Serie B: mercoledì in pista per Gara 3 dei quarti
(fisg.it) – Le otto formazioni di Serie B impegnate nei quarti di finale tornano in pista mercoledì 15 marzo per la disputa di gara-3, al meglio delle cinque, con il Milano che è l’unica che ha già la possibilità di staccare il biglietto per le semifinali. I primi due incontri di questi playoff hanno regalato già tante sorprese, dunque fare pronostici diventa sempre più arduo.
Partiamo dal Caldaro, che ha visto il suo ottavo di finale-derby contro l’Ora complicarsi notevolmente dopo la sconfitta di gara-2, persa per 3-1. Già nel primo incontro, chiuso sotto per 1 a 0 dopo 20 minuti, i lucci hanno saggiato la resistenza dei Frogs, che dopo una stagione altalenante stanno dimostrando di avere diverse carte da spendere in questi playoff, prime tra tutte una difesa attenta e un Giovannelli in ottima forma. Quello che per tutta la stagione è stato uno dei mantra del Caldaro, prendere pochissimi gol, adesso è diventato anche un punto di forza dell’Ora. Servirà dunque una prova intensissima ai lucci per difendere il fattore pista, e a fare la differenza potrebbe essere la grande esperienza di quelli che in stagione regolare sono stati i trascinatori della formazione altoatesina, cioè Daccordo e Pichler, oltre che la capacità di sfruttare in maniera impeccabile le superiorità numeriche. Per quanto riguarda l’Ora invece poco da aggiungere se non che il piano-partita deve essere quello visto sinora, basato innanzitutto sulla concentrazione difensiva per innervosire gli avversari, aggrappandosi ad un Giovanelli in ottima condizione. Davanti poi il talento c’è per fare male alla difesa dei lucci, ma sicuramente questo può valere solo in un match chiuso e con poche marcature, altrimenti sarà ben difficile riuscire a portare a casa questa importantissima gara-3.
La serie tra Milano e Pergine obiettivamente sembra scontata in favore dei lombardi, che appaiono in una condizione di forma semplicemente eccelsa. La vittoria in Coppa Italia ha caricato enormemente l’ambiente, che dopo una fase di stallo a dicembre, dallo scoccare del 2017 ha spinto sull’acceleratore a manetta. L’arrivo di Terzago e Spimpolo ha poi permesso di dare respiro e aggiungere qualità ad attacco e difesa, anche se risulta chiaro come le prime due linee offensive, guidate da Perna e Petrov siano l’ago della bilancia di questo Milano. I 16 gol realizzati in due partite parlano da soli, e per quanto visto sinora sembra che l’intensità della truppa di coach Da Rin non sia pareggiabile dai trentini. Un plauso va anche a Tura, goalie che sta crescendo in maniera esponenziale con il passare delle partite, e che si sta dimostrando spesso insuperabile per le stecche dei biancorossi. Biancorossi che, dopo il durissimo 2 a 11 subito tra le mura amiche, hanno bisogno semplicemente del match perfetto per riportare la serie in Trentino. Sinora è mancata la precisione a questo Pergine, che in gara-1 ha avuto diverse occasioni per colpire finché il match è stato in equilibrio ma non le ha colte. Chiaro come il tutto dipenda anche dalla prova difensiva e dalla tenuta del (o dei) portiere: Peiti e Tononi si sono cambiati due volte in gara-2, ma senza produrre l’effetto desiderato. Adesso serve ritrovare la concentrazione per provare a fermare lo scatenato attacco milanese, solo allora si potrà pensare a vincere gara-3.
Il Merano, che vuole difendere il suo titolo vinto l’anno scorso, ritorna tra le mura amiche per ospitare l’Alleghe, in una sfida carica di storia per quello che riguarda l’hockey italiano, e che si è dimostrata molto interessante. Gara-1 è stata vinta chiaramente solo nel finale dai bianconeri, che si sono dovuti piegare in trasferta alle civette. Tutto da rifare dunque, col Merano che non può sbagliare sulla pista di casa per non concedere il match point ai biancorossi. La truppa di coach Ansoldi ha però tutte le qualità e le carte in regola per non perdere la testa ed imporsi, visto il tantissimo talento che può mettere in pista con tutti i suoi senatori. Attenzione massima alle fasi di superiorità numeriche e un Quagliato più reattivo sulle conclusioni alleghesi dovranno essere i mantra di questo terzo appuntamento, mentre si segnala che è pronto per il ritorno in pista Kevin Gruber: il 21enne attaccante, dopo aver giocato 16 partite con 7 punti (6+1) in stagione regolare si era infortunato a Como con un disco che gli è sfortunatamente finito in un occhio. Scongiurate lesioni alla vista, il nativo di Merano è pronto per tornare a rinforzare l’attacco delle aquile. Da un rientro ad un’assenza: l’Alleghe infatti in gara-2 ha subito l’infortunio del suo portiere Diego De Silvestro, che dopo 40 minuti ha dovuto abbandonare la pista ghiacciata. L’ingresso di Gabriele Manfroi è stato però ottimo, col giovane portiere di Agordo che ha fermato la sfuriata del Merano nel corso del terzo drittel. Ci vorrà un’altra prestazione di categoria per mettere la museruola ai prevedibili attacchi della formazione altoatesina, aiutato comunque da una difesa che si sta ben comportando poi. Al pari del Merano, anche l’Alleghe può comunque contare su diversi giocatori con grande esperienza di Serie A, come Veggiato o Manuel De Toni, e dunque sa come si vincono queste partite estremamente delicate. Tutto da seguire questo bel match-up tra Merano ed Alleghe, per una gara-3 a dir poco importantissima.
Il quarto di finale tra Appiano e Fiemme non sta deludendo le attese e si conferma come quello più tirato ed impronosticabile: entrambe le formazioni hanno vinto il match giocato in casa spuntandola per un solo gol di distanza (6-5 e 3-2), dunque ogni partita riveste un’importanza capitale nell’economia della serie. Il terzo duello si giocherà in Alto Adige e vede i pirati obbligati a tornare al successo per non essere costretti a giocarsi tutto venerdì in Trentino. Sinora l’Appiano ha segnato un solo gol sugli 8 totali in superiorità numerica, raccogliendo nelle fasi di power play un poco edificante 1 su 10: dev’essere questa la statistica da migliorare assolutamente in un match-up così combattuto, visto che in parità numerica la formazione altoatesina sembra in grado di fare male agli avversari. Waldner, Unterkofler, Peruzzo, il talento non manca in casa Appiano, così come un Tomasi sinora capace di diversi miracoli tra i pali: ci vorrà una partita di grande intensità per superare un Fiemme decisamente valido. In entrambe le partite disputate sinora i fiemmesi hanno tirato un’enormità di volte dalle parti della gabbia avversaria, raccogliendo forse meno di quanto prodotto. Il dato che rimane è però l’enorme capacità di creare gioco ed occasioni della formazione diretta da Armando Chelodi, che può mettere in pista due linee offensive da Serie A e un goalie, Commisso, con grande esperienza e di elevato valore. Come detto è inutile ed impossibile fare pronostici, servirà vivere in pista questa bellissima serie per capire chi riuscirà a crearsi il primo match-point per eliminare l’avversario.