Stanley Cup Finals: Boston asfalta i Blues 7-2 in Gara 3
di Miki Faella
Dura meno di un terzo la partita in riva al Mississippi, dove la Stanley Cup fa capolino dopo quasi mezzo secolo di assenza alle Finals con tutto il contonto (e circo) mediatico al seguito.
Nonostante l’inizio arrembante di St.Louis, è il cinismo ed il solito killer instinct di Boston a prevalere sui Blues; la spizzata di Bergeron manda a farfalle Binnington all’11mo minuto in PP su ottima imbeccata da parte di Krug. Il piano fisico la fa da padrone più che sulla spettacolarità e Boston con un micidiale 1-2 sul finire dei primi 20’ fa sua l’inerzia di gara: dapprima Coyle conclude una ottima azione corale ospite mentre dopo il review (e challenge) per un discusso offside di Boston, l’estremo di St.Louis non è impeccabile sulla fiacca conclusione di Kuraly, a mandare agli archivi i primi 20’ sullo 0-3 ospite.
Titoli di coda già a scorrere dopo pochi secondi della seconda frazione, con Pastrnak (nuovamente in PP), a prendersi gioco della D e Binnington dopo nemmeno 1’ dalla ripresa; St.Louis si fa viva dalle parti di Rask sporadicamente e Barbashev in mischia muove il tabellino di casa a metà terzo. La fortuna abbandona Binnington, che si guadagna la doccia su deviazione poco fortunosa in PP sulla conclusione di Krug (1+3 alla fine) al 32’ con Allen sul ghiaccio a giochi praticamente fatti.
In avvio dell’ultima (ininfluente frazione) frazione, la rete del 5-2 di Parayko è viziata da una fortunosa deviazione da parte di Carlo a spiazzare Rask; si difende bene Boston a non lasciar muovere le foglie davanti all’estremo finnico, con Acciari (EN) e Johansson in PP a fissare lo score sul 7-2 finale, con vantaggio bostoniano nella serie ora sul 2-1.
Gara 4 sempre all’Enterprice Center di St.Louis tra 48 ore, con St.Louis richiamata a trovare la propria magia sul ghiaccio (Difesa e Binnington in primis) per cercare di arginare la maggior esperienza e cinismo (ben 4 reti in PP) in questo tipo di sfide per Boston.