Nazionale, domani c’è la sorpresa Kazakhstan
(comun. stampa Fisg) – Giorno di riposo con allenamento alla Daugavas Arena per la nazionale italiana di hockey su ghiaccio impegnata ai Mondiali Top Division di Riga. Domani, alle 11.15 ora italiana, è in programma il quinto match di questa rassegna iridata contro il Kazakhstan. La sfida verrà trasmessa in diretta esclusiva su DAZN con il commento di Matteo Spinelli. Gli azzurri occupano l’ultima posizione del girone B, avendo incassato 4 sconfitte in altrettanti incontri, ma sino ad ora hanno offerto delle prestazioni più che convincenti, tenuto soprattutto conto delle difficili condizioni della squadra, arrivata a questo torneo con numerose e pesanti defezioni causa infortuni, rinunce e positività al Covid-19. Il Kazakhstan, invece, è assieme alla Gran Bretagna la grande sorpresa di questi Mondiali. Tornati fra le magnifiche 16 della Top Division dopo un’assenza di 5 anni (l’ultima apparizione era datata 2016), hanno sovvertito tutti i pronostici battendo Lettonia, Finlandia e Germania, e candidandosi addirittura ad un posto nelle prime 8 della rassegna iridata. “Il Kazakhstan può essere considerato sino ad un certo punto una sorpresa – commenta coach Giorgio De Bettin – perché è pur sempre formato per la maggior parte da giocatori che militano nella KHL russa. Loro si giocano l’accesso ai quarti di finale, quindi me li aspetto molto aggressivi. Dal nostro punto di vista, l’approccio dovrà essere quello delle altre partite: lavorare duro in difesa, e magari sfruttare qualche occasione in più che potremmo avere in zona offensiva, dove dobbiamo sfruttare meglio il gioco in ampiezza coinvolgendo i difensori e puntare in modo più deciso verso la porta. In linea di massima non mi aspetto una partita diversa dalle quattro precedenti”. Oltre all’assenza di Marco Rosa, che domani potrebbe provare a rimettere i pattini nella rifinitura pre-partita del mattino, non si segnalano ulteriori problemi in casa azzurra, con il line-up che verrà annunciato poco prima dell’ingresso sul ghiaccio dell’Arena Riga.
Il Kazakhstan è guidato in panchina da Yuri Mikhailis, tecnico sia della nazionale che del Barys Nur-Sultan, squadra di KHL che ne è autentico serbatoio. Dalla franchigia della capitale, infatti, arrivano ben 17 dei 28 convocati, e sono diversi i giocatori diventati kazaki per meriti sportivi. Al di là di coloro che sono nati e cresciuti in Russia (i difensori Maklyukov e Shalapov, e gli attaccanti Akolzin, Gurkov, Petukhov e Shevchenko), la nazionale dell’est schiera anche 3 canadesi, ovvero Blacker, Dietz e Valk, e uno svedese, il gigantesco difensore di 2,06 metri Viktor Svedberg. Tutti giocano da almeno due stagioni nel Barys e sono stati naturalizzati. Curiosità: tra i componenti della squadra c’è anche Nikita Mikhailis, figlio dell’head coach Yuri. Il Kazakhstan, che dopo l’indipendenza ha partecipato alla prima rassegna iridata nel 1993, ha disputato 8 Mondiali Top Division, e il miglior piazzamento è stato il 12esimo posto del 2005. Italia e Kazakhstan si sono affrontate cinque volte: due in Top Division, con successi azzurri in entrambe le occasioni, e tre in Prima Divisione, con una vittoria italiana e due sconfitte. Il computo dei gol fatti e subiti recita 9-8 a favore del Kazakhstan, l’ultimo faccia a faccia risale al Mondiale di Prima Divisione di Budapest 2018, quando la squadra azzurra si impose 3-0 con reti di Hochkofler, Diego Kostner e McMonagle.
Foto Andi King