Valpe: comunicato sulla situazione ghiaccio
(comun. stampa Hockey Club ValPellice) – La notizia degli infausti inconvenienti tecnici che hanno portato allo scioglimento del ghiaccio nella struttura di Pinerolo ha recentemente reso drammatica la situazione degli sport su ghiaccio dell intera regione Piemonte.
Con l’impianto di Pinerolo al momento fuori causa, il Palatazzoli che non potrà essere attivo prima della metà di settembre e il Palaghiaccio di Torre Pellice che non può garantire alcuna attività se non dalla metà di ottobre, si delinea una situazione inedita: nell’imminenza dell inizio della stagione sportiva non esiste in Piemonte una struttura in grado di accogliere e supportare gli atleti piemontesi.
Nel tentativo di scongiurare questa situazione e garantire la presenza del ghiaccio anche durante il mese di settembre, così come sempre avvenuto negli ultimi sette anni, l’HC Valpellice il 7 luglio scorso ha chiesto alla Regione Piemonte la concessione di una proroga della gestione del Cotta.
Purtroppo questa richiesta è stata respinta il 25 luglio dalla Proprietà che ha inoltre optato per l’assegnazione del nuovo mandato di gestione del Cotta al Comune di Torre Pellice.
L’HC Valpellice, preso atto di questa volontà della Regione Piemonte, si è rivolto prontamente al Sindaco Marco Cogno per offrirgli la propria completa disponibilità ad una eventuale collaborazione per cercare di garantire, nel minor tempo possibile, la piena efficienza dell impianto di Torre.
La confortante condivisione di intenti con il primo cittadino, che ringraziamo per la disponibilità e la sensibilità mostrate, non è al momento stata sufficiente a superare le ingombranti difficoltà burocratiche legate alla pubblica amministrazione. Pertanto,fino a quando non si perfezionerà, da parte delle Regione Piemonte, il passaggio di consegne dall HC Valpellice al Comune di Torre Pellice, non si potrà contare sul ghiaccio del Cotta.
E così, stagione sportiva alle porte, in Piemonte non c è ghiaccio disponibile a sostenere gli sforzi organizzativi ed economici delle società sportive regionali e, come ovvio, questo scenario non è in grado di fornire le basi su cui lavorare per la programmazione della stagione sportiva. L’HC Valpellice è seriamente preoccupato per la situazione che si è venuta a creare in Piemonte e si augura che le Istituzioni coinvolte intervengano tempestivamente per cercare di risolvere l’empasse anche in virtù del fatto che alcuni campionati giovanili inizieranno tra il 9 ed il 10 settembre.
Altre difficoltà purtroppo affollano l’orizzonte hockeistico del nordovest: la FISG sembra non cogliere, o non voler cogliere, le difficoltà enormi in cui versa questa parte dell Italia sui pattini. Se l’assenza e l’indifferenza federali sono ormai sopportate con pericolosa abitudine non è così invece per la continua produzione di situazioni ulteriormente penalizzanti che è ormai divenuta inaccettabile.
È ormai ufficiale il calendario della U19 che prevede ben 45 incontri, con 9 giornate infrasettimanali che rendono impossibile ai ragazzi la frequentazione scolastica ed un fittissimo programma di incontri nel periodo natalizio (3-17-20-24-26-28-30-31 dicembre le giornate di gioco). Nemmeno nella cara compianta Serie A si giocava con questa frequenza che, come si potrà facilmente intuire, comporta uno sforzo logistico ed economico pressoché insostenibile per le compagini giovanili del Nord Ovest.
Si tratta infatti di un tour de force di basso impatto per chi è costretto a spostamenti di pochi chilometri, come succede alle squadre del nordest quando si fanno visita l una con l altra, ma non certo per chi invece deve sobbarcarsi trasferte di un migliaio di chilometri per fare altrettanto.
A nostro avviso questi concetti sono chiarissimi e ci sembra impossibile pensare che non possano essere compresi dagli organi federali o che sia necessario evidenziarglieli.
Ci auguriamo quindi che la Federazione prenda in seria considerazione queste criticità e decida di metter mano ai calendari, modificando la programmazione per renderla più accettabile alle compagini del Nord Ovest che, come si è ampiamente discusso, hanno già sufficienti difficoltà e problemi a cui pensare.