AHL: cinque domande a Michele Strazzabosco, Former Player dell’Asiago

(da erstebankliga.at) – Per la rubrica 5 domande a, in un momento così importante come la Finale della Sky Alps Hockey League, abbiamo deciso di sentire l’ex difensore Michele Strazzabosco che da questa stagione commenta le partite su Asiago.TV, la piattaforma streaming che segue live le partite della Supermercati Migross Asiago Hockey 1935 e che sta trasmettendo tutte le partite della serie finale della AHL. Michele Strazzabosco ha vinto 6 Scudetti italiani (5 con l’Asiago ed uno con il Milano) ed ha chiuso la carriera con un Titolo conquistato a Gara 7 proprio tra Asiago e Renon nel 2015.

Cosa pensi della Sky Alps Hockey League?
“Una bella idea. La possibilità di costruire le squadre tramite i punti è molto importante ed ha permesso di dare più spazio ai giovani. Anche l’alto numero di squadre partecipanti contribuisce sicuramente ad aumentare l’interesse. Il salto di qualità potrebbe essere dato dall’inserimento di stranieri di maggior spessore che contribuirebbero ad aumentare il livello generale e ma soprattutto quello dei giovani. Questo, secondo il mio punto di vista, sarà uno degli aspetti cruciali per la crescita di questo torneo.”

Ora vediamo le squadre che stanno affrontando la finale. Cosa pensi del Renon?
“È una squadra molto solida e unita, che gioca a quattro linee ed ha un andamento costante per tutto l’arco della gara. Il suo gioco è pulito ed essenziale e fa della semplicità nei meccanismi la sua arma migliore. Eccellente portiere, una gran bella difesa capitana con maestria dal sempreverde Borgatello e un attacco omogeneo per lo meno nelle prime tre linee nonostante la loro diversità. E’ una squadra giovane ma ha già accumulato molta esperienza avendo vinto anche già tre Scudetti negli ultimi 4 anni.”

Cosa puoi dirci sull’Asiago?
“L’Asiago ha molte individualità che possono risolvere la partita in qualsiasi momento. Forse sul piano tecnico ha qualcosa in più del Renon ma gira spesso a tre linee e questo potrebbe pesare. Ha un’ottima quarta linea ma spesso poco utilizzata da Barasso. Ha forse qualche pedina fondamentale un po’ stanca che non sta rendendo come durante la stagione ma potenzialmente ha tutte le carte in regola.”

Come vedi l’andamento delle prossime partite?
“Desumo possa essere una serie molto lunga. Il Renon resta ovviamente favorito ma l’Asiago in gara tre ha dimostrato di poter fare il colpo esterno. L’ultima vittoria degli altoatesini è arrivata per un singolo episodio ma l’Asiago ha più volte sfiorato il vantaggio sullo 0:0. Il fattore campo diventa fondamentale perchè Renon è una roccaforte ma pure l’Odegar riesce a far rendere al meglio i vicentini che hanno comunque l’obbligo di vincere gara 4 per non complicarsi la vita. Sarà una finale equilibrata dove probabilmente farà la differenza chi sbaglia meno.”

Che differenza c’è tra la finale di due anni fa, dove giocavi anche tu, e questa della Alps?
“I playoff sono sempre seguiti perché garantiscono molto spettacolo. In questa finale della Sky Alps Hockey League trovo l’arbitraggio un po’ troppo fiscale e che limita un po’ i giocatori. Questo sport sta cambiando molto negli ultimi anni ma la componente fisica deve a mio avviso essere ancora uno degli ingredienti base. Giusto sanzionare alcuni tipi di falli ma su altri aspetti, almeno in queste ultime partite, sarebbe giusto aggiungere un po’ del vecchio hockey”.

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