NHL: anche Duncan Keith appende i pattini al chiodo
di Miki Faella
Uno dei difensori più forti nell’ultimo ventennio a livello planetario saluta l’hockey giocato, dopo aver legato il suo nome ai Chicago Blackhawks ed alla nazionale di hockey del Canada, orgogliosamente indossata in due indimenticabili edizioni delle Olimpiadi invernali accanto al fraterno Brent Seabrook
Keith nasce nel 1983 a Winnipeg (Manitoba) e trova la sua naturale collocazione sul ghiaccio tifando Boston e venerando le bandiere dei Bruins Ray Bourque e Cam Neely; da ragazzo fa la spola in lungo e largo in Canada per il lavoro del padre e dopo esser sbarcato in British Columbia inizia a farsi notare nel nuovo millennio anche a livello NCAA, giocando per la prestigiosa Michigan State, salvo lasciare dopo solo un anno e mezzo per dedicarsi anima e corpo all’hockey, quando arriva la chiamata al secondo round del draft 2002 da Chicago.
Nelle juniores con Kelowna (WHL) impressiona, rimane un paio di annetti in American Hockey League in quel di Norfolk ed è pronto a sbarcare in National Hockey League nel 2005, per quella maglia che diventa la sua seconda pelle; i Blackhawks si innamorano di lui e firma un estensione di 4 anni a Windy City trovando sul ghiaccio l’amico/fratello Brent Seabrook con cui formano una delle coppie di dman più forti della Lega sotto le sapienti mani di coach Quenneville, che costruisce un team solido e molto forte, che vincerà ben 3 Stanley Cup nel giro di 5 annetti (2010, 2013, 2015) affianco le superstars Patrick Kane e Jonathan Toews, portando a casa due nel 2010 e 2014 il premio di miglior difensore della Lega (Norris Trophy) e risultando determinante con tanto di Conn Smythe Trophy (MVP dei playoff) nel 2015.
Lui e Seabrook raggiungono nel dicembre del 2018 il Milestone delle 1000 partite giocate assieme e si toglieranno molte soddisfazioni anche con la gloriosa nazionale del Canada, vincendo due medaglie d’oro nel 2010 e 2014, sfiorando solo il Triple Gold Club con l’argento ai mondiali del 2008 mentre con i Blackhawks allo sbando, l’anno scorso si accorda con gli Edmonton Oilers, che si accollano il suo imperioso contratto da 5.5 milioni a stagione ed al termine di una buona annata (che si concluderà alle finali di conference contro Colorado) appende i pattini al chiodo poche ore fa.
Beffa delle beffe per Chicago, che dovrà pagare oltre 7 milioni di dollari al buon Duncan (5.5 per il 2022/23, poco meno di 2 l’anno seguente) ma resta indissolubile e legato anima e corpo con la gloriosa jersey #2 dei suoi amati Blackhawks.
Foto dalla pagina web dei Chicago Blackhawks