrambe le volte ha beneficiato dell’ottimo lavoro preparatorio dei compagni di linea Bertaggia e Morini per quello che è stato senza dubbio il terzetto offensivo più pericoloso del Lugano.

Fondamentale nell’ottica della partita è stato pure il 3-2 di Massimo Ronchetti, giunto in un momento di difficoltà per Chiesa e compagni. L’arcigno difensore numero 6 ha sorpreso Zurkirchen, siglando una rete psicologicamente decisiva e l’esultanza dello stesso giocatore ne è stata fedele testimonianza.

Un altro ragazzo del vivaio si è messo in evidenza. Stiamo parlando nuovamente di Elia Riva, schierato dallo staff tecnico con un minutaggio complessivo di 15 minuti e undici secondi. La serenità e la personalità con cui il 18enne figlio d’arte sta evolvendo rappresenta la nota più lieta di questo complicato autunno bianconero.

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