Mondiali TD: la Russia batte la Cechia nella finalina e vince il bronzo
Dall’inviato a Bratislava Gabriele Morganti
Bratislava. È domenica pomeriggio e Russia e Repubblica Ceca si sfidano per la conquista della medaglia di bronzo. Una Russia deludente è stata fermata ieri in semifinale da una grande Finlandia; mentre i cechi vengono dalla batosta rimediata dai canadesi.
Pronti, via e le occasioni migliori le ha la Russia. Un paio di chance importanti arrivano nel corso dei primi minuti per la formazione di coach Vorobyov: Ovechkin prima e Orlov poi, i due si mettono in proprio, un paio di slalom all’interno della difesa avversaria con seguente conclusione per entrambi, bravo Hrubec a rispondere presente, oggi tra i pali a difendere la gabbia della Cechia. Al minuto quattro la Repubblica Ceca prende una penalità, e il powerplay russo scende sul ghiaccio. Passano i due minuti e Zohorna rientra sul ghiaccio per i cechi, una chance per i russi c’è stata, è arrivata sulla stecca di Kucherov, è stato bravo anche questa volta Hrubec a disimpegnarsi, e poi nulla più. La prima azione offensiva dei cechi arriva al nono minuto, Ovechkin regala il disco in neutra agli avversari, è Gulas a raccoglierlo, il 77 entra in attacco, tira e Vasilevski risponde bene, interpellato per la prima volta nel corso del match. Al tredicesimo minuto si sblocca il risultato, la Russia passa in vantaggio, 1 a 0: tiro dalla blu di Sergachyov, deviazione di Grigorenko e disco che si infila nel five hole di Hrubec e che trova infine il fondo della rete. Passa appena un minuto e la partita viene ristabilita, la gioia del vantaggio russo dura ben poco: Repik è spalle alla porta e sulla blu avversaria, tra le linee della difesa russa, viene pescato alla grande da Rutta, il 26 controlla il disco, si gira e si invola verso la porta di Vasilevski, tenta il tiro, il disco passa tra i gambali di Vasilevski, ed è 1 a 1. La partita da questo momento in poi si accende, tante azioni da una parte e dall’altra: pericolosissima la Cechia con Simon e Voracek, mentre la Russia si fa sentire con Grigorenko. Il punteggio però non cambia, almeno fino a uno e venti dal termine del primo tempo, quando la Cechia ribalta la situazione e passa in vantaggio: il gol è di Kubalik che, servito da dietro porta da Kovar, ha giocato la carta del one tymer, ha tolto le ragnatele dal sette ed ha battuto Vasilevski, per la seconda rete del match della sua Repubblica Ceca. Il primo periodo termina con la compagine di coach Riha in avanti nel risultato.
Parte il secondo periodo e dopo neanche trenta secondi la Russia riporta in parità le cose, il tiro di Anisimov colpisce la stecca di Gudas, viene beffato Hrubec, il disco si infila ancora una volta nel suo five hole. Rivedibile l’intervento del goalie ceco, che però c’è da dirlo è stato anche un po’ sfortunato, con la deviazione del suo terzino che ha decisamente cambiato traiettoria alla conclusione di Anisimov, fatto sta che comunque il punteggio è ora di 2 a 2. Al minuto ventotto la Russia va ad un passo dal nuovo vantaggio, Gusev dalla sinistra, prende la mira e spara un grande polsino con il disco che si infrange sulla traversa, si salva Hrubec e si resta sul due pari. Il match nel secondo drittel scorre veloce, entrambe le compagini costruiscono buone azioni, bravi i portieri a tener duro. Il secondo tempo termina così 2 a 2. Russia che nel finale ha creato parecchio, grandissimo in queste occasioni invece Hrubec, il quale ha fermato le numerose avanzate della Red Machine che negli ultimi minuti del drittel si è del tutto scatenata, illuminata dalle giocate di Malkin, Ovechkin e Dadonov.
