STANLEY CUP FINALS: i Penguins ad un passo dalla Stanley Cup

di Fabio Sorini

Pittsburgh Penguins @ San José Sharks 3-1 (1-0, 1-0, 1-1)

Serie: Pittsburgh conduce 3-1

Dopo la fibrillante gara 3, decisa da un goal in overtime di Donskoi, i San José Sharks hanno un solo dovere: portarsi a casa anche la quarta partita della serie, per impedire ai Penguins di avere il primo match point per conquistare la Stanley Cup. La serata al SAP Center inizia nel migliore dei modi per i presenti che hanno un’occasione più unica che rara: poco prima dell’ingaggio iniziale della partita, James Hetfield e Kirk Hammett, due dei quattro membri dei Metallica, hanno dato vita ad una splendida e alternativa versione dell’inno americano. Con Hertl ancora ai box (potrebbe recuperare per gara 5), gli Sharks iniziano il match con il piede giusto, creando la prima occasione del match con Thornton che impegna Murray. Poco dopo si svegliano anche gli ospiti: prima Dumoulin costringe Jones ad un autentico miracolo, poi, al settimo minuto, Cole trafigge il goalie ex Kings e firma l’1-0. San José non si perde d’animo ma Murray fa buona guardia su Pavelski che non trova il suo primo goal della serie. La prima penalità della partita arriva al minuto numero 11: Vlasic si accomoda in panca puniti per un’interference a Crosby. Power play che non viene capitalizzato dai ragazzi di coach Sullivan. Prima della fine del primo drittel, c’è da segnalare una superiorità numerica in favore dei padroni di casa (a causa di un’ostruzione di Lovejoy) non sfruttata a dovere. Gli “Squali” sono vivi e in partita, ma vanno al primo riposo sotto di un goal.

La seconda frazione di gara inizia subito con una penalità contro gli Sharks con Karlsson che va in panca puniti per un’interference ai danni di Fehr. Pittsburgh non si fa pregare e realizza il goal del 2-0, con Malkin che trova la sua prima marcatura in queste Finals. Il momento è molto complicato per i ragazzi di coach DeBoer: i Penguins colpiscono due pali, prima con Schultz, poi con Kuhnhackl e rischiano di chiudere definitivamente il match. La squadra vincitrice della Eastern Conference continua a spingere sull’acceleratore e San José non riesce a costruire niente di interessante, almeno fino a sei minuti dalla fine del periodo centrale quando Spaling colpisce un palo da una posizione, comunque, defilata rispetto alla gabbia di Murray. Pochi secondi dopo, il goalie dei Pens compie una parata importante e decisiva su Couture che si divora l’occasione di segnare il primo goal della sua squadra. I secondi venti minuti si concludono con un power play per San José (causato da un hooking di Rust su Burns) che, tuttavia, non viene sfruttato a dovere. Al secondo riposo della partita, il punteggio è severo per Thornton e compagni: i Penguins sono avanti di due reti.

Il terzo drittel vede San José provare ad abbozzare una rimonta e Pittsburgh che regge, mantenendo inviolata la propria porta. Al 45esimo, Marleau ha sulla stecca un’occasione davvero ghiotta per muovere il punteggio: tuttavia, da solo davanti a Murray, si fa ipnotizzare dal giovane goalie. La voglia e il cuore non sono mai mancati agli Sharks: finalmente, al minuto numero 48, Karlsson batte Murray e riapre la partita. La spinta offensiva degli “Squali” della California non si ferma, ma il goal del pareggio, purtroppo per loro, non arriva. A due minuti dalla fine Pittsburgh chiude il match: Hagelin serve un puck meraviglioso a Fehr che, davanti a Jones non sbaglia. Nemmeno con l’uomo di movimento supplementare (che ha preso il posto di Jones) gli Sharks riescono a trovare il goal. Gara 4 finisce 3-1 per Pittsburgh che, nella notte tra giovedì e venerdì (orario italiano) avrà la possibilità di sollevare la Stanley Cup.

Reti: 1-0 07.36 Cole (Kessel, Malkin); 2-0 22:37 Malkin (Kessel, Letang) PP; 2-1 48.07 Karlsson (Tierney, Dillon); 3-1 57.58 Fehr (Hagelin, Maatta).