Nel terzo terzo la Cechia parte col piede giusto, impegna Vasilevski in un paio di occasioni, ma poi al minuto quarantaquattro prende una penalità, e il powerplay russo entra in azione. In short handed però i cechi fanno paura alla Red Machine: Frolik parte in contropiede, insieme a lui c’è Faksa, il quale attacca la porta, il suggerimento del 67 è proprio per Faksa che tira a botta sicura dallo slot, un super Vasilevski gli dice però di no ed impedisce il gol alla formazione di Riha. E’ un penalty killing magistrale quello giocato dalla Repubblica Ceca, la special unit russa viene resa invisibile e i due minuti terminano. Ad otto dalla fine è ancora Cechia: Simon in possesso del disco, attacca la porta avversaria a tutta velocità, lascia partire il tiro di polso, si oppone bene con lo scudo Vasilevski, è stata una grande azione questa comunque di Simon. Passa neanche un minuto e la Russia prende una penalità, per la prima volta della partita la special unit ceca è sul ghiaccio. Il powerplay della Cechia è ricco di azioni, Vasilevski è costretto agli straordinari e salva il risultato per la sua Russia in più di qualche occasione. A cinque dal termine torna a farsi vedere in avanti la formazione di coach Vorobyov, Grigorenko al centro riceve il disco dall’angolo, prova il one tymer, attento Hrubec a dire di no ed a coprire il disco per l’ingaggio. Un minuto più tardi è di nuovo Cechia, bordata di polsino di Simon, disco che finisce di poco alto e che si infrange sul plexiglass. Mancano meno di tre minuti e le squadre danno spettacolo: prima Kucherov che non prende la porta da pochi passi con Hrubec fuori dai giochi; e poi la Repubblica Ceca, con le sue transizioni fermate sempre in extremis da Vasilevski. Il tempo regolamentare termina, il punteggio è di 2 a 2, ed è dunque overtime.
Nell’OT il ritmo è frenetico, si gioca in 3 vs 3, ed è quindi giusto che sia così. La Cechia sfiora il gol con Hronek, la Russia si fa vedere spesso davanti ma tenta raramente la conclusione. Ad uno è trenta dal termine che occasione per Gusev! Kucherov si libera di due maglie ceche, e serve un assist al bacio al compagno Gusev che si trova tutto libero di fianco alla porta, Hrubec è in ritardo e il 97 deve solo toccare il disco e spingerlo in rete, il tiro di Gusev manca però clamorosamente la porta e finisce a lato. Negli ultimi secondi la grandissima occasione arriva anche per la Repubblica Ceca, Frolik serve sotto porta Hronek, il tiro di prima di questo è quasi a botta sicura, ma Vasilevski è straordinario e va in spaccata a chiudere lo spazio al numero 17 della Cechia. L’overtime non è servito a rompere la parità e si va dunque ai rigori.
Gli shootout li inizia la Cechia con Vrana, il suo polsino termina fuori. Il primo della Russia è Kovalchuk, si sposta il disco sul rovescio e batte Hrubec. Poi c’è Kubalik che sbaglia. Ecco Kucherov per la Russia, parata di Hrubec. È il turno di Kovar per i cechi, ma sbaglia anche lui. Tocca a Gusev, e Nikita non perdona. Per i cechi tira Hronek, il 17 non può sbagliare, ma si fa ipnotizzare da Vasilevski e la partita termina qui. Il bronzo è della Russia. Niente medaglia per i cechi che hanno dato tutto sul ghiaccio e si sono arresi solamente ai rigori. Russia che torna a vincere una medaglia, dopo un anno di digiuno, anche nel 2017 la Red Machine aveva chiuso terza. Russi che si aspettavano sicuramente da questa spedizione qualcosa in più e questa medaglia sa un po’ di consolazione.
Risultato finale
Repubblica Ceca – Russia 2-3 SO (1-1; 1-1; 0-0; 0-0, 0-1) | Russia vince il bronzo